“Nemmeno al tuo migliore amico”, psicologo indica 9 cose che non devi condividere con nessuno
di Edoardo Ciotola
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Tore Kesicki, psicologo, mental coach e volto noto di TikTok, ha acceso il dibattito con un video diventato virale in poche ore.
In un video di 2 minuti, ha elencato nove aspetti della propria vita che andrebbero tenuti segreti.
Nessuna eccezione.
Nemmeno per il migliore amico, nemmeno per la persona amata e – a suo dire – nemmeno ai genitori.
Secondo lui, certe cose vanno custodite gelosamente, per evitare delusioni, giudizi o – peggio ancora – sabotaggi.
Le sue parole hanno raccolto centinaia di migliaia di visualizzazioni, ma anche commenti contrastanti.
C’è chi lo considera troppo diffidente, quasi cinico.
Ma molti utenti, soprattutto adulti, hanno ammesso di rivedersi in quelle riflessioni.
Un commento molto apprezzato dice tutto: “Ieri ho detto troppo di me stesso a una persona e me ne sono già pentito”.
Sogni e obiettivi: meglio tacere finché non li realizzi
Kesicki è diretto: “Quando condividi i tuoi sogni, qualcosa si inceppa”.
Secondo lui, raccontare i propri obiettivi prima di averli raggiunti può bloccare il processo.
Come se le parole togliessero energia al progetto.
Ma c’è di più. Una volta rivelato un sogno, entrano in gioco dinamiche esterne, aspettative, pressioni e – soprattutto – giudizi non richiesti.
Finché un obiettivo non è realtà, tenerlo per sé potrebbe proteggerlo. Anche dalle influenze negative delle persone più vicine.
Soldi e situazioni finanziarie: parlare di denaro crea distanza
Uno dei passaggi più forti del video riguarda la sfera economica.
Kesicki racconta: “A 22 anni guadagnavo più di mio padre. Gliel’ho detto e ho visto la gelosia nei suoi occhi. Non lo dimenticherò mai”.
Non tutti riescono a gioire per il successo altrui.
Parlare apertamente di soldi, stipendi o patrimoni personali può generare disagio, invidia o competizione, anche nei rapporti più stretti.
In un mondo che tende a misurare il valore personale in base al conto in banca, meglio evitare dettagli superflui.
Debolezze e problemi personali: il rischio è che vengano usati contro di te
“Le tue debolezze possono diventare armi nelle mani sbagliate”, avverte Kesicki.
Confidare fragilità emotive, paure o limiti a qualcuno può sembrare un gesto di fiducia. Ma è anche un rischio.
Oggi si è amici, domani magari no.
E quello che un tempo era uno sfogo intimo, può trasformarsi in un punto debole esposto.
Vale anche per i problemi familiari: “Magari tu li vivi come gravi, ma per altri sono sciocchezze. E ti giudicano”.
Non tutto va raccontato, perché non tutti hanno la sensibilità per capirlo o il rispetto per custodirlo.
Progetti futuri e “grandi mosse”: la gelosia non dorme mai
“Molte persone non hanno piani per il futuro. Se racconti i tuoi, li fai sentire inadeguati”, spiega Kesicki.
Parlare della propria prossima “mossa” – un cambio di lavoro, un lungo viaggio, un trasferimento, un progetto ambizioso – può accendere meccanismi di invidia in chi si sente fermo o insoddisfatto.
Non tutti saranno felici dei tuoi traguardi.
Per alcuni, il tuo entusiasmo è un fastidio. E lo mostrano con frecciatine, disinteresse o sabotaggi sottili.
Meglio coltivare i progetti in silenzio, almeno finché non si concretizzano.
Segreti, vita privata e oggetti personali: la fiducia ha un limite
Un altro tema delicato toccato dallo psicologo riguarda la fiducia.
“Oggi il partner può diventare il tuo peggior nemico nel giro di un secondo”, afferma senza mezzi termini.
Non è paranoia, dice: è esperienza. Troppe storie finite con rancori e tradimenti partiti da una confidenza sbagliata.
Vale per i segreti personali, ma anche per la vita privata: dettagli intimi, storie passate, dinamiche familiari.
“Non dirlo a nessuno. Se oggi ti fidi, domani potresti pentirtene”.
E poi c’è la questione dei beni materiali: “Se hai una barca, un’auto o un elicottero, non dirlo. Anche lì scatta la gelosia. Pensi che tutti siano felici per te? Non è così”.
A volte basta un dettaglio per cambiare lo sguardo di qualcuno su di te.
Gentilezza silenziosa: il vero bene non ha bisogno di spettatori
Infine, un consiglio che Kesicki definisce personale: non condividere gli atti di gentilezza.
Nessuna foto, nessun post, nessun racconto autocelebrativo.
“Fallo per te stesso. Non per vantarti. La bontà vera è silenziosa”.
In un’epoca in cui tutto viene documentato e condiviso, questo suggerimento suona quasi rivoluzionario.
Forse perché tocca una verità più profonda: non tutto deve diventare condiviso.
Alcune cose, forse le più preziose, meritano di restare solo nostre.
Cinico o realistico? Il dibattito divide i social
Il video di Tore Kesicki ha ricevuto migliaia di commenti.
Alcuni utenti lo definiscono esagerato, pessimista, incapace di fidarsi. Ma c’è anche chi lo appoggia:
“Con l’età, aumentano le delusioni. E diminuisce la voglia di aprirsi con chiunque”, scrive una donna di 47 anni.
