L’uomo intelligente
risolve i problemi,
quello saggio
li evita,
l’uomo stupido
li crea.
E se il mondo
è pieno di problemi,
un motivo
deve pur esserci.
Albert Einstein.
Cosa ci insegna la vita… testamento spirituale di un libero pensatore
L’uomo intelligente
risolve i problemi,
quello saggio
li evita,
l’uomo stupido
li crea.
E se il mondo
è pieno di problemi,
un motivo
deve pur esserci.
Albert Einstein.
Il pomeriggio sa cose
che il mattino
non conosce.
Proverbio Svedese.
P U N T O D I V I S T A
Per essere vicini alle cose,
a volte bisogna guardarle
da molto lontano.
Amare ciò che è nobile, ciò che è bello, ciò che è umano, permettere a momenti di intuizione di recare saggezza nel momento dell’azione. Concepire con la mente la società che si dovrà creare: una società nella quale gli individui cresceranno liberi e l’odio, l’avidità, l’invidia si estingueranno perché non vi sarà più nulla che possa nutrirli. Queste cose io credo e il mondo, con tutti i suoi orrori, non ha scosso la mia fede.
Bertrand Russel
Siddhartha Gautama BUDDHA (566 avanti Cristo – 488 avanti Cristo) monaco, filosofo, mistico e asceta indiano così diceva, due millenni e mezzo fa:
Non credere in qualcosa semplicemente perché l’hai sentito. Non credere in qualsiasi cosa semplicemente perché se ne parla da parte di molti. Non credere in qualsiasi cosa semplicemente perché si trova scritto nei tuoi libri religiosi. Non credere in qualsiasi cosa soltanto per l’autorità dei tuoi insegnanti e degli anziani. Non credere nelle tradizioni perché sono state tramandate per molte generazioni.
Ma, dopo l’osservazione e l’analisi, quando scopri che qualcosa è d’accordo con la ragione e favorisce il bene a beneficio di tutti, allora accettala e vivi su di essa.
BUDDHA.
N.d.R. : In tutti questi anni, non abbiamo ancora imparato né capito niente!
Per essere sereni è necessario
vivere l’ultimo giorno
come fosse il primo,
ed il primo come fosse l’ultimo.
R I F L E S S I O N I
L’altro giorno, una ragazza giovane mi ha chiesto:
“Cosa provi nell’essere vecchia?”
Mi ha sorpreso molto la domanda,
dato che non mi sono mai ritenuta vecchia.
La ragazza, vista la mia reazione,
immediatamente si è dispiaciuta, però
le ho spiegato che era una domanda interessante.
E poi ho riflettuto, ho pensato
che invecchiare è un regalo.
A volte mi sorprende la persona che vedo
nel mio specchio. Ma non mi preoccupo
di lei da molto tempo.
Io non cambierei nulla di quello che ho
per qualche ruga in meno e un ventre piatto.
Non mi rimprovero più perché
non mi piace riassettare il letto,
o perché non mangio alcune “cose”.
Mi sento finalmente nel mio diritto
di essere disordinata, stravagante
e trascorrere le mie ore contemplando i fiori.
Ho visto alcuni cari amici andarsene
da questo mondo, prima di aver goduto
della libertà che viene con l’invecchiare.
A chi interessa se scelgo di leggere
o giocare sul computer fino alle quattro
del mattino e poi dormire fino a chissà che ora?
A chi interessa se ballo da sola ascoltando
la musica anni 60? E se dopo voglio
piangere per un amore perduto?
E se cammino sulla spiaggia in costume da bagno,
portando a spasso il mio corpo paffuto
e mi tuffo fra le onde lasciandomi cullare,
nonostante gli sguardi di quelle
che indossano ancora il bikini:
saranno vecchie anche loro se avranno fortuna.
È vero che negli anni il mio cuore ha sofferto
per la perdita di una persona cara, ma
è la sofferenza che ci dà forza e ci fa crescere.
Un cuore che non si è rotto è sterile e non
saprà mai della felicità di essere imperfetto.
Sono orgogliosa di aver vissuto abbastanza
per far ingrigire i miei capelli e per conservare
il sorriso della mia giovinezza, di quando ancora
non c’erano solchi profondi sul mio viso.
Quindi, per rispondere alla domanda con sincerità,
posso dire che mi piace essere vecchia,
perché la vecchiaia mi rende più saggia, più libera!
So che non vivrò per sempre, ma mentre sono qui,
voglio vivere secondo le mie leggi, quelle del mio cuore.
Non voglio lamentarmi per ciò che non è stato,
né preoccuparmi di quello che sarà.
Nel tempo che rimane, semplicemente amerò
la vita come ho fatto fino ad oggi,
il resto lo lascio a Dio.
8 P I E C E S O F W I S D O M T H A T C A N C H A N G E Y O U R L I F E.
1 – Words are powerfull, use them wisely.
2 – People come and go, but the right ones stay.
3 – You are doing enough, even if it doesn’t feel like it.
4 – Failure is when you don’t try.
5 – Random acts of kindness make everyone feel better.
6 – Live for to day, not for tomorrow.
7 – Never look back, there is nothing there for you.
8 – Overthinking kills happiness.
8 P E Z Z I D I S A G G E Z Z A C H E P O S S O N O C A M B I A R E L A T U A V I T A.
1 – Le parole sono potenti, usale con saggezza.
2 – Le persone vanno e vengono, ma quelle giuste rimangono.
