Numero3482.

 

da  QUORA

 

Scrive Massimo Gurrieri, corrispondente di QUORA

 

I N D E C E N Z E

 

CARO PRESIDENTE MATTARELLA,

LEI HA DETTO CHE REPUTA INDECENTE IL COMMERCIANTE CHE NON FA UNO SCONTRINO O UN ARTIGIANO CHE NON RILASCIA UNA FATTURA.

È VERO.

PERÒ PRESIDENTE MATTARELLA, IO REPUTO MOLTO PIÙ INDECENTE, IN UN PAESE CIVILE, I VOSTRI VITALIZI E LE PENSIONI D’ORO, L’ENORME TASSO DI CORRUZIONE DELLA POLITICA, LE AUTO BLU E TUTTI I VOSTRI PRIVILEGI CHE VI SIETE COSTRUITI AD HOC.

INDECENTI SONO I PONTI CHE CROLLANO, I FIUMI CHE STRARIPANO PER INCURIA E I TERREMOTATI CHE DA ANNI VIVONO NELLE TENDE.

SONO I 400 EURO DI PENSIONE PER CHI HA LAVORATO UNA VITA E 800 EURO DI STIPENDIO PER CHI SI FA IL CULO IN FABBRICA.

INDECENTE È CHE PER FARE IL BIDELLO SERVE UN TEST ANTIDROGA, MA PER FARE IL POLITICO NO.

INDECENTI SONO LA TERRA DEI FUOCHI, L’ILVA DI TARANTO E IL ROGO DELLA THYSSEN.

INDECENTE È CHE OGNI VOLTA CHE PIOVE SI CONTANO I MORTI.

INDECENTE È L’IMPUNITÀ DILAGANTE E IL PILOTARE GIUDICI E SENTENZE.

INDECENTI SONO I PROCESSI CHE FINISCONO IN PRESCRIZIONE.

INDECENTI SONO LE INCHIESTE COME IL CASO PALAMARA O I DOSSIERAGGI CHE VENGONO COPERTI DAL SILENZIO.

INDECENTE E’ IL TRAFFICO E IL LUCRO SULLA PELLE DEI MIGRANTI.

INDECENTE È ATTENDERE SEI MESI PER UNA TAC.

INDECENTI SONO LE BUONE USCITE MILIONARIE AI DIRIGENTI CHE DISTRUGGONO LE AZIENDE.

INDECENTI SONO LE PROMOZIONI DEGLI ALTI UFFICIALI MILITARI, PROMOSSI AL GRADO SUPERIORE PRIMA DI ANDARE IN PENSIONE E SENZA NESSUN MERITO.

INDECENTI SONO QUELLI CHE DOVREBBERO PUNTARVI IL DITO CONTRO, SCRIVENDO FIUMI DI PAROLE, E INVECE SI MOSTRANO AUTENTICI ZERBINI.

E’ INDECENTE IN UN PAESE CIVILE NEL VENTUNESIMO SECOLO, CARO PRESIDENTE MATTARELLA, CHE VI SIANO ANZIANI COSTRETTI A ROVISTARE NEI CASSONETTI PER CERCARE QUALCOSA DA MANGIARE E CI SAREBBE MOLTO ALTRO….

AGGIUNGEREI CHE È INDECENTE TOGLIERE LA PENSIONE DI REVERSIBILITÀ A PERSONE COMUNI, QUANDO AI POLITICI VIENE DATO VITALIZIO DI PENSIONI D’ORO FINO ALL’ENNESIMA GENERAZIONE.

PERCIÒ NON SO CHI È CHE RUBA DI PIÙ, SE UN COMMERCIANTE CHE NON FA LO SCONTRINO O VOI POLITICI.

TUTTO QUESTO È INDECENTE, CARO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA.

SE VOLETE COPIATE E INCOLLATE SUI VOSTRI PROFILI, E CHE CI SIA IN OGNI BACHECA.

Numero3098.

 

da  QUORA

 

Scrive Armando La Torre, corrispondente di QUORA

 

I L    V A T I C A N O

 

Il Vaticano. Quella ridicola fortezza di ipocrisia, arroganza e potere corrotto, nascosta dietro mura che trasudano secoli di peccati.

