È meglio fallire nell’originalità,
che riuscire nell’imitazione.
Herman Melville.
Cosa ci insegna la vita… testamento spirituale di un libero pensatore
È meglio fallire nell’originalità,
che riuscire nell’imitazione.
Herman Melville.
I bambini vengono educati
da quello che gli adulti sono
e non dai loro discorsi.
Carl Gustav Jung.
L’analfabetismo del XXI° Secolo
è l’incapacità di disimparare,
per tornare ad imparare.
Alvin Toffler Filosofo Americano.
N.d.R. : Aggiungo un mio breve commento. In questi ultimi decenni, in tutti i campi dello scibile umano, nei comportamenti abituali della vita civile, nella scienza e nella tecnica si sono presentate delle nuove conoscenze ed implementazioni che hanno sconvolto, e a volte capovolto, tante certezze ed abitudini consolidate da secoli e millenni. Ad esse ci siamo assuefatti e su di esse ci siamo adagiati acriticamente: le abbiamo fatte diventare delle verità incontestabili. Oggi non è più così. Molte cosiddette “verità” non si sono più dimostrate tali, alla luce di nuove conoscenze, molte consuetudini si sono rivelate addirittura deleterie, distopiche, anacronistiche. Non perdiamo la facoltà critica di cancellare il vecchio, quando è sbagliato, o anche solo inutile e superato, senza buttarsi, però, a capofitto nel nuovo, purché provato e pragmaticamente accessibile. Accogliamo il nuovo cum granu salis ( con circospezione), ma accogliamolo. E buttiamo nella spazzatura il vecchio che, all’evidenza, è solo ingombro, ostacolo, putrefazione. Però, non buttiamo mai le cose vecchie dell’arte o dell’artigianato: come cimeli di storia valgono ancora e sempre, come fruizione estetica sono universali ed eterne.
Relata refero (Riferisco cose riferite):
I O V I A C C U S O
Barbara d’Urso, Maria De Filippi, Alfonso Signorini, Alessia Marcuzzi e tutta la schiera della vostra bolgia infernale …. io vi accuso.
Vi accuso di essere fra i principali responsabili del decadimento culturale del nostro Paese, del suo imbarbarimento sociale, della sua corruzione e corrosione morale, della destabilizzazione mentale delle nuove generazioni, dell’impoverimento etico dei nostri giovani, della distorsione educativa dei nostri ragazzi.
Voi, con la vostra televisione trash (immondizia), i vostri programmi spazzatura, i vostri pseudo spettacoli artefatti, falsi, ingannevoli, meschini, avete contribuito, in prima persona e senza scrupoli, al Decadentismo del terzo millennio che, stavolta, purtroppo, non porta con sé alcun valore ma solo il nulla cosmico.
Siete complici e consapevoli promotori di quel perverso processo mediatico che ha inculcato la convinzione di una realizzazione di se stessi basata esclusivamente sull’apparenza, sull’ostentazione della fama, del successo e della bellezza, sulla costante ricerca dell’applauso, sull’approvazione del pubblico, sulla costruzione di ciò che gli altri vogliono e non di ciò che siamo.
Avete sdoganato la maleducazione, l’ignoranza, la povertà morale e culturale come modelli di relazione e riconoscimento sociale, perché i vostri programmi abbondano, con il vostro consenso, di cafoni, ignoranti e maleducati. Avete regalato fama e trasformato in modelli da imitare personaggi che non hanno valori, non hanno cultura, non hanno alcuno spessore morale.
Rappresentate l’umiliazione dei laureati, la mortificazione di chi studia, di chi investe tempo e risorse nella cultura, di chi, frustrato, abbandona infine l’Italia perché la ribalta e l’attenzione sono per i teatranti dei vostri programmi.
Parlo da insegnante,
che vede i propri alunni emulare esasperatamente gli atteggiamenti di boria, di falsità, di apparenza, di provocazione, di ostentazione, di maleducazione che diffondono i personaggi della vostra televisione;
che vede replicare nelle proprie aule le stesse tristi e squallide dinamiche da reality, nella convinzione che sia questo e solo questo il modo di relazionarsi con i propri coetanei e di guadagnarsi la loro accettazione e la loro stima;
che vede lo smarrimento, la paura, l’isolamento negli occhi di quei ragazzi che, invece, non si adeguano, non cedono alla seduzione di questo orribile mondo, ma per questo vengono ripagati con l’emarginazione e la derisione.
Ho visto, nei miei anni d’insegnamento, prima con perplessità, poi con preoccupazione, ora con terrore, centinaia di alunni comportarsi come replicanti degli imbarazzanti personaggi che popolano le vostre trasmissioni, per cercare di essere come loro. e provo orrore per il compiacimento che trasudano le vostre conduzioni al cospetto di certi personaggi.
Io vi accuso, dunque, perché di tutto ciò siete responsabili in prima persona.
Spero nella vostra fine professionale e nella vostra estinzione mediatica, perché solo queste potranno essere le giuste pene per gli irreparabili danni causati al Paese.
Prof. Marco Galice.
Appunti da un serial televisivo di SKY: DIAVOLI.
…. stai diventando
tutto ciò
che disprezzavi ….
…. il forte non può
più farsi carico
del debole ….
…. le persone sono stufe
di farsi dire
dagli esperti
cosa pensare ….
13 COSE CHE LE PERSONE MENTALMENTE FORTI NON FANNO
DAL BEST SELLER INTERNAZIONALE DELLA PSICOTERAPEUTA AMY MORIN.
Non cercare di compiacere il mondo
Non rinunciare al tuo potere
Non preoccuparti del successo degli altri
Non perdere tempo a compatirti
Non avere paura del cambiamento
Non sentire che il mondo ti deve qualcosa
Non fare sempre lo stesso errore
Non rimanere bloccato nel passato
Non avere paura di rischiare
Non arrenderti dopo il primo fallimento
Non concentrarti su quello che non puoi controllare
Non aspettarti risultati immediati
Non evitare di stare da solo.
È un vero peccato
che impariamo le lezioni
della vita solo quando
non ci servono più.
Oscar Wilde.
Il lavoro è il rifugio
di coloro che non hanno
niente di meglio da fare.
Oscar Wilde.
La scarpa che sta bene
ad una persona sta
stretta ad un’altra:
non c’è una ricetta
di vita che vada
bene per tutti.
Carl Gustav Jung.
Le cose che amiamo
ci dicono chi siamo.
Tommaso d’Aquino.
Forse Dio vuole che tu conosca
molte persone sbagliate, prima
di conoscere la persona giusta,
in modo che, quando finalmente
la conoscerai, tu sappia esserle grato.
Gabriel Garcìa Màrques.
Sii educato con tutti,
socievole con molti,
intimo con pochi,
amico con uno soltanto,
nemico con nessuno.
Benjamin Franklin.
Sapere ciò che è giusto
e non farlo,
è la peggiore vigliaccheria.
Confucio.
Chi compra il superfluo,
vende il necessario.
Proverbio Giapponese.
A volte, non ottenere
ciò che si vuole,
è un colpo di
fortuna incredibile.
Dalai Lama.