“Altro”, “altrove”, “oltre”:
li puoi scoprire,
anche impolverati,
in tutte le pagine
della mia storia.
Cosa ci insegna la vita… testamento spirituale di un libero pensatore
“Altro”, “altrove”, “oltre”:
li puoi scoprire,
anche impolverati,
in tutte le pagine
della mia storia.
C O M P O R T A M E N T O
Il comportamento umano
scaturisce da tre fonti
principali: desiderio,
emozione, conoscenza.
Platone.
P R O V A C I !
Provaci!
Il dolore è temporaneo,
il rimpianto è per sempre.
Provaci!
Un semplice desiderio
non cambia niente,
una decisione, invece,
può cambiare tutto.
Provaci!
Cento decisioni sbagliate
fanno meno danni
di una decisione mai presa.
L’ A T T E S A
Il maggior ostacolo
del vivere quotidiano
è, soprattutto, l’attesa:
dipende dal domani
e spreca l’oggi.
Seneca.
da QUORA
Scrive Fil, corrispondente di QUORA
10 COSE CHE TUTTI DOVREBBERO ACCETTARE
Mi rendo conto che non sarà una lista piacevole e potrebbe essere un po’ difficile da accettare, ma queste sono le conclusioni a cui sono arrivato io:
da QUORA
Scrive Riccardo Cecco, corrispondente di QUORA.
10 verità scomode che nessuno vuole ammettere.
1. Tutti coloro che conosci moriranno. Poco importa quanto siamo giovani, in salute o protetti. Ogni giorno che passa, siamo un passo più vicini alla nostra morte. Perciò, assapora ogni istante e impara a trovare la bellezza anche nelle cose più semplici.
2. La vita è ingiusta. C’è chi nasce in condizioni più favorevoli, mentre altri si trovano a lottare fin dal primo respiro. C’è chi nasce bello e chi deve affrontare i pregiudizi legati al proprio aspetto. C’è chi è ricco e chi vive nella miseria. Le guerre non cesseranno mai di esistere e la pace universale non esisterà mai. Fai del tuo meglio per migliorare il mondo, ma non aspettarti di poterlo cambiare.
3. Non puoi controllare ogni cosa. Come disse Mike Tyson: “Tutti hanno un piano, finché non pigliano un pugno in bocca.”
4. Le emozioni non sono fatti oggettivi. Il modo in cui ti senti non riflette necessariamente una percezione accurata della realtà. Le emozioni sono risposte soggettive che possono essere influenzate da molteplici fattori, inclusi i tuoi pensieri, le tue esperienze passate e la tua salute psico-fisica attuale. Coltiva questa consapevolezza e impara a reagire alle situazioni con calma e lucidità.
5. Il cambiamento è inevitabile. Che ti piaccia o meno, tutto è destinato a cambiare: gli amici, le circostanze, il tuo corpo e l’ambiente che ti circonda. Impara ad accogliere il cambiamento e a voltare pagina quando la vita lo richiede. Restare aggrappati al passato non fa altro che generare sofferenza e impedire la tua crescita personale.
6. Il dolore farà sempre parte della tua vita. Ciò che conta è il modo in cui lo affronti. Se scegli di evitarlo, puoi soffrire di meno. Se lo affronti, cresci. Può essere un insegnante severo, ma prezioso.
7. Alcune volte, è troppo tardi. Troppo tardi per chiedere scusa. Troppo tardi per recuperare un amore perduto. Non dare per scontate le persone che ami. Ogni momento trascorso insieme potrebbe essere l’ultimo, e solo quando la vita ci pone di fronte a questa dura verità comprendiamo quanto sia preziosa ogni relazione e ogni istante con coloro che ci sono cari.
8. Fare del tuo meglio non garantisce che ce la farai. Potrebbe essere che il tuo meglio non era (ancora) abbastanza. Magari la fortuna non era dalla tua parte. Esiste un’infinità di variabili che sfuggono al nostro controllo, e questo è un aspetto fondamentale della vita che bisogna imparare ad accettare.
9. Nessuno può salvarti se non tu stesso. Nessun angelo custode, nessun amico, nessun terapeuta, nessun partner può fare il lavoro per te. Possiamo ricevere sostegno e amore dagli altri, ma alla fine, le decisioni che determinano il nostro cammino devono essere prese da noi stessi. Dobbiamo ascoltare il nostro intuito, la voce interiore che conosce la verità e la strada migliore per noi.