Mi chiedi cosa si nasconde lì dentro? Te lo dico io, ma non aspettarti favolette per bambini o storielle perbeniste. Questa è una verità che ti strapperà la fede a morsi, se ne hai ancora una.

Prima di tutto, parliamo di quel finto moralismo che ammantano, come una coperta logora su un letto di porcherie.

La Chiesa Cattolica, quell’organizzazione che predica amore, compassione e povertà, è in realtà un covo di serpenti dorati che si avvolgono tra loro, sibilando parole di potere e ricchezza.

Se solo potessi vedere cosa nascondono nei loro archivi segreti, svelati con il sangue e la tortura durante secoli di inquisizioni e crociate, capiresti quanto marcio è l’intero sistema.

Ah, gli archivi segreti del Vaticano. Un nome evocativo, no? Ma sai cosa contengono davvero?

Non solo documenti storici di grande valore, ma prove delle loro collusioni, delle loro nefandezze, e dei loro accordi sottobanco con dittatori e criminali.

Sai quante vite sono state distrutte o sacrificate in nome di Dio, mentre quei porci in tunica si spartivano il bottino? Cose che nemmeno gli storici più accreditati riescono a raccontare senza un brivido di disgusto.

Poi c’è il fatto che si professano umili servitori di Dio, ma guarda le loro sontuose cerimonie, i palazzi dorati, i tesori nascosti nei sotterranei.

Ogni volta che vedo un cardinale con il suo abito rosso e dorato, mi viene voglia di sputargli in faccia.

Come possono conciliare il messaggio di Cristo con la loro ostentata ricchezza?

La risposta è semplice: non lo fanno. Non gliene frega un cazzo.

E non parliamo dei casi di pedofilia, protetti e coperti per decenni.

Quanti bambini innocenti sono stati violati, mentre il Vaticano, con la sua aria di superiorità morale, copriva quei mostri dietro confessionali e altari?

Ti racconto un episodio che ho vissuto personalmente, se hai il fegato di ascoltare.

Un mio caro amico, un ragazzo brillante, è stato distrutto per sempre da uno di quei preti di merda.

La sua vita è stata un inferno, mentre il bastardo che l’ha rovinato continuava a celebrare messa come se nulla fosse.

L’ho visto crescere, quel ragazzo, e l’ho visto crollare sotto il peso di un crimine che non è mai stato punito.

Il prete? Trasferito in un’altra parrocchia, come se si trattasse di spostare un oggetto scomodo.

Per la giustizia divina, dicono. Dio è misericordioso, dicono.

E poi ci sono i segreti veri e propri, quelli che fanno rabbrividire anche il diavolo.

Sai che si dice che sotto il Vaticano ci siano interi tunnel pieni di reliquie rubate e documenti scomodi?

Hanno persino delle ossa che attribuiscono ai santi, ma chissà da quale cimitero maledetto le hanno tirate fuori.

E ti parlo di storie di esorcismi che farebbero impallidire i film horror più disturbanti.

Non quelli orchestrati per spettacolo, ma quelli veri, dove si sono viste cose che nemmeno uno scrittore dell’orrore oserebbe inventare.

La verità è che il Vaticano è un’istituzione costruita su bugie, crimini e manipolazioni.

E se ti scandalizzi, bene. Vuol dire che hai ancora un briciolo di coscienza.

Ma sappi che la verità non ti renderà libero; ti renderà solo più consapevole della merda in cui siamo tutti immersi.

E il bello è che loro continuano a sorridere, a benedire e a contare i loro dannati soldi.

Non si preoccupano di noi, non si preoccupano di Dio.

Si preoccupano solo del potere. E se questo ti fa arrabbiare, allora benvenuto nel club.

Numero3000.

 

Il 6 Novembre 2018, alle ore 20.10 veniva pubblicato il Numero1. di questo BLOG.

Sono due versi della canzone CYRANO di Francesco Guccini, parole di Giuseppe Dati:

 

….la verità cercate, in terra da maiali,

tenetevi le ghiande, lasciatemi le ali….

