Numero3556.

 

P E R C H E’    T I    A M M A L I

 

Perché ti occupi dei problemi degli altri.

Perché vivi nel passato.

Perché tenti di piacere a tutti.

Perché fai troppe rinunce.

Perché reprimi le tue emozioni.

Perché non lasci andare ciò che ti fa male.

Perchè ti paragoni a chi ti fa sentire inferiore.

Perchè hai paura dei cambiamenti.

Perché non ti metti davvero in gioco.

Perché vivi soggiogato/a dal senso di colpa.

Perché non credi in te stesso/a.

Perché non dai priorità ai tuoi bisogni..

Perché rimandi la felicità.

 

N.d.A.: Non c’è niente di fisico e di somatico in tutte queste “cause”: ad essere “ammalate” sono la mente e l’anima.

Ma quello che paga, in maniera conclamata ed evidente, è il corpo che manifesta patologie di tutt’altra categoria.

I farmaci a cui ricorriamo, forse, possono dare sollievo, sintomaticamente, al corpo e alle sue manifestazioni, ma non rimuovono mai le vere cause predisponenti psicosomatiche, che abbassano le difese immunitarie dell’organismo.

La debolezza delle nostre difese immunitarie, lascia campo libero a innumerevoli attacchi esterni di virus, batteri, condizioni climatiche ambientali ecc., oppure a stravolgimenti funzionali dei nostri organi e sistemi interni, che vengono meno al proprio normale compito vitale, seconda la dotazione genetica individuale: è tutto ciò che noi, sbagliando, chiamiamo “malattia”.

L’ 80% degli stati patologici sono configurabili secondo la fenomenologia sopra descritta.

Il restante 20% è ascrivibile a fatti traumatici, più o meno involontari.

 

Numero3530.

 

A N S I A

 

C’è un punto della tua vita

in cui capisci che l’ansia

non è un marchio ma

soltanto un passaggio,

un tratto della tua strada

che non durerà per sempre.

Tu non sei ciò che ti fa

paura, sei ciò che continua

nonostante la paura,

sei ciò che attraversa

il buio e non smette di

cercare la propria luce.

Un giorno ti volterai

e questo capitolo sarà

solo un ricordo sbiadito.

 

@lifeisinthewords

Numero3487.

 

L E    M A N I    F R E D D E

 

Ci sono mani che restano fredde,

anche se c’è il calore del sole.

Mani che non tremano per il freddo,

ma per tutte quelle emozioni

che non riescono più a scorrere.

Dietro quelle dita gelate

si nasconde spesso la paura di

toccare, di fidarsi, di lasciarsi andare.

Il corpo si ritrae, il cuore si chiude

e il calore si spegne piano,

come una candela al vento.

Ma basta un gesto di fiducia,

un bel respiro profondo,

e la vita torna a fluire leggera.

Il tepore non nasce dai guanti,

ma dal coraggio di aprirsi ancora,

di tendere la mano, e sorridere

alla vita, nonostante la paura.

 

da YouTube.

Numero3475.

da  QUORA

 

Scrive Bob Aggiustatutto, corrispondente di QUORA.

 

C I B I    E    M A L A T T I E

 

  1. La dieta mediterranea è quella dell’Isola di Creta e non prevede pasta, pane, pizza, legumi, cereali eccetera…
  2. La carne rossa non è cancerogena. Il popolo più longevo al mondo è quello di Hong Kong, dove mangiano mezzo kg di carne rossa al giorno pro capite.
  3. Le uova sono il miglior alimento che esista. Ne puoi magiare anche 10 al giorno e questo non causerà un aumento del tuo colesterolo ematico. Perché è il fegato a produrlo e non il grasso ingerito.
  4. Il colesterolo ematico alto (>260/280), è prodotto dal fegato, ed è dovuto agli zuccheri ingeriti. Non ai cibi grassi.
  5. Cereali e legumi sono sostanzialmente zuccheri pro infiammatori (favoriscono l’infiammazione).
  6. Dal 50 al 75% delle malattie è dovuto all’alimentazione. Siamo quello che mangiamo.

 

N.d.R. : l’80% delle patologie non dovute a disturbi causati da alterazioni genetiche (malattie ereditarie), o non dovute a traumi fisici, sono causate dalla somatizzazione dello stato mentale e spirituale (situazioni di stress):
il cervello, per non soffrire di disordini nervosi, fa soffrire il corpo in diversi modi (ogni individuo ha i propri) non prevedibili né controllabili.

 

 

Numero3470.

 

S I N T O M I     P S I C O L O G I C I    D E L    B U R N O U T    (esaurimento nervoso)

 

Irritabilità costante – nervi a fior di pelle.

Zero motivazione – cala la voglia di lavorare e vivere.

Senso di colpa continuo – ti senti responsabile di tutto.

