I N V E C C H I A R E
La vera tragedia dell’invecchiare
non è diventare vecchi,
ma che l’anima resti giovane.
Oscar Wilde.
Cosa ci insegna la vita… testamento spirituale di un libero pensatore
I N V E C C H I A R E
La vera tragedia dell’invecchiare
non è diventare vecchi,
ma che l’anima resti giovane.
Oscar Wilde.
IL TEMPO
il tempo non è una successione di secondi identici, come in un orologio, ma un flusso continuo di coscienza, un intreccio di ricordi, emozioni e anticipazioni.
Così come non tutti vediamo la stessa cosa davanti ai nostri occhi, nemmeno tutti viviamo il tempo allo stesso modo: ci sono minuti che sembrano eterni e ore che svaniscono senza lasciare traccia.
Il tempo, come la percezione, dipende dalla mente che lo sperimenta.
Il tempo non esiste obiettivamente, come un orologio che misura la quantità delle scansioni, ma esiste in relazione al percettore che può cambiare lo stato mentale ondulatorio che ne determina la “qualità”.
È questa la vera misura del tempo.
P E R S O N E “F O R T I”
1 Vivono nel presente, non nel”quando avrò” o “quando finirà”.
2 Si svegliano pensando a ciò che possono fare oggi, non a ciò che non possono controllare.
3 Non sprecano energie nel rivivere vecchie ferite.
4 Perdonano, non per gli altri, ma per liberare se stessi.
5 Sanno che il passato non si cambia, ma può insegnare.
6 Preparano il futuro con calma, senza ansia.
7 Sanno che la paura è solo una voce, non una verità.
8 In psicologia, questo equilibrio si chiama consapevolezza, ma nella vita reale, si chiama solo pace interiore.
@healingsoulmusic436
C O N S A P E V O L E Z Z A
“Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei” non è solo un proverbio, è un principio psicologico.
Le persone che scegli di avere accanto riflettono – anche senza volerlo – parti di te.
Chi frequenti influisce sul tuo modo di parlare, di pensare, di vedere te stesso.
Ecco perché.
Se stai con chi ti svaluta, comincerai a dubitare del tuo valore.
Se stai con chi si lamenta sempre, vedrai solo problemi.
Se stai con chi ha paura, smetterai di rischiare.
Se stai con chi è vuoto, smetterai di cercare il senso delle cose.
Se stai con chi cresce, crescerai anche tu.
Se stai con chi ti rispetta, imparerai a rispettarti.
Se stai con chi crede in te, inizierai a crederci anche tu.
Non puoi cambiare da solo, se vivi in un ambiente che ti spinge a restare fermo.
Ogni relazione è una scelta di realtà.
Scegli chi ti fa bene.
Nulla è peggio
o meglio:
è solo diverso.
da QUORA
QUALI SONO LE QUALITA’ CHE UN UOMO DEVE AVERE
PER RISULTARE IRRESISTIBILE AGLI OCCHI DI DONNA ?
Scrive T. M., corrispondente di QUORA.
Tutte. Più ne ha meglio è.
Sappiamo per certo che le seguenti piacciono più o meno a tutte
Poi se ne possono elencare una infinità perché sono attratte dal meglio disponibile e al meglio non c’è mai fine.
Noterai che a differenza degli uomini sono attratte dalle storie di vampiri. Esseri soprannaturali. Superiori in maniera estrema. Non umani.
La patologia della ricerca maniacale e ossessiva di superiorità è il narcisismo.
Gli uomini medi, miti senza opzioni che si impegnano, in media, non le attraggono molto anzi, fanno loro abbastanza schifo.
D I V E N T A R E M I G L I O R I
Non c’è proprio nulla,
al di fuori di te stesso,
che possa mai permetterti
di diventare migliore.
Tutto è dentro di te.
Migliorati da solo,
col tuo costante impegno,
con i tuoi sacrifici continui.
Non cercare nulla
al di fuori di te stesso.
Miyamoto Musashi (Il libro dei Cinque Anelli)
U N U O M O D A T R O V A R E
Trovati un uomo che ti ami.