 

 

PER CELEBRARE IL NUMERO3000. DI QUESTO BLOG, NON HO TROVATO DI MEGLIO CHE PUBBLICARE QUANTO SEGUE, COME PARADIGMA E RIASSUNTO DI BEN PIU’ DI CINQUE ANNI DI SCRITTURE.

 

In questo periodo editoriale, ho compulsato e sviscerato di tutto e di più, non ultimo anche il mio animo e il mio carattere.

Ma ciò che mi rimane da dire e trasmettere a me stesso e a tutti è il disagio sarcastico e lo scherno amaro contenuti nella presente testimonianza di essere vivente oggi su questo pianeta, dove ho maturato, registrato e, purtroppo, condiviso il malessere di vivere, pur proclamando, nostalgicamente, che la mia è stata una bella vita.

Ne sono così ferito dentro che, passo dopo passo, mi sto avvicinando alla fine di questi miei giorni con un senso di liberazione e perfino di curiosità nei riguardi di una trasferta ed esistenza della mia anima in un altrove che, sicuramente, sarà molto più dignitoso di questo mondo che non sopporto più.

Il futuro non è un posto diverso, è un posto migliore.

 

I L    C O N T R A T T O

 

Miei cari amici,

ognuno di voi percepisce la strana sensazione che ci sia qualcosa di profondamente sbagliato in ciò che vede intorno a sé, in ciò che sente ogni giorno.

Molti, tuttavia, non sanno il perché, né cosa sia.

A prescindere dalle nostre convinzioni o idee politiche, il sistema vigente nel nostro mondo libero si basa sulla tacita accettazione che lega e condiziona ciascuno di noi e che, non a grandi linee, ma dettagliatamente, cerco di esporre qui, a seguito delle mie esperienze di vita.

 

Io accetto:

 

1 – Accetto la competitività come struttura cardine del sistema in cui vivo, anche se mi rendo conto che questo genera frustrazione e rabbia nella maggior parte degli individui.

2 – Accetto il fatto che, per vivere, si debba limitare la propria vita ad un giorno della settimana, mentre gli altri sei devono essere spesi lavorando per produrre, annichilendo un’intera esistenza.

3 – Accetto di essere umiliato e sfruttato a condizione che mi sia permesso di umiliare e sfruttare un altro che occupi un posto inferiore nella piramide sociale.

4 – Accetto che gli indigenti, i malati e coloro che non riescono a restare a galla vengano esclusi e messi ai margini della società e vengano loro negate cure ed assistenza, perché questo costo sociale non può incidere sul benessere dei facoltosi, dei benestanti e dei fortunati.

5 – Accetto di pagare istituti privati affinché gestiscano il mio reddito secondo la loro convenienza e che non mi corrispondano alcun dividendo dei lor giganteschi guadagni.
Guadagni che servono per aggredire stati deboli, creando spirali di debito infinito.
Acconsento che mi si applichi un alto tasso di interesse per prestarmi denaro che viene creato dal nulla.

6 – Accetto che le banche internazionali prestino denaro ai paesi che vogliono armarsi e combattere e così scegliere quelli che faranno la guerra e quelli che non la faranno.
So che è meglio finanziare entrambe le parti per essere sicuri di trarne dei profitti e di prolungare i conflitti il più a lungo possibile, al fine di prosciugare completamente le risorse di quei paesi che non riusciranno a pagare i loro debiti.
Acconsento anche di pagare dei tributi obbligatori al mio governo, prelevandoli dal mio reddito, anche se questi non vengono adoperati per migliorare la mia vita o per i servizi ai cittadini, ma principalmente per rimborsare gli interessi sul debito che il governo ha contratto con dei banchieri privati.
Mi impegno a non pretendere mai che le mie tasse vengano utilizzate per investimenti massivi nella sanità, nella ricerca scientifica e nella cultura.
Compirò il mio dovere, nonostante tutto, contribuendo al buon funzionamento della nostra economia.

7 – Accetto che il debito sia la principale forma di trattativa fra stati e verso i cittadini, anche quando questo porti ad una palese forma di schiavitù e sia economicamente insostenibile.