Fallimento interiore – senti di non valere abbastanza.

Disinteresse totale – perdi interesse per ciò che prima contava.

Mente annebbiata – difficoltà a concentrarsi sulle cose.

Autostima fragile – inizi a dubitare di te stesso/a.

Paura del cambiamento – rimanere fermo/a ti sembra più sicuro.

Apatia crescente – nulla ti entusiasma più davvero.

Vuoto emotivo – senti un buco dentro che non si riempie.

Non dormi più – non ricarichi mai le batterie.

 

@animaOltreilimiti80.

Numero3465.

 

P E R D I T E    D I    T E M P O    E    D I    E N E R G I A

 

Rimandi sempre le cose importanti – aspetti il momento “giusto” che non arriva mai.

Ti rifugi nelle piccole attività – fai ciò che non conta per evitare ciò che serve.

Controlli continuamente il telefono – distrazione mascherata da pausa.

Ti perdi nei dettagli – perfezionismo che diventa blocco.

Pensi troppo e agisci poco – analisi infinita senza decisioni.

Aspetti la motivazione – ma senza azione non arriva mai.

Ti giustifichi con “non ho tempo” – ma il tempo lo perdi nelle scuse.

Ti senti sopraffatto – il compito diventa troppo grande per iniziare.

Vivi con senso di colpa – il rimando diventa peso mentale costante.

Corri all’ultimo minuto – vivi di emergenze invece che di organizzazione.

 

@AnimaOltreilimiti80.

 

Numero3462.

 

PER  USCIRE  DAL  BURNOUT  (esaurimento nervoso – sindrome da stress cronico)

 

Ascolta i segnali del corpo – la stanchezza è un avviso, non un difetto.

Rallenta il ritmo – non puoi guarire correndo ancora più veloce.

Crea confini chiari – impara a dire no senza sensi di colpa.

Fai pause rigenerative – anche 10 minuti di silenzio fanno la differenza.

Dormi in modo profondo – il riposo è la prima cura naturale.

Condividi ciò che provi – parlarne alleggerisce il peso emotivo.

Muovi il corpo ogni giorno – anche camminare muove energia bloccata.

Coltiva hobby che ami – riportano gioia e senso di libertà.

Prenditi tempo offline – riduci notifiche e sovraccarico digitale.

Chiedi aiuto professionale – non sei solo/a, la cura è un atto di forza.

 

@AnimaOltreilimiti80.

Numero3444.

 

PENSIERI  POSITIVI  CHE  CALMANO  L’ANSIA  DA  STRESS.

 

Non sono i miei pensieri.
Sono solo nuvole che passano.

Il respiro è il mio rifugio.
Posso tornare a lui in ogni momento.

Questo momento non definisce la mia vita.
Il corpo si rilassa se io lo guido.

Non tutto dipende da me, e va bene così.
Posso affrontare le cose un passo alla volta.

Ho già superato momenti peggiori e ci sono riuscito.
Ogni emozione è temporanea, anche questa.

Merito calma, non pressione continua.
La mia mente può imparare a fidarsi di me.

 

@AnimaOltreilimiti80.

Numero3397.

 

P E R C H È    T I    S T R E S S I.

 

Non solo perché fai troppo, ma perché fai troppo contro ciò che senti dentro.
Fai troppo contro di te.
Non è solo la quantità di cose che fai, ma è lo stesso conflitto interno che ti consuma.
Quando agisci per accudire e compiacere gli altri e soffochi ciò che senti, consumi energia vitale. Tanta.
È logorante.
Forse, più presto di quello che pensi, saranno gli altri a occuparsi di te.

 

Quando vivi o lavori in un posto che sta diventando alienante, o fai delle cose che sono sempre più pesanti,
sei in un posto che non ti rispecchia.
Forse un tempo lo faceva, ma ora non più: è un posto dove vivi male, adesso.
È un ambiente che, se in passato ti ha valorizzato e stimolato, ora ti spegne: ti toglie le forze, anche senza fare nulla.
Il tuo corpo lo sa prima della mente.

 

Quando ti circondi o ti occupi obbligatoriamente di persone che sono diventate problematiche e impegnative,
anche persone che ti sono, o ti sono state, o ti saranno sempre care, loro, anche non volendo farlo, ti rendono la vita difficile come mai prima.
Anche se sorridi e fai finta di niente, il tuo sistema nervoso è in continua allerta.
Ogni interazione diventa un micro-stress invisibile.

 

Quando dici “sì”, anche se dentro vorresti dire “no”: è uno dei più grandi furti di energia.
Dire “sì” per paura, senso di colpa o dovere è come nuotare controcorrente.
Ogni volta perdi un pezzo di te, un frammento della tua roccia di energia che, pian piano, si sta sgretolando.
E tu lo avverti.