Un uomo che ti abbracci improvvisamente e ti baci spesso.
Un uomo che ti coccoli, che ti accarezzi quando ti ha accanto.
Trovati un uomo che ti guardi come se fossi la cosa più bella e preziosa del mondo.
Un uomo che ti faccia percepire il suo desiderio solo attraverso uno sguardo.
Un uomo che ti tocchi con delicatezza ma con passione.
Trovati un uomo che ti faccia almeno un complimento al giorno, che ti faccia sentire bella in ogni momento.
Un uomo orgoglioso di te, che ti mostri fiero al mondo, che ti corteggi sempre.
Trovati un uomo pazzo di te.
Un uomo che sappia farti ridere e divertire.
Un uomo che ti sappia ascoltare, capire, comprendere.
Un uomo che si faccia in quattro per realizzare i tuoi desideri perché ti ama.
Trovati un uomo che ti rispetti e che ti faccia rispettare.
Un uomo che ti protegga, che ti faccia sentire al sicuro.
Un uomo che ti metta al primo posto.
Un uomo che ti vizi.
Trovati un uomo che si addormenta abbracciato a te, che ha sete dei tuoi baci e ha la priorità di renderti felice.
Trovati un uomo educato, pulito, gentile.
Un uomo che ti faccia venire la voglia di vivere, che renda le tue giornate meravigliose.
Un uomo che non ti faccia sentire mai sola.
Un uomo che ti faccia sentire completa e senza la mancanza d’altro.
Un uomo capace, sicuro.
Un uomo onesto.
Sincero.
Serio.
Trovati un uomo che renda migliore il tuo mondo e non peggiore.
Un uomo che viva per te e che ti faccia capire che sei l’altra metà del suo cuore.
P E R S O N A L I T A’
da QUORA
Scrive Edoardo Della Valle, corrispondente di QUORA
PERSONALITA’ DELLE PERSONE
Scrive Ghassan Albhotori, un corrispondente di QUORA
TRATTI DI PERSONALITA’
Le piccole azioni raccontano grandi storie.
Quali sono le 20 cose assolutamente importanti e utili nella vita?
da QUORA
Scrive Flavian Mwasi, corrispondente di QUORA
1.Matrimonio – Avere o meno un compagno di vita è una questione di scelte. Ma ti dirò perché ne vale la pena: la vita è migliore quando sei in coppia.
2.Sesso – Questo è il numero due della lista per ovvi motivi. A meno che tu non sia celibe, ne hai assolutamente bisogno. Inoltre, senza di esso, i matrimoni sono morti. È una chiamata di biologia e perpetua i tuoi geni.
3.Amore – Non comincerò nemmeno a spiegare perché ne hai bisogno. È ciò che rende la vita utile e bella.
4.Famiglia – Perché fornisce un sistema di supporto che nessun’altra istituzione può dare. E lega insieme nella società.
5.Resilienza – La vita stessa è dura e non devo ricordarti che ci sono molte prove. Una pelle spessa per resistere ad ogni avversità è una cosa particolarmente buona da avere.
6.Rischio – Sì, ti è mai venuto in mente che senza rischi non può mai esserci un successo significativo? Tutti abbiamo imparato a camminare assumendo dei rischi. Grandi rischi.
7.Risate – Hai sentito che ci vogliono molti meno muscoli facciali per sorridere che per essere arrabbiati? Bene, le risate pompano l’ossigeno tanto necessario nei polmoni perpetuando la tua longevità.
8.Fitness – Fitness e salute vanno di pari passo. Se hai l’abitudine di mangiare bene, fai un ulteriore passo avanti e fai alcuni esercizi. Tieni lontano il medico e le conseguenze negative.
9.Felicità – Puoi fare a meno dei soldi, ma hai assolutamente bisogno della felicità per rimanere mentalmente sano.
10.Viaggio: non riesco nemmeno a spiegare come la sensazione di viaggiare e sperimentare nuove avventure influisce sul tuo sistema psicofisico. Mette in uno stato di riposo.