8 – Accetto che si legalizzi l’omicidio, quando la vittima sia indicata dal mio governo come “il nemico”.
In questo caso non chiederò prove di colpevolezza ed eliminerò il bersaglio senza remore.
Mi adeguo al fatto che la morte possa essere indotta lentamente dai governi per mezzo dell’avvelenamento di intere popolazioni, con l’emanazione e l’ingestione quotidiana di sostanze tossiche autorizzate.

9 – Accetto che si faccia la guerra per avere la pace e che, in nome di questo principio, la principale voce di spesa per uno stato sia quella per la difesa.
Considererò normale che i conflitti siano creati artificialmente per alimentare il mercato delle armi e favorire la crescita delle economie mondiali.

10 – Accetto l’egemonia del petrolio nella nostra economia, e che ogni forma di energia gratuita, non inquinante e libera venga soppressa ed insabbiata.
Il vero motivo è perché ogni forma di energia di questo tipo rappresenta un pericolo per l’umanità in quanto sarebbe la fine del mondo, così come lo conosciamo.

11 – Accetto che si divida l’opinione pubblica, creando partiti di destra e di sinistra, che avranno come unico scopo quello di lottare fra loro, mentre io mi impegnerò a credere che le loro diatribe siano frutto di un sano scontro democratico utile per il nostro futuro.

12 – Accetto che gli industriali, i militari e i capi di stato si riuniscano regolarmente senza consultarci, per prendere decisioni che, sempre regolarmente, compromettono il futuro della nostra vita e del nostro pianeta.

13 – Accetto che il potere di manipolare l’opinione pubblica, prima ostentato dalle religioni, sia oggi nelle mani di uomini d’affari non eletti democraticamente e totalmente liberi di controllare gli stati: sono convinto del buon uso che ne faranno.

14 – Accetto che la verità sui fatti venga raccontata dai media controllati da pochi potenti: questa verrà chiamata “verità ufficiale” e, anche se sarà una versione manipolata e distorta dei fatti, mi impegno a non metterla in discussione e a non informarmi in maniera indipendente.

15 – Accetto che mi si presentino notizie negative e spaventose del mondo ogni giorno, in modo da poter apprezzare fino a che punto io sia protetto dal mio governo, dalla polizia e dai militari e mi renda conto di quanto io sia fortunato a vivere in occidente.
So che mantenere la paura nei nostri spiriti può essere solo un “beneficio” per noi.

16 – Accetto che l’dea della felicità si riduca alla comodità, l’amore al sesso, la libertà alla soddisfazione di tutti i desideri, perché è quello che la pubblicità ripete ogni giorno.
Mi convincerò di essere infelice, perché più infelice sono, più consumo.

17 – Accetto che il valore di una persona sia proporzionale a ciò che possiede e che si apprezzi la sua utilità in funzione della sua produttività e non delle sue qualità umane e che sia esclusa dal sistema se non produce sufficientemente.

18 – Accetto di pagare per essere intrattenuto, nel tempo di cui dispongo, attraverso la visione di spettacoli sportivi e di varietà, vuoti di contenuti, che generano movimenti abnormi di denaro.
Lo faccio perché la cultura è noiosa e pericolosa, mentre sapersi divertire con spensieratezza è il paradigma di una vita felice.

19 – Accetto che la scuola e il nozionismo scolastico siano l’unica forma legittima e riconosciuta di formazione e non di appiattimento del senso critico e della coscienza.

20 – Accetto senza discutere e considero come verità tutte le teorie proposte per spiegare i misteri dell’origine dell’essere umano e considero incontrovertibilmente vero che la natura abbia dedicato milioni di anni alla creazione di un essere il cui unico passatempo, oggi, è la distruzione in pochi istanti della sua specie e dell’ambiente da cui dipende.

21 – Accetto di escludere dalla società gli anziani, perché sono improduttivi e la loro esperienza, pur se potrebbe esserci d’insegnamento, può essere sacrificata in nome del profitto.

22 – Accetto, dunque, il profitto come fine supremo dell’umanità e l’accumulo di ricchezza come invidiabile realizzazione dell’esistenza in vita.