3 – Stai facendo abbastanza, anche se non ti sembra.
4 – Il fallimento è quando non ci provi.
5 – Gli atti casuali di gentilezza fanno sentire tutti meglio.
6 – Vivi per oggi, non per domani.
7 – Non guardare mai indietro, lì non c’è niente per te.
8 – Il pensiero eccessivo uccide la felicità.
S H A K E S P E A R E S A I D ….
I always feel happy.. You know why?
Because I don’t expect anything from anyone.
Expectations always hurt. Life is short.
So love your life. Be happy. And keep smiling.
Just live for yourself and….
before you speak, listen.
Before you write, think.
Before you spend, earn.
Before you pray, forgive.
Before you hurt, feel.
Before you hate, love.
Before you quit, try.
Before you die, live.
S H A K E S P E A R E H A D E T T O…..
Mi sento sempre felice. Tu sai perché?
Perché non mi aspetto niente da nessuno.
Le aspettative fanno sempre male. La vita è breve.
Quindi, ama la tua vita. Sii felice. E continua a sorridere.
Vivi solo per te stesso e….
prima di parlare, ascolta.
Prima di scrivere, pensa.
Prima di spendere, guadagna.
Prima di pregare, perdona.
Prima di soffrire, senti.
Prima di odiare, ama.
Prima di mollare, prova.
Prima di morire, vivi.
Segnalata da Alexis
Quello che mi ha sempre
sorpreso di più negli
uomini dell’Occidente,
è che perdono la salute
per fare i soldi
e poi perdono i soldi
per recuperare la salute.
Pensano tanto al futuro
che dimenticano di vivere
il presente, in maniera tale
che non riescono a vivere
né il presente né il futuro.
Vivono come se
non dovessero morire mai
e muoiono come se
non avessero mai vissuto.
Dalai Lama.
Segnalata da mio nipote Stefano
D E T T O I N D I A N O
Una sera un anziano capo Cherokee
raccontò al nipote la battaglia
che avviene dentro di noi.
Gli disse: “Figlio mio, la battaglia è
fra due lupi che vivono dentro di noi.
Uno è infelicità, paura, preoccupazione,
gelosia, dispiacere, autocommiserazione,
rancore, senso d’inferiorità.
L’altro è felicità, amore, speranza,
serenità, gentilezza, generosità,
verità, compassione”.
…. Il piccolo ci pensò su un minuto,
poi chiese: “Quale lupo vince?”
L’anziano Cherokee rispose semplicemente:
“Quello a cui dai da mangiare”.
La saggezza non sta
nel distruggere idoli,
sta nel non crearne mai.
Umberto Eco.
Quale saggezza puoi trovare
che sia più grande
della gentilezza?
Ricevo da un’amica
“Se ne vanno.
Mesti, silenziosi,
come, magari
è stata umile
e silenziosa
la loro vita,
fatta di lavoro,
di sacrifici, tanti.
Se ne va una
generazione, quella
che ha visto la guerra,
ne ha sentito l’odore
e le privazioni,
tra la fuga in un
rifugio antiaereo
e la bramosa ricerca
di qualcosa per sfamarsi.
Se ne vanno mani
indurite dai calli,
visi segnati da
rughe profonde,
memorie di giornate
passate sotto
il sole cocente o
nel freddo pungente.
Mani che hanno
spostato macerie,
impastato cemento,
piegato ferro, in
canottiera e cappello
di carta di giornale.
Se ne vanno
quelli della Lambretta,
della Fiat 500 o 600,
dei primi frigoriferi,
della televisione
in bianco e nero.
Ci lasciano, avvolti
in un lenzuolo, come
Cristo nel sudario,
quelli del boom economico
che, con il sudore,
hanno ricostruito
questa nostra nazione,
regalandoci quel benessere
di cui abbiamo
impunemente approfittato.
Se ne va l’esperienza,
la comprensione,
la pazienza,
la resilienza,
il rispetto, pregi
oramai dimenticati.
Se ne vanno
senza una carezza,
senza che nessuno
gli stringesse la mano,
senza neanche
un ultimo bacio.
Se ne vanno i nonni,
memoria storica
del nostro Paese,
patrimonio della
intera umanità.
L’Italia intera deve
dirvi GRAZIE e
accompagnarvi in
quest’ultimo viaggio
con 60 milioni
di carezze…❤?”
RICEVUTO da Dott.Begher, pneumologo ospedale S.Maurizio.
RIFLESSIONI
Qualcuno, sul WEB, ha scritto alcuni disarmanti pensieri.
Da meditare e condividere.
Ci siamo addormentati in un mondo, e ci siamo svegliati in un altro.
Improvvisamente Disney è fuori dalla magia,
Parigi non è più romantica,
New York non si alza più in piedi,
la Muraglia Cinese non è più una fortezza,
e la Mecca è vuota.
Abbracci & baci diventano improvvisamente armi, e non visitare genitori e amici diventa un atto d’amore.
Improvvisamente ti rendi conto che il potere, la bellezza e il denaro non hanno valore e non riescono a prenderti l’ossigeno per cui stai combattendo.
Il mondo continua la sua vita ed è bellissimo.
Mette solo gli esseri umani in gabbie.
Penso che ci stia inviando un messaggio:
“Non sei necessario. L’aria, la terra
l’acqua e il cielo senza di te stanno bene.
Quando tornate, ricordate che siete miei ospiti.
Non i miei padroni”.