10. Abbiamo poco tempo perché lo usiamo male. Seneca disse che non è vero che abbiamo poco tempo, bensì che ne sprechiamo molto. E se ci concedessimo più momenti di pausa per rifocalizzarci sulle priorità della nostra vita? Cosa succederebbe se dedicassi maggiore attenzione alle attività che veramente contano per te, lasciando da parte le distrazioni e le occupazioni inutili?
da QUORA
Scrive Roberto Giuffrè, corrispondente di QUORA
Quali sono gli alimenti che ci fanno più male e che continuiamo a ingerire continuamente?
Gli alimenti più deleteri per la salute che si consumano in grande quantità, e la cui pericolosità è stata ribadita sia da OMS che diversi studi scientifici sono:
il largo uso di questi alimenti base è deleterio per l’organismo.
C’è anche un discorso a parte da fare sulla cottura dei cibi.
Tutti i tipi di cottura che superano i 110°C fanno sviluppare a molti cibi sostanze tossiche che infiammano l’organismo.
La frittura, la pentola a pressione, l’arrosto alla brace sono tra i più deleteri.
In particolare la brace sui grassi animali produce idrocarburi policiclici aromatici fortemente cancerogeni.
Le glicotossine si sviluppano nella frittura.
Queste sostanze le sviluppano tutti i cibi sia animali che vegetali con questi tipi di cottura, ma in maggior misura i cibi di origine animale.
Oggi sono disponibili buoni libri di scienze della nutrizione che fanno capo a tantissime ricerche scientifiche, e che possono completamente capovolgere l’idea che abbiamo oggi del cibo e di determinati cibi, che è stata inculcata dai media con una incessante propaganda pagata dalle industrie del settore alimentare.
S C E L T E D I V I T A
Fa che non ci sia
mai nessuno a dirti
come vivere la vita.
Se vuoi essere felice
non devi fare altro
che approvare te stesso.
Sei unico e meraviglioso.
Sii quello che vuoi essere,
finché ti rende felice.
Puoi vendere illusioni,
puoi comprare nuvole
e acchiappare i tuoi sogni.
Non inseguire gli altri,
perciò non credere
a quello che ti dicono,
ma fallo solo se a te
sembra che ti faccia felice.
Se non sei soddisfatto
di come stai vivendo,
prima di pretendere
di cambiare il mondo,
cambia i tuoi occhi, le tue idee.
Riconosci di avere imparato
abbastanza poco, o male.
Sii timone, mai àncora.
Sii mare, mai tempesta.
B I L A N C I O D I U N A V I T A
Il più grande rimorso che possiamo avere nella vita
non è per le cose sbagliate che abbiamo fatto,
ma per le centinaia di cose giuste
che abbiamo fatto per le persone sbagliate.
Io non voglio cancellare il mio passato,
perché, bene o male, mi ha reso quello che sono oggi.
Anzi, ringrazio chi mi ha fatto scoprire
l’amore e il dolore, chi mi ha amato e usato,
chi mi ha detto “ti voglio bene” credendoci,
e chi, invece, l’ha fatto solo per i suoi sporchi comodi.
Io ringrazio me stesso per aver trovato
la forza di rialzarmi e andare avanti, sempre.
Oscar Wilde.
N.d.R.: in questa lucida riflessione di una grande mente
ritrovo il compendio di tutta la mia vita.
E R E D I T A’
Tu te ne andrai a mani vuote.
Gli unici “valori” che ti appartengono
e che accompagneranno per sempre
il ricordo di te sono l’amore che
hai condiviso, la compassione che
hai mostrato, la tua umiltà,
la tua gratitudine, il tuo aiuto,
la tua empatia, la tua gentilezza.
Questa è l’eredità vera che lasci ai tuoi cari.
P E R S O N A L I T A’
da QUORA
Scrive Edoardo Della Valle, corrispondente di QUORA
PERSONALITA’ DELLE PERSONE
Scrive Ghassan Albhotori, un corrispondente di QUORA
TRATTI DI PERSONALITA’
Le piccole azioni raccontano grandi storie.
Il 6 Novembre 2018, alle ore 20.10 veniva pubblicato il Numero1. di questo BLOG.
Sono due versi della canzone CYRANO di Francesco Guccini, parole di Giuseppe Dati:
….la verità cercate, in terra da maiali,
tenetevi le ghiande, lasciatemi le ali….
PER CELEBRARE IL NUMERO3000. DI QUESTO BLOG, NON HO TROVATO DI MEGLIO CHE PUBBLICARE QUANTO SEGUE, COME PARADIGMA E RIASSUNTO DI BEN PIU’ DI CINQUE ANNI DI SCRITTURE.