23 – Accetto di sprecare e distruggere tonnellate di cibo, al fine di mantenere sotto controllo, in borsa, i prezzi delle azioni delle multinazionali, piuttosto che permettere l’equa distribuzione delle risorse alimentari sul pianeta ed evitare la morte per fame e sete di milioni di persone, ogni anno.

24 – Accetto l’aumento dell’inquinamento industriale e la dispersione di veleni chimici e di elementi radioattivi nella natura. Ammetto l’uso di ogni tipo di additivo chimico nella mia alimentazione, perché sono convinto che, se vengono aggiunti, gli additivi e i conservanti sono utili e innocui.
Ritengo normale che i laboratori farmaceutici e le industrie agroalimentari vendano nei paesi del terzo mondo prodotti scaduti o utilizzino sostanze cancerogene vietate in occidente.

25 – Accetto la deforestazione selvaggia di terre grandi come nazioni e che sia possibile espropriare, con la violenza, le terre a interi popoli, in nome e per conto di multinazionali che sfrutteranno quei luoghi per arricchirsi, senza condividere nulla con le popolazioni locali.
Ritengo utili ed indispensabili la plastica ed ogni materiale adibito alla produzione che la inciviltà dei produttori e degli utilizzatori riversa come scarti per terre e per mari.

26 – Accetto che gli animali vengano abusati, torturati e, nei migliori casi, fatti estinguere, perché tollero che non venga loro riconosciuto un posto come legittimi abitanti di questo pianeta, al pari degli esseri umani.
Sostengo infatti che gli animali non provino emozioni, non abbiano coscienza, né forme di empatia.

27 – Accetto che le multinazionali derubino le risorse di paesi impoveriti e schiavizzati dalla politica mondiale del debito, nel nome del progresso economico.
Ammetto anche che esistano leggi che permettono di sfruttare i bambini in condizioni precarie e disumane.
Non abbiamo nessuna facoltà di intrometterci, nel nome dei diritti umani, soprattutto se questo ci permette di comprare merci sottocosto.

28 – Accetto che si possa denigrare, distruggere e cancellare dal pianeta ogni forma culturale diversa da quella occidentale, che potrebbe far vacillare i cardini del nostro benessere economico, al quale ambisco quotidianamente.

29 – Accetto che esistano solo due possibilità in natura, cioè cacciare o essere cacciati e, se siamo dotati di una coscienza e di un linguaggio, non è certamente per sfuggire a questa dualità, ma per trovare sofisticate giustificazioni al perché noi agiamo in quel modo.

30 – Accetto di credere che il nostro passato storico sia il risultato di una scia ininterrotta di conflitti casuali e non il preciso progetto, perseguito nel corso dei secoli, da lobby di potere, per detenere e mantenere lo stesso.
Sono certo che siamo all’apice della nostra evoluzione e che le regole che governano il nostro mondo sono la ricerca della felicità e della libertà per tutti i popoli, come ascoltiamo continuamente nei discorsi dei nostri politici.

31 – Accetto di credere di non poter fare nulla per modificare lo stato attuale delle cose.

32 – Accetto di non fare alcuna domanda, di chiudere gli occhi su tutto questo e di non fare alcuna opposizione, perché sono troppo impegnato con la mia vita e le mie preoccupazioni.
Accetto anche di difendere con la vita le clausole accettate in questo contratto, se mi viene richiesto.

33 – Accetto, quindi, definitivamente, nella mia anima e coscienza, questa triste matrice che viene posta di fronte ai miei occhi.
Mi impegno ad astenermi dal vedere la realtà delle cose e mi rifiuto di credere che un altro modo di intendere l’esistenza sia possibile.

Ho fiducia che tutti voi agiate per il mio bene e per quello di tutti e per questo vi ringrazio.

 

QUESTO È L’IGNOBILE CONTRATTO DA ME TACITAMENTE SOTTOSCRITTO PER STARE IN QUESTO SCHIFO DI MONDO DA QUASI OTTANTADUE ANNI.
PROFODAMENTE, ME NE VERGOGNO.

 

A mio figlio Ale, chiedendogli scusa e perdono.