11.Investire – Assicurare il tuo futuro è d’obbligo se sai che sarai ancora qui a meno che non accada qualcosa di brutto. Anche se ti succede qualcosa di brutto, vale comunque la pena investire per non lasciare alla tua famiglia poco o niente.
12.Istruzione: non puoi immaginare quanto sia potente la capacità di leggere e scrivere. Ottenere un’istruzione pertinente non è solo utile, ma anche un investimento.
13.Amici: gli amici sono utili soprattutto se ti trovi in condizioni di ristrettezza.
14.Definizione degli obiettivi – Non puoi semplicemente vivere senza meta nella vita.
15.Disciplina: ti terrà fuori dai guai.
16.Saggezza: ti aiuterà a prendere buone decisioni e giudizi solidi.
17.Passione – Ne hai assolutamente bisogno.
18.Coraggio: proverai a fallire molte volte. Devi dotarti di questa capacità per continuare a provare anche quando sai che rischi di fallire di nuovo.
19.Focus – Ci sono un sacco di cose che funzioneranno per te. Impostare la tua attenzione è assolutamente necessario per assicurarti di non perdere l’obiettivo.
20.Fiducia in se stessi: se non credi e non apprezzi te stesso, nessun altro lo farà.
Scrive Eric, corrispondente di QUORA.
Scrive Anubhav Jain, corrispondente di QUORA (non sono 20 ma 14)
Fin da piccoli ci insegnano a prenderci cura del nostro aspetto fisico: lavati i denti, fai la doccia, non sporcare gli abiti…E per quanto riguarda la sfera emotiva? Purtroppo da questo punto di vista, la nostra generazione è stata fortemente penalizzata. Nessuno di noi ha ricevuto un’educazione emotiva e tutto è stato lasciato al caso, o meglio, alla sensibilità del genitore che ci ha accudito elargendoci le più disparate cure. E’ stata la quantità e la qualità di quelle cure e dello stesso legame instaurato con il genitore a rappresentare, per noi, l’unica fonte di educazione emotiva e spesso questo non basta o è addirittura dannosa.
Durante l’infanzia la mente di un bambino è plasmabile; interpreta ed interiorizza gli eventi e in relazione al suo vissuto, inizia a percepirsi come un’essere più o meno meritevole d’amore. In altre parole, con cure adeguate e legami sicuri, il bambino si sentirà protetto e meritevole d’amore: se la condotta del genitore non è in linea con i bisogni emotivi del bambino, questo si convincerà di essere inadeguato e non imparerà ad amarsi.
In base alle informazioni che il tuo bambino/a interiore ha filtrato con il passare degli anni, oggi, tu riesci a percepirti come una vincente o una perdente. E’ il tuo inconscio a decidere se sei capace o meno di fare una cosa, è sempre lui che ti impedirà di fare un passo importante per la tua crescita, è determinante nella scelta della carriera così come nella sfera sentimentale, tutto questo perché è a livello inconscio che risiede la più ancestrale raffigurazione mentale che hai di te stessa.
Se la tua raffigurazione mentale è positiva, avrai imparato ad accettarti, volerti bene e muoverti in direzione dei tuoi reali bisogni. Se la tua raffigurazione mentale è negativa, dovrai faticare più degli altri per raggiungere determinati traguardi perché dentro di te c’è qualcosa che ti rema contro, qualcosa che senti di non meritare.
Hai già raggiunto qualche tuo obiettivo importante o almeno uno dei sogni che avevi immaginato di realizzare? Se non è successo, può darsi che hai avuto una grossa carenza emotiva e non sei riuscita a riconoscere in te stessa il valore che hai. Come da piccola le tue emozioni sono state invalidate, oggi da adulta, continui a invalidarti senza darti la giusta dimensione.
Ma qual è questa giusta dimensione e soprattutto, come fare per trovarla? Si parte dalla consapevolezza e l’accettazione, due sentieri che all’apparenza sono facili da percorrere ma che possono celare un cammino molto doloroso. L’amara consapevolezza è che a tanti di noi manca l’amor proprio, quella spinta emotiva che ci porta a valorizzarci, apprezzarci e accettarci.