In questo periodo editoriale, ho compulsato e sviscerato di tutto e di più, non ultimo anche il mio animo e il mio carattere.
Ma ciò che mi rimane da dire e trasmettere a me stesso e a tutti è il disagio sarcastico e lo scherno amaro contenuti nella presente testimonianza di essere vivente oggi su questo pianeta, dove ho maturato, registrato e, purtroppo, condiviso il malessere di vivere, pur proclamando, nostalgicamente, che la mia è stata una bella vita.
Ne sono così ferito dentro che, passo dopo passo, mi sto avvicinando alla fine di questi miei giorni con un senso di liberazione e perfino di curiosità nei riguardi di una trasferta ed esistenza della mia anima in un altrove che, sicuramente, sarà molto più dignitoso di questo mondo che non sopporto più.
Il futuro non è un posto diverso, è un posto migliore.
I L C O N T R A T T O
Miei cari amici,
ognuno di voi percepisce la strana sensazione che ci sia qualcosa di profondamente sbagliato in ciò che vede intorno a sé, in ciò che sente ogni giorno.
Molti, tuttavia, non sanno il perché, né cosa sia.
A prescindere dalle nostre convinzioni o idee politiche, il sistema vigente nel nostro mondo libero si basa sulla tacita accettazione che lega e condiziona ciascuno di noi e che, non a grandi linee, ma dettagliatamente, cerco di esporre qui, a seguito delle mie esperienze di vita.
Io accetto:
1 – Accetto la competitività come struttura cardine del sistema in cui vivo, anche se mi rendo conto che questo genera frustrazione e rabbia nella maggior parte degli individui.
2 – Accetto il fatto che, per vivere, si debba limitare la propria vita ad un giorno della settimana, mentre gli altri sei devono essere spesi lavorando per produrre, annichilendo un’intera esistenza.
3 – Accetto di essere umiliato e sfruttato a condizione che mi sia permesso di umiliare e sfruttare un altro che occupi un posto inferiore nella piramide sociale.
4 – Accetto che gli indigenti, i malati e coloro che non riescono a restare a galla vengano esclusi e messi ai margini della società e vengano loro negate cure ed assistenza, perché questo costo sociale non può incidere sul benessere dei facoltosi, dei benestanti e dei fortunati.
5 – Accetto di pagare istituti privati affinché gestiscano il mio reddito secondo la loro convenienza e che non mi corrispondano alcun dividendo dei lor giganteschi guadagni.
Guadagni che servono per aggredire stati deboli, creando spirali di debito infinito.
Acconsento che mi si applichi un alto tasso di interesse per prestarmi denaro che viene creato dal nulla.
6 – Accetto che le banche internazionali prestino denaro ai paesi che vogliono armarsi e combattere e così scegliere quelli che faranno la guerra e quelli che non la faranno.
So che è meglio finanziare entrambe le parti per essere sicuri di trarne dei profitti e di prolungare i conflitti il più a lungo possibile, al fine di prosciugare completamente le risorse di quei paesi che non riusciranno a pagare i loro debiti.
Acconsento anche di pagare dei tributi obbligatori al mio governo, prelevandoli dal mio reddito, anche se questi non vengono adoperati per migliorare la mia vita o per i servizi ai cittadini, ma principalmente per rimborsare gli interessi sul debito che il governo ha contratto con dei banchieri privati.
Mi impegno a non pretendere mai che le mie tasse vengano utilizzate per investimenti massivi nella sanità, nella ricerca scientifica e nella cultura.
Compirò il mio dovere, nonostante tutto, contribuendo al buon funzionamento della nostra economia.
7 – Accetto che il debito sia la principale forma di trattativa fra stati e verso i cittadini, anche quando questo porti ad una palese forma di schiavitù e sia economicamente insostenibile.
8 – Accetto che si legalizzi l’omicidio, quando la vittima sia indicata dal mio governo come “il nemico”.
In questo caso non chiederò prove di colpevolezza ed eliminerò il bersaglio senza remore.
Mi adeguo al fatto che la morte possa essere indotta lentamente dai governi per mezzo dell’avvelenamento di intere popolazioni, con l’emanazione e l’ingestione quotidiana di sostanze tossiche autorizzate.
9 – Accetto che si faccia la guerra per avere la pace e che, in nome di questo principio, la principale voce di spesa per uno stato sia quella per la difesa.
Considererò normale che i conflitti siano creati artificialmente per alimentare il mercato delle armi e favorire la crescita delle economie mondiali.