Altri ammettono di aver imparato la lezione a proprie spese.
Il contenuto, per quanto semplice, ha toccato un nervo scoperto: quanto possiamo davvero fidarci degli altri?
Quanto raccontare di noi stessi ci espone a rischi invisibili?
E soprattutto: siamo davvero sicuri che chi ci ascolta voglia il nostro bene?
Ana Maria Sepe Dottoressa in psicologia, esperta e ricercatrice in psicoanalisi.
L’amicizia è una relazione preziosa che ci accompagna lungo il percorso della vita, ma purtroppo, talvolta, può capitare di imbattersi in un amico invidioso. L’invidia è un sentimento complesso e negativo che può minare i rapporti più profondi. Questo testo esplorerà i comportamenti tipici di un amico invidioso, offrendo una comprensione più approfondita di questa dinamica e suggerimenti su come affrontarla.
Ecco alcuni fattori che possono contribuire alla nascita dell’invidia:
Confronto sociale: L’invidia può sorgere quando ci confrontiamo con gli altri e percepiamo una disparità tra le nostre vite o realizzazioni e quelle degli altri. Questo confronto può generare insoddisfazione e invidia se sentiamo di essere in svantaggio rispetto agli altri.
Desiderio di possesso: L’invidia può nascere quando desideriamo qualcosa che un’altra persona ha, come successo, fama, ricchezza, bellezza o relazioni. Questo desiderio può alimentare l’invidia se percepiamo che gli altri hanno ciò che vorremmo avere.
Sensazione di inferiorità: L’invidia può derivare da una bassa autostima o da sentimenti di insicurezza. Se ci sentiamo inferiori agli altri o pensiamo di non essere all’altezza, potremmo sviluppare invidia verso coloro che percepiamo come superiori.
Rivalità e competizione: La competizione può alimentare l’invidia quando siamo in competizione con qualcuno per raggiungere obiettivi simili. La paura di essere superati o superate dall’altra persona può generare invidia e risentimento.
Mancanza di gratitudine: L’invidia può sorgere quando non riusciamo ad apprezzare ciò che abbiamo e ci concentriamo solo su ciò che ci manca. La mancanza di gratitudine può alimentare la sensazione di invidia verso coloro che sembrano avere di più.
Comportamenti tipici dell’amico invidioso
L’invidia è un sentimento umano comune, ma quando si manifesta tra amici, può diventare un problema serio. Di seguito sono elencati alcuni dei comportamenti tipici che un amico invidioso potrebbe mostrare.
Un amico invidioso può comportarsi in modi che mettono in discussione la solidità del legame che si è instaurato. Uno dei comportamenti più evidenti è la costante competizione. L’amico invidioso tende a considerare l’amicizia come una sorta di sfida personale, cercando costantemente di dimostrare di essere migliore in ogni ambito. Questa continua competizione può generare tensioni e creare una sensazione di costante confronto.
Accanto alla competizione, gli amici invidiosi spesso si manifestano attraverso critiche costanti. Indipendentemente da quanto bene ti stia andando o da qualsiasi successo tu possa ottenere, l’amico invidioso troverà il modo di sminuire i tuoi risultati o di criticare le tue scelte. Queste critiche possono essere velate o esplicite, ma hanno lo scopo di ridimensionare la tua autostima e di farti dubitare delle tue capacità.
Un altro comportamento tipico di un amico invidioso è la mancanza di gioia per i tuoi successi. Mentre gli amici genuini sono felici per le tue realizzazioni e ti supportano in ogni passo del tuo percorso, l’amico invidioso sembra non provare alcuna gioia per te. Potrebbero evitare di congratularsi o addirittura cercare di minimizzare l’importanza dei tuoi traguardi. Questa mancanza di supporto può lasciarti con un senso di solitudine e insoddisfazione nel momento in cui avresti bisogno di condividere le tue vittorie con chi ti sta accanto.
Sarcasmo e commenti negativi sono anche segni rivelatori di un amico invidioso. Invece di sostenerti con parole incoraggianti, l’amico invidioso potrebbe usare il sarcasmo per mettere in ridicolo le tue azioni o le tue scelte di vita. Questi commenti negativi possono ferire profondamente, mettendo in discussione la fiducia che hai nell’amicizia stessa. Un amico invidioso può anche cercare di instillare un senso di superiorità nei confronti degli altri. Questo atteggiamento può essere utilizzato come mezzo per nascondere i sentimenti di invidia che provano. L’amico invidioso può cercare di dimostrare di essere superiore, sia che si tratti di aspetti personali o professionali, per alimentare il proprio ego e mascherare la propria insoddisfazione.
Il sabotaggio sottile è un altro comportamento che può caratterizzare un amico invidioso. Questo sabotaggio può essere subdolo e difficile da individuare. L’amico invidioso potrebbe cercare di ostacolare i tuoi sforzi o minare le tue opportunità in modo da impedirti di raggiungere il successo. Questo comportamento manipolativo può essere estremamente dannoso e influire negativamente sulla tua autostima e sulla tua capacità di perseguire i tuoi obiettivi. Inoltre, l’amico invidioso può distorcere la realtà per giustificare i suoi sentimenti di invidia. Possono diffondere voci o informazioni errate su di te per screditarti o farti apparire negativo agli occhi degli altri. Questo atteggiamento può danneggiare la tua reputazione e minare la fiducia che gli altri hanno nei tuoi confronti.