Questa carenza di autostima si traduce in sensi di colpa, sensazione di inadeguatezza, insicurezza. Pensieri disfunzionali che incidono in modo negativo nei vari ambiti della vita: la realizzazione di obiettivi personali e lavorativi, la vita affettiva, relazionale e sociale.
Costruiamo muri e barriere per non avanzare, per non affrontare le nostre ferite, per non dover accettare ciò che in passato ci ha fatto soffrire, per non accettare dei fallimenti o delle ferite passate. Ci nascondiamo da tutto, anche da noi stessi. In altre parole, sei tu stessa l’artefice della tua mancata realizzazione perché non ti muovi, nella vita, in modo armonioso con i tuoi bisogni… ma certo, fino a oggi nessuno ti ha insegnato a farlo.
Tutti, grossomodo, sappiamo cos’è l’autostima ma molti di noi non sanno di non averla e non sanno quanto questo possa danneggiare la qualità della vita. La capacità di vivere conflitti senza sentirsi feriti, la capacità di attivare azioni costruttive anziché distruttive (resilienza), la capacità di affrontare il confronto con il prossimo in modo armonioso (e mai ponendosi su un piano di superiorità o inferiorità), sono indice che la vita è orientata verso un modello di benessere. Sono indice di sana autostima.
L’autostima è come la forza nelle gambe per poter camminare, nelle mani per poter afferrare, sollevare, lanciare… L’autostima è un potere necessario per poter portare a termine qualsiasi compito in linea con i tuoi bisogni primari. Senza di essa le difficoltà della vita divengono insormontabili: una collinetta diventerebbe una montagna, una piccola buca diverrebbe un burrone fino a invalidarsi l’intera vita.
Ormai sei adulta, non ha senso rimuginare sul passato, su ciò che avresti dovuto o potuto fare, su ciò che ti è stato strappato o negato durante l’infanzia. Un vissuto fatto di mancanze è doloroso ma se ti ha fatto soffrire già nel passato, c’è bisogno che tu agisca di forza senza lasciarti invalidare anche il presente. Soltanto tu puoi decidere di fare ciò che ti piace, soltanto tu hai il potere di scegliere ora chi allontanare e chi avere nella tua vita.
E quando finalmente potrai dire a te stessa “Questo è ciò che mi piace, questo è ciò che mi emoziona e mi fa stare bene, questo è ciò che davvero conta per me“, vorrà dire che stai iniziando a volerti bene.
Capirai che hai molti strumenti per prenderti cura di te e il primo consiste nell’empatizzare con te stessa, nel comprenderti e nel darti, in piena autonomia, tutto ciò che ti è stato negato in passato.
Il giorno in cui inizierai a volerti bene, inizierai a capire che puoi fare molto per te stessa, per la tua crescita e per il tuo benessere personale. Inizierai a convincerti che vale la pena investire energie per te e inizierai a scoprire modi di te ancora inesplorati. Credi di conoscerti a fondo? Sappi che quando inizierai ad amarti scoprirai cose del tuo mondo interiore che non avresti mai immaginato.
Inizierai ad apprezzare il tuo coraggio e cambierà anche il tuo modo di vederti allo specchio: inizierai ad apprezzare davvero ciò che vedi, ogni cosa di te, anche quei difetti che fino a qualche tempo prima potevano sembrarti terrificanti.
Solo a partire da quel momento diventerai consapevole del tuo reale valore. Riuscirai a guardare con maggiore chiarezza il tuo vissuto, arrivando a comprendere la natura di molte emozioni di cui prima non capivi la ragion d’essere. Inizierai finalmente a essere davvero padrona della tua vita e non schiava dei più disparati sentimenti. Tutto, nel tuo mondo interiore, avrà un significato e le emozioni diventeranno le tue migliori alleate: potranno finalmente funzionare come una bussola per indicarti la corretta via nella vita. Ti guideranno nelle scelte da compiere mettendo da parte ogni indecisione e ogni indugio. Non ci sarà più spazio per risentimenti e rimorsi perché tutto si muoverà in armonia con il tuo benessere.
