Numero3138.

 

M I G L I O R A R S I

 

 

“I bambini che vogliono diventare uomini buoni e generosi o donne buone e nobili, dovrebbero cercare di conoscere bene tutta la gente che incontrano. Così scopriranno che tutti hanno qualcosa di buono, e quando vedono in un’altra persona qualche follia, qualche meschinità, qualche vigliaccheria, qualche difetto o debolezza, dovrebbero esaminare attentamente se stessi. Allora vedranno che, forse, anche loro hanno in se stessi qualche difetto simile – forse non altrettanto evidente – e devono cercare di vincerlo.”

Bram Stoker e la possibilità di automigliorarsi

 

Stoker suggerisce che per diventare adulti “buoni e generosi” sia necessario non solo entrare in contatto con molte persone, ma anche imparare da ciascuna di esse. L’autore ci ricorda che nessuno è esente da difetti e debolezze: queste imperfezioni sono ciò che ci accomuna. Vedere una debolezza negli altri diventa, allora, un’opportunità di riflessione personale. Quando ci troviamo di fronte a qualità come la meschinità o la vigliaccheria, dobbiamo ricordarci che siamo tutti potenzialmente inclini a manifestarle.

 

Stoker, con grande sensibilità, esorta a non giudicare superficialmente, ma a fare dell’osservazione un esercizio di auto-miglioramento. Egli propone una forma di umiltà in cui riconoscere che i difetti non ci rendono “peggiori,” ma semplicemente più umani. Secondo Stoker, il vero cammino di crescita si basa su un continuo sforzo di comprensione degli altri e su un’analisi personale delle proprie mancanze, così da trasformare ogni incontro in una lezione che ci avvicini alla nostra versione migliore.

L’idea di Stoker evidenzia una visione matura e profonda del cammino morale: la bontà non nasce solo da una condotta impeccabile, ma dalla capacità di guardare con gentilezza sia agli errori altrui che ai propri. Questo approccio sottolinea un ideale di bontà privo di presunzione, basato sull’accettazione di sé e degli altri come persone imperfette. Riconoscendo i nostri difetti, possiamo meglio accogliere quelli degli altri, senza condannare né emettere giudizi affrettati.

 

La sfida dell’introspezione

 

L’invito di Bram Stoker a una costante introspezione è anche una sfida. Scoprire in noi stessi qualità che talvolta critichiamo negli altri può essere scomodo, persino doloroso. Eppure, è proprio in questa vulnerabilità che risiede la possibilità di crescita. È come se Stoker ci spingesse a lavorare continuamente su noi stessi, non per raggiungere la perfezione, ma per diventare persone più consapevoli e comprensive.

Bram Stoker invita alla generosità d’animo e all’empatia, elementi che, se praticati, rendono i rapporti più autentici. L’autore sembra proporre una “terapia” sociale, un modo per coltivare il miglioramento di sé attraverso l’apertura agli altri. Essere consapevoli dei nostri difetti ci rende più tolleranti e pazienti. In un mondo spesso frenetico e competitivo, la frase di Stoker è un invito a rallentare, a osservare con rispetto, a vivere con umanità.

 

La citazione di Stoker è un insegnamento che invita a guardare con rispetto agli altri e a noi stessi. Il nostro viaggio per diventare “buoni e generosi” non è una semplice strada dritta verso la perfezione, ma un continuo adattamento, una crescita attraverso il riconoscimento delle debolezze comuni. La bontà, per Stoker, è una conquista silenziosa, costruita sulla riflessione e sull’empatia, con la consapevolezza che ogni persona che incontriamo è uno specchio delle nostre stesse imperfezioni.

Inoltre l’automiglioramento è l’unica via per comprendere sé stessi e di conseguenza il mondo che ci circonda, che altro non è che una delle molteplici sfaccettature insite già nella nostra vita.

Numero3112.

 

da  QUORA

 

Scrive Zipho Tefu, corrispondente di QUORA

 

Quali sono alcune abitudini che sono facili da assumere?