Infine, un amico invidioso può manifestare disinteresse per i tuoi problemi o difficoltà. Mentre gli amici veri saranno presenti e ti supporteranno nei momenti difficili, un amico invidioso potrebbe non mostrare alcun interesse per i tuoi problemi o addirittura trarre una sorta di soddisfazione nel vedere che stai attraversando una fase difficile. Questo comportamento può generare una sensazione di isolamento e solitudine, poiché ti accorgi che l’amico su cui contavi non è disposto a offrire un sostegno genuino.
Ecco alcune frasi tipiche che potrebbero essere pronunciate da una persona invidiosa:
“Sei sempre così fortunato/a, tutto ti viene servito su un piatto d’argento.”
“Non so come tu riesca ad ottenere tutto ciò che vuoi, mentre io devo lottare per ogni cosa.”
“Devi avere qualche trucco sotto mano per essere così bravo/a in tutto.”
“La tua vita sembra un sogno, vorrei poter avere la tua fortuna.”
“Tutti sembrano amarti e apprezzarti, mi chiedo perché.”
“Non ti preoccupare, non tutti possono avere successo come te.”
“Sono sicuro/a che hai imbrogliato per ottenere quel risultato.”
“Mi piacerebbe essere al tuo posto, ma purtroppo la vita non mi sorride come a te.”
“Non so cosa hai fatto per meritarti tutto questo.”
“Le tue abilità sembrano essere innaturali, nessuno può essere così talentuoso come te.”
Riconoscere un amico invidioso può essere un passo difficile ma necessario per preservare la tua felicità e il tuo benessere. Affrontare la situazione richiede coraggio e determinazione. È importante stabilire dei confini sani e comunicare apertamente con l’amico invidioso, cercando di comprendere le sue motivazioni e i suoi sentimenti. In alcuni casi, potrebbe essere necessario allontanarsi da questa relazione tossica per proteggere il proprio equilibrio emotivo. L’amicizia dovrebbe essere un legame basato sulla fiducia, il rispetto e la reciprocità, e nessuno dovrebbe permettere all’invidia di minare tale connessione preziosa.
Ricorda sempre
Se una persona è buona e ti ama, vorrà sempre il meglio per te. Non sminuirà i tuoi risultati, non ti ricorderà i tuoi fallimenti quando sei felice, non ti consiglierà cose che potrebbero metterti in chiaro pericolo. Quando la frase “Te lo sto dicendo per il tuo bene” viene da qualcuno a cui non importa affatto di te o ha un comportamento invidioso, per favore non prendere le sue parole completamente sul serio.
Una persona è in grado di ferirci soltanto se noi gli diamo la possibilità di farlo!
Se inizi a vederli per quelli che sono (delle persone tristi e frustrate che non potendo godere delle proprie gioie cercano far cadere in basso gli altri), a quel punto non darai più molto peso alle loro male lingue.
Non permettere alle persone che vogliono farti sentire piccolo e sbagliato di riuscire nel loro intento, tu hai un valore e devi difenderlo. Concentrati a coltivare la tua autostima, ad amarti per quello che sei veramente e non per quello che vogliono farti credere gli altri. Avere una alta considerazione di sé è come indossare un armatura leggera ma resistente, non ci appesantisce ma ci ripara dai colpi della vita.
Hai degli obiettivi o dei sogni che vuoi raggiungere? Bene, focalizzati su questi e inizia a lavorare per portarli a termine. La vita è breve per perdere tempo a guardarsi intorno e dare importanza a queste sciocchezze…certo a volte la salita è lunga e faticosa, ma il panorama ne vale la pena!
Nono Comandamento: Non desiderare la donna d’altri.
Decimo Comandamento: Non desiderare la roba d’altri.
La donna, allora, alla stessa stregua della roba, è proprietà dell’uomo?
Il Dio della Bibbia, creato da civiltà moralmente e civilmente patriarcali, ne riflette e rappresenta le mentalità ed i precetti che in essa sono codificati. È un Dio patriarcale quello che ha ispirato e dettato i Dieci Comandamenti.
È a questo Dio e a questi principi che si riferiscono i moniti comportamentali della Chiesa Cattolica: vengono insegnati nel Catechismo.
E la storia di Giulia Cecchettin e di Filippo Turetta ne è la tragica deriva.
Si badi bene. La povera ragazza era uscita dal rapporto di appartenenza col giovane Filippo, non per tradirlo con un altro, ma solo per appartenere a se stessa, per autoaffermarsi, nei propri studi e nella realizzazione di sé, per la propria autostima. Stava per laurearsi prima del compagno: questa è stata la trasgressione. E il femminicidio non è avvenuto per amore, malinteso o tossico che fosse, ma soltanto per invidia di genere che Filippo Turetta non ha saputo accettare e sopportare.
Un incel (parola macedonia inglese, da involuntary celibate, “celibe involontario”) è un membro di una subcultura online costituita da individui che, nella presupposizione di avere naturale diritto al sesso, motivano l’inaccessibilità a un partner sentimentale e/o sessuale con il fatto di non essere attraenti, secondo certi criteri indipendenti dalla loro volontà.
I frequentatori di forum e gruppi online di incel sono prevalentemente uomini eterosessuali e le stime del loro numero sono incerte, variando da migliaia a centinaia di migliaia.