Cambierà il modo in cui ti rapporti con le persone. Il giorno in cui inizierai a volerti bene non soffrirai la solitudine, avrai sconfitto la paura dell’abbandono e del rifiuto, avrai sconfitto la paura del fallimento, la paura di non essere abbastanza… ma abbastanza per chi? Quando imparerai a volerti bene capirai che tu sei già abbastanza, lo sei per te stessa e i retaggi del passato non possono mettere in dubbio il tuo valore.
Non avrai paura del confronto perché riuscirai non solo ad accettarti per ciò che sei ma anche a rispettarti. Da quel momento inizierai a fare una cernita nelle relazioni. Avrai ben chiaro il fatto che gli altri non possono riempire nessun vuoto; se ti manca qualcosa, questo qualcosa non si colma con ciò che risiede all’esterno bensì con quello che già appartiene a te. Le relazioni non colmano dei vuoti, semplicemente accompagnano, regalano affetto e creano dei momenti di autentica condivisione. Momenti di reciprocità e di crescita.
Diventerà più semplice vincere la pigrizia o l’ansia nell’affrontare le tue responsabilità. La tua forza di volontà aumenterà e con il tempo i tuoi obblighi ti peseranno sempre meno. Il giorno in cui imparerai a volerti bene, cambierà anche la tua percezione e la tua stessa idea di amore. Acquisterai la consapevolezza che amare vuol dire anche accettare i fallimenti e che voler bene a se stessi, in qualche modo, implica anche accettarsi…. rendersi conto che non serve essere perfetti.
Imparerai che non sono i singoli episodi a darti o a toglierti valore perché tu hai già un valore intrinseco che nessun fallimento potrà mai portarti via. Solo il giorno in cui riuscirai a capire tutto questo, imparerai cosa vuol dire essere davvero libera. Libera da condizionamenti e da modelli operativi interni che niente hanno a che fare con il tuo vero sé e con l’appagamento dei tuoi bisogni più autentici e profondi.
Ecco perché ti ripeto che quando imparerai a volerti bene, scoprirai nuovi aspetti della tua stessa personalità che fino a quel momento avevi ignorato! Concediti la possibilità di conoscerti e apprezzarti per ciò che sei! Per scoprire chi sei, hai solo bisogno di dimenticare chi ti hanno fatto credere di essere.
da QUORA
1. Le persone che sanno far ridere gli altri sono naturalmente attraenti per loro.
2. Se vi accorgete che qualcuno vi guarda, ricambiate lo sguardo con un lieve sorriso. Questo è un modo per rompere il ghiaccio.
3. Le persone dello stesso sesso tendono a trattare i loro compagni attraenti in modo piuttosto severo.
4. Prima di essere in grado di amare qualcuno pienamente, dovreste anche amare voi stessi. Trattate voi stessi come una persona che amate.
5. Le persone che si vestono bene tendono ad attirare le persone verso di loro.
6. Le persone sono attratte a prima vista dalla vostra bellezza, ma è il vostro carattere che mostrerà se vi ameranno.
7. L’onestà è una grande virtù. Attirerà molte persone buone e molte opportunità verso di voi.
Comprenderai con il tempo
che il segno del passaggio
di una persona nella tua vita
non dipende proprio da quanto
ti è rimasta accanto, ma invece
da quanto ti ha lasciato dentro.
ARTE DI VIVERE 37 consigli/comportamenti
🔵 PREMESSA
Con questa Risposta intendo mostrare la mia visione sul tema generale dello sviluppo personale.
Apprendere, migliorarsi, crescere come persona e come componente di una comunità sono fattori determinanti per vivere una vita sana, serena, ricca, partecipe e produttiva per sé e per gli altri, nell’interesse proprio e di tutti, per migliorarsi e migliorare il mondo in cui viviamo.