 

  1. Non sederti ad un tavolo dove potresti essere oggetto di discussione una volta che te ne sei andato. Se le persone attorno a te fanno gossip su altri, c’è la possibilità che tu non faccia eccezione. Anche se sono amici o famigliari
  2. Sbarazzati della mentalità da vittima. Quando sei chiuso in una camera circondata dai tuoi nemici dovresti dire a te stesso “ Non sono bloccato qui con voi, ma siete voi ad essere bloccati qui con me”. Questo è il tipo di mentalità che dovresti avere se vuoi avere successo.
  3. Smetti di essere un “people-pleaser“(persona che accontenta gli altri). Non sentirti in colpa per decisioni che potrebbero deludere gli altri. Non sei responsabile della loro felicità, sei responsabile della tua.
  4. Chiama i tuoi genitori almeno una volta al giorno. Preoccupati delle persone che ami/ vuoi bene e ricordagli che tieni a loro perché non sai mai quando potresti perderli.
  5. Non sei un albero. Se non sei felice della tua situazione attuale, muoviti da essa. La crescita è dolorosa, ma nulla è più doloroso di rimanere bloccati in una situazione alla quale non appartieni.

Numero3079.

 

D I V E N T A R E    M I G L I O R I

 

Non c’è proprio nulla,

al di fuori di te stesso,

che possa mai permetterti

di diventare migliore.

Tutto è dentro di te.

Migliorati da solo,

col tuo costante impegno,

con i tuoi sacrifici continui.

Non cercare nulla

al di fuori di te stesso.

 

Miyamoto Musashi     (Il libro dei Cinque Anelli)

Numero2956.

 

B I L A N C I O    D I    V I T A

 

Ormai ho trovato la mia strada

per il mio esodo da questo mondo.

Ora so che, qualunque cosa accada,

questa mia vita non è stata, in fondo,

 

così inutile. Ma non me ne vanto:

forse poteva anche essere migliore,

e se non sono stato proprio un santo,

non sono stato neanche un peccatore.

 

E non è andata male, dopotutto:

non ho grandi successi che festeggio,

ma ho più costruito che distrutto,

 

è più una vittoria che un pareggio.

Invecchiare ora so che è proprio brutto,

però l’alternativa è molto peggio.

Numero2617.

 

da  QUORA

 

 

1. Le persone che sanno far ridere gli altri sono naturalmente attraenti per loro.

2. Se vi accorgete che qualcuno vi guarda, ricambiate lo sguardo con un lieve sorriso. Questo è un modo per rompere il ghiaccio.

3. Le persone dello stesso sesso tendono a trattare i loro compagni attraenti in modo piuttosto severo.

4. Prima di essere in grado di amare qualcuno pienamente, dovreste anche amare voi stessi. Trattate voi stessi come una persona che amate.

5. Le persone che si vestono bene tendono ad attirare le persone verso di loro.

6. Le persone sono attratte a prima vista dalla vostra bellezza, ma è il vostro carattere che mostrerà se vi ameranno.

7. L’onestà è una grande virtù. Attirerà molte persone buone e molte opportunità verso di voi.

Numero2548.

 

Video meliora proboque,

sed deteriora sequor.

 

Ovidio   Le Metamorfosi

 

Vedo le cose migliori

e le approvo,

ma seguo quelle peggiori.

 

Sono parole di Medea che,

per amore di Giasone,

viene meno ai propri doveri

verso il padre e la patria.

 

Si ripetono, talvolta, per denunciare

il profondo dissidio tra i consigli

della ragione e il concreto agire.

Numero2501.

 

COSA NON DOVREI FARE PER DIVENTARE PIÙ INTELLIGENTE?

 

Non mangiare molto zucchero. Degli studi hanno dimostrato che mangiare molto zucchero rallenta i tuoi processi cognitivi e invecchia le tue cellule, quindi, dovresti evitarlo il più possibile per raggiungere il tuo obiettivo.

 

Non ti stressare. Lo stress ti rende più “stupido” e aumenta le possibilità di morte prematura. Quindi, stressati il meno possibile, scrivi su un pezzo di carta i pensieri “stressanti” e, poi, accartoccia quel foglio e buttalo: questo ti farà sentire meglio.

 

Non guardare TV spazzatura. Se guardi programmi “stupidi” anche il tuo cervello diventerà più pigro e ne verrà influenzato. Se vuoi diventare più intelligente, guardati programmi TV con un minimo di senso.

 

Non essere di mentalità chiusa. Devi credere di poter migliorare e crescere. Le persone di successo mantengono sempre una mentalità aperta. Quindi ti serve anche una buona dose di ottimismo per poter migliorare.