I forum online di incel sono stati criticati dai media e dai ricercatori per essere misogini, razzisti, incoraggiare la violenza, diffondere opinioni estremiste e radicalizzare i loro membri. Il Southern Poverty Law Center ha descritto tali siti di Internet come «parte dell’ecosistema suprematista maschile online» che è incluso nella loro lista di gruppi di odio.
Nel 2020 l’International Centre for Counter-Terrorism, un think tank (serbatoio di pensiero o centro studi) con sede a L’Aia, ha definito le stragi da parte di uomini incel come forme di «terrorismo misogino», mentre nel 2022 il National Threat Assessment Center, una sezione dei servizi segreti statunitensi, ha quantificato il fenomeno come una minaccia seria per la sicurezza. Inoltre, un attacco del febbraio 2020 a Toronto, in Canada, è diventato il primo caso di violenza legata al fenomeno incel ad essere perseguito come un atto di terrorismo.
Storia
Il termine incel comparve per la prima volta negli anni novanta, in concomitanza con lo sviluppo di Internet e dei primi forum online: fu coniato da una studentessa canadese bisessuale, nota sul web con il soprannome di «Alana», che creò un sito dedicato ai celibi involontari utilizzando il termine incel.
Il fenomeno ha iniziato ad attirare attenzione dopo l’attentato di Toronto del 23 aprile 2018.
Teoria LMS, Teoria RedPill e Teoria Blackpill
Gli incel che frequentano i forum online dedicati si rifanno a varie teorie, in particolare la teoria LMS per i rapporti interpersonali e la teoria RedPill e BlackPill per quanto riguarda la visione generalizzata del mondo.
La Teoria LMS (Look, Money, Status = Aspetto, Denaro, Condizione sociale)
Secondo questa teoria, l’attrazione romantica e/o sessuale tra uomini e donne non deriverebbe da caratteristiche come l’affinità caratteriale, le buone maniere, l’educazione, un comportamento assertivo (nella cultura popolare comunemente noto come «saperci fare») o il gusto personale nella scelta del partner ma, piuttosto, i principali fattori che stabiliscono se si avrà o no successo relazionale, sarebbero prevalentemente la bellezza fisica (correlata all’attrattività fisica), la ricchezza in termini di disponibilità di denaro e lo status, ovverosia la fama sociale di cui un determinato individuo può fregiarsi nell’ambiente in cui vive.
La teoria LMS propugna l’idea che la bellezza sia tendenzialmente definibile attraverso indagini statistiche, inter-soggettivamente (alcuni caratteri fisici sarebbero preferiti nella ricerca del partner ideale) e, in tal senso, valutabile su una scala da 0 a 10.
Rifacendosi alla psicologia evolutiva, gli aderenti alla teoria LMS criticano il senso del sentimento d’amore (soprattutto rispetto alla sua connotazione nella psicologia popolare), ritenendolo piuttosto rappresentabile come un evento chimico dell’organismo umano, finalizzato al proseguimento della specie.
I sostenitori della teoria LMS ritengono che l’instaurarsi o il proseguire di una relazione sentimentale sia, nella maggior parte dei casi, il risultato di una media ponderata tra i fattori di bellezza, denaro e fama sociale. Se il risultato della media di questi fattori è insufficiente, l’individuo è respinto in fase di corteggiamento oppure, se ha già una relazione, viene abbandonato per una persona con valore LMS superiore.
La teoria LMS costituisce una sottoteoria dell’ideologia RedPill e dell’ideologia BlackPill.
La Teoria RedPill
È una visione delle dinamiche sociali che si basa sull’idea che il valore LMS è il fattore che determina il successo sessuale di un uomo e che gli uomini e le donne sarebbero differenti dal punto di vista biologico e avrebbero perciò differenti criteri di selezione sessuale. Ciò causerebbe, secondo gli aderenti all’ideologia RedPill, un’enorme sproporzione di opportunità che vede le seconde nettamente avvantaggiate in ambito relazionale rispetto ai primi. Il termine (che significa “pillola rossa”) proviene dal film Matrix, il cui protagonista, prendendo appunto una pillola rossa, scopre la verità sul mondo che lo circonda.
Chi crede nella teoria RedPill viene definito redpilled, parola più o meno italianizzata —andando dall’adattamento minimale al calco completo— come redpillato, rossopillato o rossopillolato. Una parte degli aderenti all’ideologia RedPill non è incel (possono avere o aver avuto delle partner). I termini incel e redpilled non sono quindi sinonimi. Questa differenza viene particolarmente sottolineata da alcuni aderenti alla teoria RedPill che non si identificano come incel, e che considerano gli incel come una categoria «non ideologica».
Teoria RedPill e politica
Parte importante di questa subcultura è la critica verso la società moderna, con particolare avversione nei riguardi della liberazione sessuale, avvenuta intorno al 1968, la quale, secondo gli aderenti a questa ideologia, avrebbe avvantaggiato la totalità della popolazione femminile e una minoranza di quella maschile a discapito della maggior parte della popolazione maschile. Ciò sarebbe dovuto al fatto che le donne, essendo per biologia molto più selettive degli uomini e detenendo de facto il potere sessuale, deciderebbero di avere rapporti sessuali prevalentemente con gli uomini con il LMS più alto, scartando gli uomini con il LMS più basso. Questo fenomeno nelle comunità incel è noto come «ipergamia femminile».
