C O M P O R T A M E N T O
Il comportamento umano
scaturisce da tre fonti
principali: desiderio,
emozione, conoscenza.
Platone.
Cosa ci insegna la vita… testamento spirituale di un libero pensatore
C O M P O R T A M E N T O
Il comportamento umano
scaturisce da tre fonti
principali: desiderio,
emozione, conoscenza.
Platone.
da QUORA
Scrive Oliviero Zanardi, corrispondente di QUORA
È normale desiderare di fare sesso con altre donne, anche se si sta veramente bene con la propria?
Sì, è normale. Il desiderio è biologicamente normale.
È normale, in particolare per i maschi, meno per le femmine (e spiegherò questo “meno”) perché, piaccia o no, l’evoluzione ci ha fatti così.
Il fine di ogni specie è sopravvivere, ma per sopravvivere bisogna che ci sia la trasmissione dei geni di generazione in generazione.
Nelle specie dove la trasmissione avviene attraverso il sesso, se ciò non avviene… fine della specie.
Tra i mammiferi solo circa il 5% delle specie è fedele e tra i primati il 15%.
Al contrario la poligamia, e quindi l’infedeltà, è un istinto innato sia per i maschi che per le femmine.
Siamo quindi “traditori” per natura.
L’evoluzione è un po’ come la finanza: “diversifica” il rischio investendo su più linee genetiche.
L’uomo è un caso un po’ particolare.
In termini di dispendio energetico c’è chi teorizza che nel genere umano migliaia di anni di evoluzione hanno plasmato una strategia riproduttiva per la salvaguardia della specie differente tra maschio e femmina.
Nel maschio l’atto riproduttivo è a basso costo (emissione di sperma che a partire dalla pubertà si forma continuamente) e questo lo incoraggia ad accoppiarsi con più partner femminili possibili e quindi a tradire di più.
Per la donna invece la situazione è molto diversa. In primo luogo il “tesoro” che le viene fornito dalla Natura già alla nascita sotto forma di qualche milione di ovociti non maturi, viene in parte perduto per cui alla pubertà ne restano “solo” dai 300.000 ai 500.000 e mediamente a circa 45 anni solo qualche migliaio, contro i miliardi di spermatozoi prodotti dai testicoli nel corso della vita di un maschio.
Poi per lei l’atto sessuale ha un costo molto più alto di una semplice eiaculazione in termini di energie investite perché può concretizzarsi in una gravidanza.
Ecco perché la donna si è evoluta sviluppando una strategia che non consiste nell’accoppiarsi il più possibile, ma nell’assicurarsi un maschio con i migliori geni e che le garantisca una presenza costante e partecipe nell’accudimento della prole (da ciò il mito del macho e del miliardario).
Questo da un punto di vista biologico.
Altra cosa invece è rispondere alla domanda in una prospettiva etica, morale.
Ma qui entrano in gioco e sono prevalenti, categorie sociali, culturali e religiose su cui non mi addentro perché ognuno, sulla base di quelle categorie dà una sua risposta.
Non pretendere che gli eventi
accadano come desideri,
ma desidera che gli eventi
accadano come accadono
e sarai felice.
Epitteto filosofo stoico.
P U N T I D I V I S T A
Dove tu vedi confini,
io vedo orizzonti.
Il maschio scelto dalla femmina non è
colui che le sembra più attraente,
ma colui che la disgusta di meno.
Charles Darwin.
La religione è un ‘illusione
e deriva la sua forza
dal fatto che corrisponde
ai nostri desideri istintuali.
Sigmund Freud.
R I F L E S S I O N E
Ogni timore
è un desiderio.
UN TIMORE È UN DESIDERIO
Ho ascoltato, di sfuggita, questa frase apparentemente contraddittoria. Mi ha indotto ad una intima riflessione.
Entrambe le condizioni – sia quella di uno stato legato alla paura o mosso dal desiderio – sono estremamente vicine l’una all’altra. In quanto esseri umani siamo soggetti a variazioni del sentire che possono prendere determinate forme e avere un influsso predominante sulle azioni.