10 – Accetto l’egemonia del petrolio nella nostra economia, e che ogni forma di energia gratuita, non inquinante e libera venga soppressa ed insabbiata.
Il vero motivo è perché ogni forma di energia di questo tipo rappresenta un pericolo per l’umanità in quanto sarebbe la fine del mondo, così come lo conosciamo.
11 – Accetto che si divida l’opinione pubblica, creando partiti di destra e di sinistra, che avranno come unico scopo quello di lottare fra loro, mentre io mi impegnerò a credere che le loro diatribe siano frutto di un sano scontro democratico utile per il nostro futuro.
12 – Accetto che gli industriali, i militari e i capi di stato si riuniscano regolarmente senza consultarci, per prendere decisioni che, sempre regolarmente, compromettono il futuro della nostra vita e del nostro pianeta.
13 – Accetto che il potere di manipolare l’opinione pubblica, prima ostentato dalle religioni, sia oggi nelle mani di uomini d’affari non eletti democraticamente e totalmente liberi di controllare gli stati: sono convinto del buon uso che ne faranno.
14 – Accetto che la verità sui fatti venga raccontata dai media controllati da pochi potenti: questa verrà chiamata “verità ufficiale” e, anche se sarà una versione manipolata e distorta dei fatti, mi impegno a non metterla in discussione e a non informarmi in maniera indipendente.
15 – Accetto che mi si presentino notizie negative e spaventose del mondo ogni giorno, in modo da poter apprezzare fino a che punto io sia protetto dal mio governo, dalla polizia e dai militari e mi renda conto di quanto io sia fortunato a vivere in occidente.
So che mantenere la paura nei nostri spiriti può essere solo un “beneficio” per noi.
16 – Accetto che l’dea della felicità si riduca alla comodità, l’amore al sesso, la libertà alla soddisfazione di tutti i desideri, perché è quello che la pubblicità ripete ogni giorno.
Mi convincerò di essere infelice, perché più infelice sono, più consumo.
17 – Accetto che il valore di una persona sia proporzionale a ciò che possiede e che si apprezzi la sua utilità in funzione della sua produttività e non delle sue qualità umane e che sia esclusa dal sistema se non produce sufficientemente.
18 – Accetto di pagare per essere intrattenuto, nel tempo di cui dispongo, attraverso la visione di spettacoli sportivi e di varietà, vuoti di contenuti, che generano movimenti abnormi di denaro.
Lo faccio perché la cultura è noiosa e pericolosa, mentre sapersi divertire con spensieratezza è il paradigma di una vita felice.
19 – Accetto che la scuola e il nozionismo scolastico siano l’unica forma legittima e riconosciuta di formazione e non di appiattimento del senso critico e della coscienza.
20 – Accetto senza discutere e considero come verità tutte le teorie proposte per spiegare i misteri dell’origine dell’essere umano e considero incontrovertibilmente vero che la natura abbia dedicato milioni di anni alla creazione di un essere il cui unico passatempo, oggi, è la distruzione in pochi istanti della sua specie e dell’ambiente da cui dipende.
21 – Accetto di escludere dalla società gli anziani, perché sono improduttivi e la loro esperienza, pur se potrebbe esserci d’insegnamento, può essere sacrificata in nome del profitto.
22 – Accetto, dunque, il profitto come fine supremo dell’umanità e l’accumulo di ricchezza come invidiabile realizzazione dell’esistenza in vita.
23 – Accetto di sprecare e distruggere tonnellate di cibo, al fine di mantenere sotto controllo, in borsa, i prezzi delle azioni delle multinazionali, piuttosto che permettere l’equa distribuzione delle risorse alimentari sul pianeta ed evitare la morte per fame e sete di milioni di persone, ogni anno.
24 – Accetto l’aumento dell’inquinamento industriale e la dispersione di veleni chimici e di elementi radioattivi nella natura. Ammetto l’uso di ogni tipo di additivo chimico nella mia alimentazione, perché sono convinto che, se vengono aggiunti, gli additivi e i conservanti sono utili e innocui.
Ritengo normale che i laboratori farmaceutici e le industrie agroalimentari vendano nei paesi del terzo mondo prodotti scaduti o utilizzino sostanze cancerogene vietate in occidente.
25 – Accetto la deforestazione selvaggia di terre grandi come nazioni e che sia possibile espropriare, con la violenza, le terre a interi popoli, in nome e per conto di multinazionali che sfrutteranno quei luoghi per arricchirsi, senza condividere nulla con le popolazioni locali.
