PREVISIONI E IPOTESI FACILI
I verbi coniugati
al futuro
e al condizionale
sono adoperati,
di sicuro,
in modo banale.
Cosa ci insegna la vita… testamento spirituale di un libero pensatore
PREVISIONI E IPOTESI FACILI
I verbi coniugati
al futuro
e al condizionale
sono adoperati,
di sicuro,
in modo banale.
DUE AFORISMI DI LEONARDO DA VINCI (che non era né letterato, né filosofo):
Ogni cosa mortal
tempo interrompe.
Uomini si parleranno
da paesi lontani
e si risponderanno.
I l M A L E
Il male
è ancestrale,
il male
è banale,
il male
è brutale,
il male
è criminale,
il male
è virale,
il male
è ospedale,
il male
è funerale,
il male
è infernale,
il male
… non vale.
L E P E R S O N E I N T E L L I G E N T I
In genere conoscono i limiti della propria intelligenza.
Hanno la capacità di stare zitti ed ascoltare, ma hanno un milione di pensieri.
Evitano di guardare le altre persone.
Sono dotati di curiosità e di creatività.
La loro immaginazione non li abbandona mai.
Cambiano la propria opinione fino a quando non sono istruiti, non se ne fanno una pregiudizialmente.
Lasciano il gruppo quando incontrano persone incompatibili con loro.
Sono generalmente istruiti, maturi, buoni conoscitori della filosofia della vita.
Trovano scomodo seguire le regole.
Sono molto impegnati nel lavoro: questo è ciò che dà loro felicità.
Oppure sono incredibilmente disinteressati perché non hanno ancora scoperto il loro lavoro ideale.
In silenzio, sono sempre felici e tranquilli.
Anche l’ansia può essere comune.
Amano la compagnia di persone curiose.
Hanno la facoltà di riconoscere quando si sono sbagliati. Solo gli asini continuano a ragliare allo stesso modo.
Sanno dire: “Non lo so ma lascia che lo scopra”.
Sono dotati di consapevolezza di sé.
Sanno collegare rapidamente le nuove informazioni alle conoscenze pregresse.
Sono aperti di mente.
Pongono domande interessanti
Sono in grado di capire un concetto difficile, ma riescono a spiegarlo in modo che gli altri lo capiscano, come se fosse una cosa semplice.
C A R A D I E T A,
le cose tra di noi
non stanno funzionando
e non per colpa mia.
Tu sei sgradevole, noiosa
e io continuo a tradirti.
È meglio finirla qui.
Il lato positivo
di essere morti
è che tu non lo sai.
È come essere stupidi.
È doloroso
solo per gli altri.
Cambiate idea
ogni tanto,
altrimenti la testa
sa di chiuso.
A I U T O
Non c’è nulla
che tu possa fare
per dare aiuto
a chi non vuole
aiutare se stesso.
I S T R U Z I O N E A L C O N S U M I S M O
Sono sempre più di moda
le armi di distrazione di massa.
N.d.R.: Le più recenti tendenze dell’indottrinamento consumistico prevedono che il popolo bue venga bombardato da offerte implementate attraverso l’allenamento e l’assuefazione alla DIPENDENZA da ogni forma di consumo. Un esempio su tutti. Una volta i film erano episodi singoli: consumato uno, una volta, bastava. Poi, ci hanno presentato i sequel, cioè la prosecuzione della storia del primo episodio, Qualche rara volta, addirittura, i prequel, cioè ciò che era successo prima dell’episodio proposto. Adesso, in televisione, per il business delle fiction, tutto si propina a furia di SERIAL con una decina di puntate non tutte assieme, all’inizio, ma a distanza di una settimana fra una puntata e l’altra, in modo da stimolare la curiosità di vedere ciò che succede alla prossima puntata. Gran lavoro per la fantasia degli sceneggiatori, ma gran disgrazia per gli utenti che vengono assuefatti alla DIPENDENZA dalla curiosità. Diventeranno, perciò, consumatori perfetti.
Perché le dipendenze, tutte le dipendenze, dal fumo, dall’alcol, dalla droga, dal sesso, dal gioco, dal cibo, dalle mode, dai comportamenti, ecc., si manifestano sempre e soltanto attraverso gli stessi canali neuronali del cervello umano. E quei signori lo sanno, lo sanno bene. Ci stanno istruendo, subdolamente e surrettiziamente, alla schiavitù compulsiva, ossessiva, devastante di stimoli di cui, pian piano, non possiamo più fare a meno.
Ci vogliono drogati. E noi non ce ne accorgiamo.
Non credete all’autorità,
credete alla competenza.
Si è fatto tardi
molto presto.
La fallacia
è sempre in agguato.
Siamo seri,
non prendiamoci
troppo sul serio.
Tanta istruzione.
Nessuna educazione.
In strùere vs. E dùcere:
Instruere è un verbo latino che ha la stessa radice di strumento, costruire: vuol dire realizzare, insegnando o imparando, una formazione con disciplina, condizionamento, costrizione.
Educere è un verbo latino che vuol dire estrarre , condurre fuori: promuove una estrapolazione di valori insiti, in sé o in altri, con fantasia, creatività ed empatia. Come faceva Socrate con la sua MAIEUTICA. In greco antico, la Maieutica era l’arte della levatrice. La madre di Socrate era una levatrice e lui diceva che sapeva estrarre, come la levatrice fa col neonato dal ventre delle partorienti, la verità dalla mente dei propri interlocutori. Molto spesso la verità sta dentro di noi, ma non ce ne rendiamo conto. Con l’intuito dell’immaginazione o con la logica del ragionamento, noi possiamo e dobbiamo educarci o essere educati.
Il primo verbo viene coniugato per instaurare una stabilità morale e sociale.
Il secondo afferisce piuttosto alla facoltà e alla libertà di esprimere se stessi.
Per questo, le persone istruite non sempre sono anche educate. Mentre le persone educate non sempre sono anche istruite.
1 – Non si possono cambiare gli altri, è inutile insistere.
2 – È cento volte più difficile bruciare calorie che evitare di mangiarle.
3 – Se state parlando con qualcuno che non conoscete bene, è possibile che stiate parlando con qualcuno che sa molto più di voi. Fate attenzione quando parlate di ciò che non conoscete.
4- I malumori vanno e vengono nel corso della vita e cercare di farli sparire significa in realtà trattenerli e farli durare più a lungo.
5. Urlare peggiora sempre le cose.
6 – Ogni volta che pensate “cosa penseranno gli altri di me?”, in realtà vi preoccupate di ciò che penserete voi di voi stessi.
7 – Se non mettete mai in discussione le vostre convinzioni, probabilmente vi sbagliate di grosso.
8 – Nessuno capisce mai tutto.
9 – Tutti i volti che passano sulla strada accanto a voi rappresentano storie coinvolgenti e complicate come la vostra.
10 – La lettura può aiutare molto, da sola, a imparare a vivere in modo leggero e felice.