Grafico di rappresentazione della distribuzione delle relazioni sessuali prima e dopo la liberazione sessuale secondo gli aderenti alla teoria RedPill
Prima della liberazione sessuale, invece, siccome la società era improntata sulla monogamia e un uomo poteva avere solamente una singola donna (e viceversa), la sessualità poteva dirsi «più equilibrata», sempre secondo gli aderenti a questa subcultura. Almeno considerando che le donne erano distribuite equamente tra la popolazione maschile (contrastando la presunta spinta biologica femminile nel concedersi solamente ai «maschi alfa»), per cui anche gli uomini con un basso LMS avevano possibilità di avere un partner.
Con il liberarsi della società, le donne hanno avuto progressivamente accesso, secondo la teoria RedPill, allo stesso ristretto gruppo di uomini con LMS elevato. Verrebbe quindi a crearsi uno specifico insieme di maschi eterosessuali — gli incel appunto, generalmente con LMS basso — che sono impossibilitati dall’avere una vita sessuale regolare.
I seguaci della teoria RedPill ritengono che l’espressione della propria sessualità e le possibilità di una vita sessuale ed affettiva siano fondamentali per il benessere psicofisico degli individui, rifacendosi alla piramide di Maslow che indica la sessualità come bisogno fisiologico, per sostenere che gli incel, essendo privati per il loro basso valore LMS di essa, costituiscano a tutti gli effetti una categoria oppressa, ostracizzata e non riconosciuta da parte della società.
Nelle loro pagine o forum online, talvolta vengono avanzate delle possibili «soluzioni»: ad esempio alcuni di loro affermano che per risolvere lo squilibrio causato dopo il Sessantotto sia necessario l’intervento statale con la legalizzazione della prostituzione e, in Italia, con l’abrogazione della legge Merlin; altri invece affermano che sia necessario il ritorno ad una società patriarcale in cui tutti gli uomini abbiano il diritto di avere una donna.
I seguaci della teoria RedPill sostengono inoltre che la causa principale dei bassi tassi di natalità dagli anni ’80 nei Paesi occidentali non sia da attribuirsi alla crisi economica (come sostenuto dai mass media), bensì al fatto che gli incel, non avendo più la possibilità di avere una donna, siano stati estromessi dalla catena riproduttiva. A sostegno di questa tesi, portano l’esempio di come nei Paesi più poveri del mondo, dove non si è sviluppato il femminismo, il tasso di natalità sia nettamente superiore rispetto ai Paesi occidentali.
Teoria RedPill e scienza
Gli aderenti all’ideologia RedPill si rifanno spesso a teorie e studi che hanno ottenuto credito presso la comunità scientifica. La maggiore selettività femminile ad esempio sarebbe spiegata dalla teoria dell’investimento parentale sviluppata da Trivers nel 1972, che riguarda l’approvvigionamento alimentare e la difesa della prole nei mammiferi, e sarebbe poi confermata da altri studi. Uno di questi, risalente al 2019, mostra come sull’app d’incontri Tinder gli uomini mettano il like alla maggior parte delle donne, mentre le donne mettano il like solo ad una stretta minoranza degli uomini. Il medesimo studio mostra come gli uomini con un livello di istruzione e di reddito più alto ottengano un maggior numero di like, mentre non trova alcuna prova che gli uomini abbiano un’avversione per una potenziale partner altamente istruita, ponendosi in contrasto con molti recenti studi influenti nel campo dell’economia.
Un altro studio riguardante l’app Tinder ha inoltre dimostrato che le donne di «bellezza media» ricevano un numero di like 15 volte maggiore rispetto agli uomini mediamente attrattivi.
In uno studio riguardo alla distribuzione dei partner sessuali negli Stati Uniti è emerso che nel 2013 gli uomini avevano complessivamente lo stesso numero di partner sessuali del 2002. Tuttavia, nel 2013, il top 20% degli uomini ha avuto un aumento del 25% dei partner sessuali rispetto al 2002. Il top 5% degli uomini ha avuto addirittura un aumento del 38% nel numero di partner sessuali. Tale studio ha perciò indicato che nonostante la quantità di sesso totale sia rimasta invariata tra il 2002 e il 2013, una parte del sesso è stata consolidata in sesso extra per il top 5-20% degli uomini. Di conseguenza tale studio ha dimostrato che c’è una minoranza di uomini che sta facendo più sesso che mai a discapito di altri uomini nel quale invece il numero di partner sessuali è diminuito.
Teoria RedPill e relazione con la psicologia
La teoria della RedPill e i suoi seguaci sono particolarmente critici altresì nei confronti della psicologia moderna – in particolar modo per ciò che riguarda la psicologia sociale che si prefigge di risolvere i problemi degli incel proponendone il miglioramento personale.
Gli incel che aderiscono all’ideologia redpill generalmente contestano una sovversione del rapporto causa-effetto nell’analisi psicanalitica dei loro problemi (ovvero la loro condizione di infelicità come conseguenza di fattori esterni e non modificabili volontariamente nel breve termine: solitamente status socioeconomico e bellezza fisica determinata dalla genetica), assumendo una visione fatalista, ritenendosi oppressi e pertanto vittime di una società sbilanciata.
Gli incel che aderiscono all’ideologia redpill solitamente ritengono che la psicanalisi contemporanea abbia funzione meramente palliativa, poiché gli squilibri nelle relazioni interpersonali nella società moderna sono tali che chi si ritiene incel, a causa del proprio basso valore LMS, qualora si rivolgesse a uno psicoterapeuta otterrebbe soltanto consigli su un cambiamento attitudinale, ossia —secondo la teoria RedPill— una regressione alla forma mentis detta BluePill, precedente alla presa di consapevolezza della Teoria LMS stessa, che secondo loro è dogmatica.