Qui presento la cornice del quadro generale delle mie riflessioni su come realizzare un tale percorso di crescita personale continua.
Suggerisco, in particolare, 22 consigli a livello dei PENSIERI e 15 al livello delle AZIONI.
Per realizzare una crescita personale continua è consigliabile avviare un percorso di progressivo miglioramento della qualità delle percezioni, delle osservazioni, dell’apprendimento, delle comprensioni, delle interazioni, delle relazioni, delle comunicazioni, delle decisioni, delle azioni.
La via della crescita e del miglioramento personale (da realizzare con impegno, volontà, costanza e pazienza) può essere considerata al tempo stesso infinita, poiché non esiste un limite al miglioramento, ed indefinita, poiché non esiste uno specifico comportamento da ritenere migliore (sempre e in assoluto), ma esiste invece una gamma molto vasta di diverse modalità di comportamento possibili, fra le quali è importante saper individuare (scegliere) ed utilizzare di volta in volta quelle adeguate
Nella NOTA 1 trovi un approfondimento sulle specifiche capacità/competenze necessarie per realizzare la “crescita personale continua”.
Nella NOTA 2 puoi leggere una descrizione delle modalità pratiche-operative per attuare il ciclo continuo dell’apprendimento da utilizzare lungo questo percorso di crescita personale.
Andando ora direttamente alla descrizione del processo di crescita personale continua, evidenzio che – secondo me – esso deve essere contemporaneamente realizzato a due diversi livelli: nei pensieri e nelle azioni.
Vediamo qui di seguito i due livelli, cominciando dai “pensieri”.
22 CONSIGLI NEI PENSIERI
15 CONSIGLI NELLE AZIONI
CONCLUSIONE
La vita ci viene incontro come un tutto (contemporaneo ed integrato), nel quale non possiamo separare le cose che ci possono far comodo o piacere da quelle che possono arrecarci danno o dolore: dipende da noi saperla accogliere nel modo giusto, integrandoci con essa e migliorando noi stessi (e la società, se ci riusciamo) attraverso il nostro operare.
Pertanto, anche nell’eventuale applicazione concreta dei “consigli” qui indicati, tutto dipende da noi (come al solito) e dobbiamo convincerci che non esiste alcuna possibilità di “svicolare” (e cioè di eludere le situazioni di rischio in cui può metterci la nostra libertà di agire o non agire, di cooperare o di competere, di dire il vero o di mentire, di essere leali o traditori, ecc. ecc.) addossando a qualcuno o a qualcosa “lì fuori” le colpe e/o le responsabilità per i nostri comportamenti.
Tutto dipende da noi, e cioè dalle nostre aspettative, dalla valutazione che abbiamo di noi stessi, dai modelli mentali che ci siamo costruiti nel tempo, dall’approccio che abbiamo con la vita (e con il lavoro, in particolare), dal nostro eventuale “progetto di vita”.
Nessuno è perfetto, senza dubbio, ma ciò non deve limitarci, anzi dovrebbe spingerci ad attivarci (nel modo più convinto e determinato possibile) per rendere efficace la nostra capacità di gestire i problemi e per “vivere meglio” le diverse situazioni che la vita ci propone, in maniera spesso imperscrutabile, ma sempre accettabile, se riusciamo a creare in noi la forza, la chiarezza di visione e le capacità emotive e comportamentali necessarie per affrontare tali situazioni.
A tal riguardo, una “magica” poesia di Antonio Machado (Chant XXIX, Proverbios y cantares, Campos de Castilla, 1917) mi sembra che possa rappresentare in modo appropriato i concetti e le sensazioni cui desidero fare riferimento:
Viandante, sono le tue orme
il tuo cammino, e nulla più;
viandante, non c’è via,
la via si fa con l’andare.
Con l’andare si fa il cammino
e nel voltare indietro la vista
si vede il sentiero che mai
si tornerà a calcare.
Viandante, non c’è cammino,
ma solo scie nel mare.