 

Quando passi troppo tempo a giustificare le tue scelte a te stessa, pur sapendo in cuor tuo cosa è giusto per te; quando senti di dover spiegare le tue scelte a tutti, oltre che a te stessa, è perché dentro di te c’è già un conflitto.
E quel dubbio ti consuma.
Il cervello non è capace di vivere con il dubbio: lui vuole certezze, anche infondate, purché indiscutibili.
O la mente diventa un pezzo di legno invaso dai tarli.

 

Non sei sbagliata, hai solo bisogno di tornare dalla tua parte.

 

Alla fine, quello che ti salva non è dimenticare.
È scegliere ogni giorno di accettare, malgrado tutto, chi ti sta stressando.
È restare fedele a te stessa, anche quando il mondo ti mette alla prova.
È riconoscere che quello che ti succede dice molto di chi sta impegnando, fino all’esaurimento, le tue energie fisiche, mentali, spirituali, e molto poco di quanto vali davvero tu.

E questa, nel guazzabuglio delle ingiustizie quotidiane, a cui siamo tutti potenzialmente esposti, è la forma più potente, se non di libertà, almeno di liberazione e riscatto.

 

Non sentirti lasciata sola: ritrovati dentro la tua coscienza.
Lei non ti abbandona mai.

 

 

Numero3396.

 

7  TIPI  DI  RIPOSO

DI  CUI  TUTTI  HANNO  BISOGNO.

 

RIPOSO  FISICO: relax, yoga, 7-9 ore di sonno.

RIPOSO  EMOTIVO: parla con amici, esprimiti, di’ “no” quando serve.

RIPOSO  MENTALE: mindfulness, musica, fa’ passeggiate, leggi.

RIPOSO SOCIALE: tempo da soli, famiglia, amici stretti.

RIPOSO  SENSORIALE: niente schermi, chiudi gli occhi, goditi il silenzio.

RIPOSO  CREATIVO: disegna, scrivi, cucina, fa’ giardinaggio.

RIPOSO  SPIRITUALE: medita, rifletti, stai nella natura.

 

@stanzazen  YouTube.

Numero3013.

 

da  QUORA

 

Scrive Joel, corrispondente di QUORA

 

È normale, durante un lungo periodo di ansie e preoccupazioni, non sentire più la “dopamina”?

La  “dopamina” è conosciuta come il “neurotrasmettitore del piacere”: viene immagazzinata nel cervello e rilasciata nel flusso sanguigno quando proviamo sensazioni piacevoli, durante attività come ascoltare musica o mangiare il nostro piatto preferito.

 

Si è normale: lo stress blocca questo processo.

Come sappiamo la carenza di dopamina e noradrenalina nelle persone afflitte da ansia e stress cronici si manifesta con sintomi tra cui: stanchezza, calo della forza fisica e dell’energia, perdita di entusiasmo per la vita, disturbi del sonno e insonnia, scarsa attitudine/propensione al lavoro, tendenza alla depressione.

Al di fuori dell’area cerebrale, questo ormone regola la vascolarizzazione di determinate regioni del corpo e stimola parti del sistema nervoso vegetativo, migliorando così le prestazioni fisiche. Una carenza di dopamina può causare diversi disturbi, tra cui problemi di digestione e cali di energia. Con il calare delle energie, si rischia di entrare in depressione.

Come recuperare dopamina?

Praticare attività fisica permette di fare il pieno di endorfine con un immediato effetto positivo sull’umore. L’esercizio fisico stimola non solo la produzione di endorfina, ma anche di dopamina che genera un immediato senso di soddisfazione.

Il consiglio è sempre quello di fare un po’ di attività fisica.

Poi esistono anche tecniche di meditazione e respirazione che eliminano l’ansia e lo stress.

Ne cito qualcuna:

Tecnica del10-6-3 secondi.

Prendi un po’ d’aria, trattieni il fiato e conta mentalmente fino a 10. Non fare respiri troppo profondi, non gonfiare il torace. butta fuori l’aria comincia a respirare con un ritmo di sei secondi: tre secondi per prendere aria e tre secondi per buttarla fuori. Ripeti l’esercizio fino a che non senti benessere.

Tecnica della parola pronunciata.

Inspira lentamente e profondamente immettendo nell’organismo aria attraverso il naso. Presta attenzione a come la pancia e il busto si espandano per far posto all’aria in entrata. Espira sentendo l’aria fluire via dal corpo.
In questi istanti, pensa a una parola che ti tranquillizzi e pronunciala.

La respirazione e la meditazione nascono appositamente per eliminare stress, ansia, depressione e anche impulsività: ristorano il pensiero donando vigore e lucidità.
La meditazione, insieme alla respirazione, dona sempre più controllo al singolo individuo, attraverso un ottima ossigenazione.

Fonte: attraverso i miei studi personali e confronti sul web.