Ritengo utili ed indispensabili la plastica ed ogni materiale adibito alla produzione che la inciviltà dei produttori e degli utilizzatori riversa come scarti per terre e per mari.
26 – Accetto che gli animali vengano abusati, torturati e, nei migliori casi, fatti estinguere, perché tollero che non venga loro riconosciuto un posto come legittimi abitanti di questo pianeta, al pari degli esseri umani.
Sostengo infatti che gli animali non provino emozioni, non abbiano coscienza, né forme di empatia.
27 – Accetto che le multinazionali derubino le risorse di paesi impoveriti e schiavizzati dalla politica mondiale del debito, nel nome del progresso economico.
Ammetto anche che esistano leggi che permettono di sfruttare i bambini in condizioni precarie e disumane.
Non abbiamo nessuna facoltà di intrometterci, nel nome dei diritti umani, soprattutto se questo ci permette di comprare merci sottocosto.
28 – Accetto che si possa denigrare, distruggere e cancellare dal pianeta ogni forma culturale diversa da quella occidentale, che potrebbe far vacillare i cardini del nostro benessere economico, al quale ambisco quotidianamente.
29 – Accetto che esistano solo due possibilità in natura, cioè cacciare o essere cacciati e, se siamo dotati di una coscienza e di un linguaggio, non è certamente per sfuggire a questa dualità, ma per trovare sofisticate giustificazioni al perché noi agiamo in quel modo.
30 – Accetto di credere che il nostro passato storico sia il risultato di una scia ininterrotta di conflitti casuali e non il preciso progetto, perseguito nel corso dei secoli, da lobby di potere, per detenere e mantenere lo stesso.
Sono certo che siamo all’apice della nostra evoluzione e che le regole che governano il nostro mondo sono la ricerca della felicità e della libertà per tutti i popoli, come ascoltiamo continuamente nei discorsi dei nostri politici.
31 – Accetto di credere di non poter fare nulla per modificare lo stato attuale delle cose.
32 – Accetto di non fare alcuna domanda, di chiudere gli occhi su tutto questo e di non fare alcuna opposizione, perché sono troppo impegnato con la mia vita e le mie preoccupazioni.
Accetto anche di difendere con la vita le clausole accettate in questo contratto, se mi viene richiesto.
33 – Accetto, quindi, definitivamente, nella mia anima e coscienza, questa triste matrice che viene posta di fronte ai miei occhi.
Mi impegno ad astenermi dal vedere la realtà delle cose e mi rifiuto di credere che un altro modo di intendere l’esistenza sia possibile.
Ho fiducia che tutti voi agiate per il mio bene e per quello di tutti e per questo vi ringrazio.
QUESTO È L’IGNOBILE CONTRATTO DA ME TACITAMENTE SOTTOSCRITTO PER STARE IN QUESTO SCHIFO DI MONDO DA QUASI OTTANTADUE ANNI.
PROFODAMENTE, ME NE VERGOGNO.
A mio figlio Ale, chiedendogli scusa e perdono.
D I S C R E Z I O N E
Non dovresti lottare per avere
un posto nella vita di qualcuno.
Non forzare mai gli altri a fare
spazio per te nella loro vita.
Perché se conoscono davvero
il tuo valore, saranno loro
a creare uno spazio per te.
da QUORA
Scrive Giancarmine Faggiano, corrispondente di QUORA
Perché la gente si è imbastardita?
Perché la gente oggi è insoddisfatta, è centrata solo su se stessa, sull’egoismo, sulla maleducazione con punte sprezzanti di cattiveria denigratoria.
Si è persa, in altre parole, la volontà di essere in buoni e civili rapporti comunicativi e, soprattutto, essere gentili con le persone.
Prevale, insomma, sempre più la volgarità allo scopo di sentirsi più fighi e superiori agli altri.
Ma che fighi?
Sono solo degli sfigati che hanno perso il senso delle buone maniere.
Non sanno neanche che significhi “umiltà , emozioni, sentimenti fraterni nelle relazioni.”
A M O R E
L’amore è il bisogno di rendere felice la/il propria/o partner.
Assistere, sostenere, proteggere, rispettare l’altra/o, procurare, favorire il suo benessere e piacere sono atteggiamenti dello spirito che possono configurarsi come espressioni d’amore.
Se non senti questo impulso, probabilmente non si tratta di amore ma di qualcos’altro.
Se non fai felice lei/lui, non sei felice nemmeno tu.
E così scopri che amare un’altra persona è amare te stessa/o: la sua felicità è la tua.
È la forma di amore più raffinata, completa, universale che possa esistere.