Numero3434.

 

C O M F O R T    Z O N E S*

K I L L    D R E A M S.

 

Le zone comode

uccidono i sogni.

 

* comfort zone, o zona di comfort, è uno stato mentale in cui ci sentiamo al sicuro, senza ansia e paura,  perché siamo all’interno di schemi familiari e prevedibili. È un’area in cui ci sentiamo in controllo, grazie alla routine e alla conoscenza di ciò che ci circonda. In pratica, è quel posto sicuro dove ci sentiamo a nostro agio e dove le nostre prestazioni sono costanti.

Numero3373.

 

S V E G L I A R M I

 

Prima che il giorno riprenda il suo corso,
quando il corpo è silenzio e la mente è luce,
mi scopro essere pura presenza.

Non sono il pensiero che pensa,
non sono la forma che si muove,
ma il campo stesso in cui i pensieri sorgono
e le forme si dissolvono.

Qui,
in questo dormiveglia senza confini,
la coscienza si espande oltre l’io
e incontra la bellezza pura:

la nota musicale che risuona senza uditore,
il colore che splende senza occhio,
il pensiero che si svela senza pensatore.

Qui sono libero,
eppure radicato nel corpo che riposa,
come fiamma nella lampada,
come canto nel silenzio.

Non c’è fuga,
ma un tornare a casa
dove io non sono più io,
eppure sono più me stesso che mai.

In questo istante,
comprendo:
il corpo non è prigione,
è porta.

E la coscienza che l’attraversa
è il mistero stesso che illumina il mondo.

Numero2908.

 

P O E S I A    A    S A N R E M O

 

….. “Sogna, ragazzo, sogna,

ti ho lasciato un foglio sulla scrivania,

manca solo un verso a quella poesia,

puoi finirla tu”. 

 

Roberto Vecchioni questa volta ha dedicato gli ultimi versi della sua celebre canzone al giovane genovese Alfa, con cui ha condiviso il palco dell’Ariston alla serata duetti di Sanremo 2024.

Due generazioni a confronto, una che cede il passo all’altra. Una canzone che ha fatto la storia della musica, Sogna ragazzo sogna, che si trasforma in un testimone alle nuove generazioni, un invito a guardarsi dentro e imparare a sognare in grande, come ha fatto Alfa. Il rapper genovese, non ha provato a nascondere la sua emozione di duettare sul palco insieme a un gigante come Vecchioni, portando una canzone che lo accompagna da quando è piccolo. “Cinque anni fa caricavo canzoni online da una cameretta con il poster di Roberto Vecchioni, oggi canto con lui al Festival di Sanremo… la vita è strana e se ci penso ho i brividi” ha scritto Alfa sui suoi profili social.

Ricondividendo il replay del duetto, ha aggiunto: “Spero di avervi emozionato almeno la metà di quanto mi sono emozionato io”.

Alla fine del brano, Vecchioni ha guardato Alfa, toccandogli un braccio e cantando le parole “Puoi finirla tu”, lo ha indicato e gli ha lasciato la scena sul palco, ascoltando ad occhi chiusi, con il sorriso sulle labbra, il finale rap scritto da un giovane ragazzo che sogna. Ecco i versi che Alfa ha aggiunto alla “poesia” di Vecchioni.

 

“Lo voglio scrivere, cancellare e riscrivere

Strappare delle pagine e usare dell’inchiostro invisibile

Per poterlo nascondere e non lasciarne traccia

Non so se sarà poesia oppure solo carta straccia

In fondo c’ho 20 anni ma sai che cosa sento?

Ho tutta la vita davanti eppure sto perdendo tempo.

C’è chi corre perché scappa, poi chi corre perché insegue.

Io corro perché è solo quello che mi fa stare bene.

Salgo sopra questo palco per giocare con la vita.

Ma se poi mi si spezza il fiato, se mi si spezza la matita?

Più in basso è il punto di partenza, più alta è la salita.

Ma spero che il panorama, valga tutta sta fatica.

Non so che cos’è l’amore, ma a volte lo percepisco

In un tramonto, uno sguardo, un disco.

E se mi guardo attorno, penso che son fortunato.

Non so chi ha creato il mondo, ma so che era innamorato”.

Numero2434.

 

SOGNO  E  REALTÅ

 

Un sogno è un bisogno,

che si ha in due.

Un sogno d’amore

è un bisogno d’amore.

È un sentire sublimato

nel darlo, nel riceverlo.

Sono diversi tutti

i nostri amori,

dipendono dagli spiriti

intercettati, coinvolti,

dall’alchimia

della reazione,

dalla magia

della relazione,

unica, incomparabile.

Tutti i sogni, però,

muoiono all’alba

del giorno dopo,

quando il sole

dischiude la crudezza

della realtà.

La luce ti costringe

ad aprire gli occhi

e a guardare tutto,

anche le ombre che,

al buio del sogno,

non riuscivi a discernere.

Un amore nasce di notte,

da un sogno, ma vive

solo alla luce di un sole:

quello quotidiano

delle nostre vite.

Numero2179.

 

S O G N O

 

I sogni sono fatti di tanta fatica.

Forse, se cerchiamo di prendere delle scorciatoie,

perdiamo di vista la ragione

per cui abbiamo cominciato a sognare

e, alla fine, scopriamo che il sogno

non ci appartiene più.

Se ascoltiamo la saggezza del cuore,

il tempo infallibile ci farà incontrare

il nostro destino.

Ricorda: quando stai per rinunciare,

quando senti che la vita è stata troppo dura con te,

ricordati chi sei.

Ricorda il tuo sogno.

 

Sergio Bombaren     da  “Il delfino”