La bellissima poesia di Machado esprime, come solo l’arte può fare, con poche parole e forti immagini, il seguente significato profondo: è l’uomo-osservatore-attore (il viandante) che necessariamente, con il suo vivere (i suoi stessi passi), genera – istante per istante – la realtà (il cammino) in cui vive e svolge le sue azioni (mette i suoi piedi), con un atto di creazione autonoma e personale.
Nessuno potrà dargli la mappa del territorio che sta esplorando, poiché non solo la mappa non esiste, ma perché è lo stesso territorio che si determina via via durante l’atto dell’esplorazione (la vita), momento per momento.
Deve essere, di conseguenza, abbandonata (definitivamente) la speranza di poter pervenire a sintesi panoramiche delle diverse situazioni e dei vari punti di vista in competizione, sintesi che solo illusoriamente possono consentire di pervenire a giudizi acontestuali e definitivi, tramite operazioni di distinzione fra permanente e transitorio, fra essenziale e secondario, fra vero e falso, fra giusto ed ingiusto, fra bello e brutto, ecc..
Il nuovo modo di comprensione dovrebbe essere, invece, basato sulla flessibilità del punto di vista, in un’opera di ricerca continua del punto di vista più pertinente in relazione al contesto in cui di volta in volta ci si trova ad agire in un certo particolare momento della propria storia individuale.
Diventano, pertanto, sempre più importanti: il dubbio, il rispetto dell’altro e dei diversi punti di vista in competizione, la considerazione attenta della variabilità (e della potenzialità dinamica di variabilità) dei contesti in cui ci si muove, la consapevolezza (e l’accettazione) che dei contesti stessi si ha sempre e soltanto una percezione personale, in modo da poter decidere quale sia (ogni volta) ed avviare – quindi – i propri passi, costruendo un cammino verso una possibile (sperabile) soluzione del problema che in quel momento si vuole risolvere, ricordando sempre il concetto fondamentale della cooperazione e cioè:
NOTA 1
Il problema del miglioramento personale, quindi, richiede delle specifiche capacità/competenze:
Le due capacità sono, evidentemente, strettamente connesse (ognuna – da sola – é condizione necessaria, ma non sufficiente per agire adeguatamente), poiché si fallirebbe sia se si possedesse soltanto la prima (e cioè una gamma sufficientemente ampia di comportamenti) senza essere – però – in grado di saper scegliere quello di volta in volta opportuno, sia se si possedesse soltanto la seconda capacità e cioè se si sapesse scegliere, ma mancassero (cioè non fossero ancora stati fatti propri) molti comportamenti utili fra i quali poter scegliere di volta in volta quello da adottare.
Conseguentemente la strada consigliata per affrontare questo duplice problema é quella di avviare un benefico processo di sviluppo personale, che tenda contemporaneamente
NOTA 2
Per realizzare un proficuo processo di crescita personale, si può percorrere (non soltanto negli “intenti”, non solo nelle apparenze, ma “nei fatti”, con ferma volontà, sincero interesse e concreta determinazione) il ciclo continuo ed articolato dell’apprendimento, che può essere schematizzato come qui di seguito indicato:
Questo programma di miglioramento personale si basa su un cambiamento di prospettiva culturale, che considera:
In ambito manageriale, questa nuova ottica di approccio si pone l’obiettivo di armonizzare i bisogni di una organizzazione con quelli delle persone, che non possono essere considerati marginali, ma devono essere esplicitati, compresi e valorizzati per il successo dell’organizzazione, in modo da creare quel particolare clima di crescita personale degli individui, che rappresenta un importante “vantaggio competitivo” dell’organizzazione.
Ubi deficiunt equi,
trottant aselli.
Dove mancano i cavalli (purosangue),
trottano gli asinelli.
Teofilo Folengo letterato della prima metà del ‘500 conosciuto per la produzione di opere poetiche in latino maccheronico, con gli pseudonimi di Merlin Coccajo, Merlin Cocai, o Limerno Pitocco. Il latino maccheronico è una parodia della lingua latina ufficiale.