Teoria RedPill e omosessualità
Secondo gli aderenti alla teoria RedPill l’omosessualità è differenziata nettamente sulla base del genere: l’omosessualità maschile è vista come condizione innata, naturale diversificazione dell’orientamento sessuale; inoltre è considerata come un sistema parallelo, dove la minoranza di appartenenti comporta una richiesta di valore LMS minore e quindi una situazione di vantaggio indiretto per l’instaurazione di relazioni a breve termine.
La Teoria BlackPill
La BlackPill è una teoria che afferma che l’aspetto fisico è il fattore più importante per determinare il successo sessuale di un uomo, soprattutto nella società occidentale odierna. Anche la teoria BlackPill riconosce che il denaro e lo status sociale sono fattori in grado di attrarre le donne, però avrebbero un peso molto minore rispetto all’aspetto. La BlackPill afferma che l’attrazione è determinata da caratteristiche estetiche geneticamente predeterminate e che gli uomini esteticamente non attraenti non avranno mai una vita felice. Gli aderenti alla teoria BlackPill sostengono che gli unici beneficiari della liberazione sessuale siano stati i Chad (vedi sotto) e le donne, e auspicano soluzioni sociali anziché individuali al problema degli incel.
Chi crede nella teoria BlackPill viene definito blackpilled. Solamente una parte degli incel aderisce all’ideologia BlackPill, però tutti gli aderenti all’ideologia BlackPill sono incel.
Terminologia
Nella forum online degli incel vi sono parecchi termini che hanno dei significati particolari.
Di seguito si riportano alcuni tra i più ricorrenti:
Termine
Significato
Chad
È la rappresentazione stereotipica del cosiddetto maschio alfa, caratterizzato da un bel viso con caratteri proporzionati, fisico atletico e di grande successo con le donne.
Normie
È la rappresentazione stereotipica della persona comune. Il termine ha una connotazione dispregiativa in quanto si ritiene che una persona di aspetto medio non abbia capacità di capire che i suoi successi in campo sentimentale siano frutto di fortuna e non di capacità intrinseche.
Betabux
Termine dispregiativo, utilizzato per definire quegli uomini in genere con un aspetto sotto la media ma con un elevato status socio-economico e che otterrebbero relazioni con le donne soltanto provvedendo al sostentamento economico delle partner. Il termine è mutuato dall’espressione del gergo statunitense Alpha fucks, Beta bucks (letteralmente “L’alfa fotte, il beta paga”, il cui significato sarebbe “Gli alfa hanno rapporti sessuali senza difficoltà, i beta devono impiegare i loro soldi”).
Cuck
Termine con connotazione dispregiativa derivante dal diminutivo di cuckold. Il termine indica chi, secondo la teoria Redpill è troppo compiacente nei confronti del genere femminile, ad esempio per riuscire a ottenere una relazione e quindi è visto come poco virile e destinato a essere tradito.
Stacy
È la rappresentazione stereotipata della ragazza più avvenente della media e iperselettiva.
Becky
È la rappresentazione stereotipata della ragazza poco appariscente.
Volcel
Così viene definito in senso a volte dispregiativo colui che sceglie deliberatamente di non intrattenere relazioni sentimentali.
Mentalcel
Così viene definito chi si ritrova involontariamente celibe a causa di veri o presunti disturbi mentali.
Truecel
Così viene definito chi si ritrova involontariamente celibe unicamente a causa di un aspetto sotto la media e che possiede difetti estetici che non possono essere risolti in alcun modo se non con costosissimi ed invasivi interventi di chirurgia estetica e/o maxillo-facciale.
Fakecel
Così viene definito chi si spaccia per incel all’interno delle comunità online senza esserlo veramente; il termine ha connotazione dispregiativa.
Gymcel
Così viene definito colui che nonostante possieda un fisico muscoloso è involontariamente celibe a causa del suo viso non attraente.
Bluepilled
Semitradotto come «bluepillato» o «blupillato» in italiano, sta a indicare chiunque non aderisca all’ideologia della teoria LMS.
Looksmaxing
Tale termine (traducibile grossomodo come “ottimizzazione dell’aspetto”) indica un insieme di pratiche eterogenee che hanno lo scopo di aumentare la propria bellezza fisica che, secondo la teoria LMS, è uno dei più importanti fattori per attrarre il sesso opposto. Infatti, secondo la suddetta teoria, alcune prerogative per essere un uomo esteticamente attraente sono la mandibola e la mascella prominenti, una capigliatura folta, le giuste proporzioni del contorno del viso, uno sguardo mascolino (caratterizzato da occhi lunghi e stretti, con inclinazione dei canthus, punta angolare delle due palpebre, neutra o positiva) e l’alta statura. Le pratiche trattate dal looksmaxing cominciano dalla semplice cura del corpo, dei capelli e proseguono con l’allenamento in palestra per diventare più muscolosi. Infine il looksmaxing riguarda una serie di chirurgie estetiche o maxillo-facciali per diventare più attraenti; tra le più citate vi è la cantoplastica, le protesi agli zigomi o agli angoli mandibolari, la rinoplastica, la mentoplastica e le osteotomie per far avanzare frontalmente le mascelle.
Controversie
Discorsi di incitamento all’odio
La comunità incel di Reddit che era presente nel subreddit «/r/incels» venne chiusa dal sito stesso il 7 novembre 2017, per aver violato le politiche sui discorsi di incitamento all’odio. All’epoca della chiusura, la comunità contava circa 42.000 membri.
In seguito le comunità incel statunitensi si spostarono su piattaforme con policy per i post più permissive, come 4chan.
Uno studio condotto da diversi ricercatori, tra cui alcuni dell’Università di Psicolinguistica e Linguistica Computazionale di Anversa, analizzando i contenuti del forum «incels.is» ha riscontrato come questi siti possano dar luogo a fenomeni di camera d’eco, cosicché, se una persona sta vivendo un moderato momento di disagio, frequentando tali siti Internet potrebbe peggiorare la propria condizione psichica. Il software automatico adoperato dai ricercatori ha dimostrato come nel suddetto forum ricorrano determinati termini assimilabili ai discorsi d’odio, individuabili in maniera automatizzata nel 95% dei casi.
Le discussioni nei forum degli incel sono spesso caratterizzate da antifemminismo, risentimento, misoginia, misantropia, autocommiserazione e disprezzo di sé, razzismo, visione del sesso come una cosa dovuta, e approvazione della violenza contro la società, da cui i partecipanti si sentono discriminati.
Disturbi di personalità associati
Da una serie di interviste condotte da due docenti dell’Università della Georgia è emerso che coloro che si autodefinivano incel avevano un’alta probabilità di sentirsi arrabbiati, frustrati e/o depressi, indipendentemente dalla vera o presunta incapacità di instaurare relazioni.
Terrorismo correlato al mondo incel
La cronaca mondiale riporta casi di incel che hanno compiuto attentati terroristici o atti violenti in tempi recenti:
23 maggio 2014: Elliot Rodger, un ragazzo di 22 anni, uccise 6 persone e ne ferì 14 a Isla Vista in California per poi suicidarsi. Prima di compiere l’attentato scrisse e pubblicò online un lungo manifesto in cui raccontò tutta la sua vita in ogni dettaglio e in cui espresse la sua rabbia e depressione per non aver mai dato ancora il suo primo bacio, essere vergine ed essere sempre stato rifiutato dalle donne.
1º ottobre 2015: Chris Harper-Mercer, un ragazzo di 26 anni, uccise 9 persone e ne ferì 8 in una sparatoria nell’Umpqua Community College a Roseburg in Oregon per poi suicidarsi. Prima di farlo pubblicò online un breve manifesto in cui espresse la sua depressione per essere vergine e non aver mai avuto una ragazza ed elogiò alcuni mass shooters (sono coloro che sparano alla folla) statunitensi e in particolar modo Elliot Rodger.
23 aprile 2018: Alek Minassian, un cittadino canadese di origini armene di 25 anni, si lanciò con un furgone contro la folla della città di Toronto uccidendo 11 persone (inclusa una deceduta nel 2021) e ferendone altre 15 per poi essere arrestato. Pochi minuti prima di compiere il gesto scrisse un post sul suo profilo di Facebook in cui inneggiava alla ribellione degli incel ed elogiava Elliot Rodger.
22 luglio 2018: Faisal Hussain, un uomo di 29 anni, uccise 2 persone e ne ferì altre 13 in una sparatoria a Toronto per poi suicidarsi. I parenti di Hussain hanno riferito di aver avuto una discussione con lui poche ore prima della strage e gli avevano detto di trovarsi una moglie. Tale conversazione, secondo i suoi parenti, sconvolse Hussain. Successivamente la polizia dichiarò che Hussain fece delle ricerche su Alek Minassian e che nel suo cellulare è stata trovata una copia del manifesto di Elliot Rodger.
2 novembre 2018: Scott Beierle, un uomo statunitense di 40 anni, uccise 2 persone e ne ferì altre 4 in una sparatoria in uno studio yoga di Tallahassee in Florida per poi suicidarsi. In precedenza, aveva pubblicato diversi video online in cui esprimeva la sua rabbia per non avere una donna e per i rifiuti che sosteneva di ricevere da loro.
24 febbraio 2020: Un ragazzo di 17 anni colpisce mortalmente con un machete una donna e ferisce altre 2 persone in un centro massaggi a Toronto per poi essere arrestato. Nel momento dell’attentato aveva con sé un biglietto con scritto «lunga vita alla ribellione incel» e in seguito disse agli agenti di essere stato ispirato da Alek Minassian. L’identità del ragazzo non viene rivelata in quanto minorenne e la polizia classificherà il caso come terrorismo correlato al movimento incel.
20 maggio 2020: Armando Hernandez Jr, un ragazzo di 20 anni, ferisce 3 persone in una sparatoria a Glendale in Arizona per poi essere arrestato. Nei giorni seguenti dirà agli agenti di essere un incel che ha agito per vendetta per essere rifiutato dalle donne, di essere stato ispirato da Elliot Rodger e che il suo obiettivo erano le coppie di fidanzati. Durante l’interrogatorio si lamentò inoltre di non fare nessun match (incontro) su Tinder.
21 settembre 2020: Antonio De Marco, un ragazzo italiano di 21 anni, uccide una coppia di fidanzati a Lecce con decine di coltellate per poi essere arrestato pochi giorni dopo. Egli dichiarerà agli agenti di aver ucciso i due «perché erano troppo felici» e che lui invece non aveva mai avuto una ragazza, i suoi unici rapporti sessuali fossero con prostitute e che i continui rifiuti subiti da parte di più ragazze sia stata la causa della sua rabbia. Nel suo diario è stato trovato scritto che provava ormai un’incontrollabile sensazione di solitudine e di assenza di amore e di avere una rabbia crescente contro gli uomini sessualmente di successo e le donne.
12 agosto 2021: Jake Davison, un ragazzo di 22 anni, uccide 5 persone e ne ferisce altre 2 in una sparatoria a Plymouth in Inghilterra per poi suicidarsi. Nei suoi video caricati su YouTube lamentava di essere «brutto e vergine», di «aver perso l’amore adolescenziale» e dichiarava che stava «consumando un’overdose di blackpill».
Se sei veramente intelligente (molto intelligente/intellettuale o più), il 49,5% delle persone ti scambia per stupido o pazzo e il 49,5% cerca di farti del male per pura gelosia, rivalità e insicurezza. Per incontrare l’ 1% che ti capisce davvero e ti apprezza per quello che sei potrebbe volerci molto tempo.
Devi costantemente comportarti come un ignorante per apparire normale di fronte a quel 99%. Underplaying / nascondersi diventa il tuo scudo di protezione.
Se fai qualcosa di buono loro (i tuoi colleghi) ottengono il merito; se fanno qualcosa di male ti prendi la colpa.
Le persone fanno qualcosa di microscopicamente buono e tu lo apprezzi generosamente mentre tu fai qualcosa di enormemente buono e loro non lo vedono nemmeno. Alzare le spalle e dimenticare diventa la tua abitudine.
Gli amici sono difficili da trovare. Sei troppo strano per le persone; e loro sono troppo strane per te.
Tendi a sentirti solo in mezzo alla folla. La gente pensa che tu sia senza amici e ti compatisce per la tua presunta solitudine. Quando sei insieme ad “amici” ti senti solo e soffocato.
In compagnia, o devi tenere la bocca chiusa o semplicemente parlare del tempo. La tua fame intellettuale è difficile da saziare.
Sei più stressato dalla stupidità e dall’ignoranza delle persone intorno a te che dai problemi e dalle difficoltà. Esprimere la propria opinione è quasi sempre visto come ribellione, irritazione, indisciplina o mancanza di rispetto.
La gente presume che tu sia stupido a pensare di essere intelligente quando non hai mai pensato di essere intelligente. Poi ci sono cose piccolissime in cui non sei bravo e ti inondano di sarcasmo: ‘Oh, non puoi nemmeno fare questo!’ Chi diavolo dovrebbe spiegare loro che le persone intelligenti non sono necessariamente intelligenti in tutto, specialmente in quelle piccole?
È probabile che tu non possa utilizzare tutte le tue scintillanti cellule grigie in una brillante carriera superficiale che secondo la tua percezione più acuta potrebbe essere solo una sporca corsa di topi.
N.d.R.: L’espressione/premessa che, prima di una domanda, molto spesso, si sente rivolgere una persona intelligente/acculturata, è questa:
“Tu che sai tutto”.
Lungi dall’essere un complimento o un riconoscimento, è, di solito, una sarcastica manifestazione di invidia o, quasi, di disprezzo.
ancora da QUORA
Qualcos’altro da aggiungere sulle persone intelligenti
Rimanere alzati fino a tardi è un segno di elevata intelligenza, in quanto si registra una maggiore attività cerebrale durante la notte (ma questo non fa bene alla salute).
Essere divertenti e avere un elevato senso dell’umorismo è un segno di elevata intelligenza.
Più della metà della popolazione mondiale ha un’intelligenza media.
Le persone intelligenti vogliono sempre saperne di più sul mondo.
Gli intellettuali vanno a letto tardi e si svegliano tardi.
Le persone altamente intelligenti tendono ad avere meno amici della media.
Parlare da soli è segno di grande intelligenza.
Le persone intelligenti si sottovalutano più di quelle ignoranti.
Le persone intelligenti hanno una mentalità più aperta.
È meno probabile che si attengano ai valori tradizionali.
I voti e l’età non determinano l’intelligenza.
Preoccuparsi troppo è associato a un’intelligenza elevata.
Le persone intelligenti sono propense a evitare i conflitti. Capiscono tutto, ma tendono a non dire nulla.
Di solito non mentono, ma quando lo fanno sono molto bravi a mentire.
Le persone molto intelligenti sono socialmente impacciate.
Le persone molto intelligenti sono più fedeli di altre.
Sono molto calme, quasi troppo, innaturalmente calme.
Sono moto perspicaci
Di solito sorridono o ridono compiaciuti di ciò di cui una persona media si innamora
Sembrano depressi per la maggior parte del tempo, ma solo in apparenza
Sono eccellenti nel sottolineare i difetti di una cosa o persona
Si annoiano facilmente
Amano leggere, Non necessariamente libri, però
Capiscono facilmente e velocemente
Hanno ottime capacità di “problem solving” (risolvere un problema)
Possiedono un’abilità di deduzione superiore alla media
Si godono la solitudine
N.d.R.: Sia ben chiaro che tutto quanto sopra esposto è un COPIA-INCOLLA da altre fonti indicate. “Relata réfero” (riferisco cose riportate). Qualcuno potrebbe dire che il Redattore sta tentando di accreditare un autoritratto come opera sua. Quantomeno per onestà intellettuale, non lo ammetterà mai, neanche sotto tortura.