Se però si osserva, ci si ascolta, senza giudizio, con il puro scopo di conoscersi bene e sempre meglio, ecco che sentire certe spinte può rivelarsi un primo, prezioso passo per veicolarle nella direzione utile alla nostra condizione attuale dal punto di vista materiale e spirituale insieme.
Entrare in contatto con l’intuizione profonda, che sa comunicarci immediatamente cosa è bene per noi, presuppone darsi la possibilità di sentire.
Se si avverte invece paura ma, per un condizionamento interno misto a uno sociale, la si ostacola o la si nega, non ci si orienta su uno stato di evoluzione, non si vive in pieno il ruolo di protagonisti nella propria esistenza.
È una vera e propria tensione quella che gioca dentro di noi e che può travolgerci o muoverci in senso utile. È una tensione necessaria e squisitamente umana.
Alle basi di questa tensione ci sono due tipi di impulsi: l’impulso repulsivo e l’impulso attrattivo, che partono sempre da un movimento emozionale (non mi piace/mi piace).
Se non si sta nel radicamento e nel presente, questi impulsi diventano imperanti e noi diventiamo l’arena dove si gioca un dualismo spietato e controproducente, in grado di attingere alla nostra energia vitale, alla nostra capacità di operare delle scelte in accordo con il cuore.
Basta prendere il caso tipico del rapporto di coppia vissuto in senso ordinario, senza un reale intento di sacra condivisione: se voglio e desidero quella persona, temo anche di perderla o di assistere al suo allontanamento o che qualcuno subentri e guasti il rapporto. Questo gioco si traduce immediatamente in stati ansiosi anche di alta intensità.
Se mi distacco un attimo da tale dualismo comprendo che, di fatto, io possiedo nessuno, considerando anche e prima di tutto quanto prioritaria dovrebbe essere la gestione di se stessi. Se questo diventa il mio obiettivo, sarò impegnato in un procedimento che coinvolgerà l’altro non come vittima oppure oggetto, ma come partecipe di un processo che aggiunge luce e leggerezza.
Di fatto, si può amare senza sviluppare timore? La meccanica sembra appartenerci in quanto esseri umani, ma nostra è anche l’abilità di trasformare. Noi siamo partecipi del nostro microcosmo e possiamo adattarci al cambiamento, imparare a gestire le emozioni.
Possiamo pensare al desiderio come a un intento, come un obiettivo su cui tenere la mira, considerando la tensione che esso produce e gli ostacoli che potremmo via via incontrare.
Possiamo cavalcare l’esistenza senza essere trascinati da forze che ci ostiniamo a non voler guardare oggettivamente.
Occorre osservare gli impulsi fisici che la paura e il desiderio scatenano, imparare a riconoscerli.
Possiamo diventare intimi della nostra stessa sfera emotiva, prima di invadere, penetrare, criticare senza rispetto quella dell’altro.
Chi non è capace di gestire se stesso e, pertanto, non è soddisfatto del rapporto che ha con se stesso, come rimozione e compensazione in questo stato di difficoltà, per non svilire la propria personalità, tenderà a sopraffare l’altro.
Non commettere atti che non siano puri
cioè non disperdere il seme.
Feconda una donna ogni volta che l’ami
così sarai uomo di fede.
Poi la voglia svanisce e il figlio rimane
e tanti ne uccide la fame.
Io, forse, ho confuso il piacere e l’amore:
ma non ho creato dolore.
Fabrizio De André I dieci comandamenti. (Il testamento di Tito).
Quando gli dei vogliono punirci
avverano i nostri desideri.
Dal film La mia Africa.
L E D O N N E E LA C H I E S A
Il Cristianesimo, come il Giudaismo e l’Islamismo, è stato progettato per realizzare un altro punto fondamentale del Ordine del Giorno Rettiliano: la soppressione dell’energia femminile, cioè del legame intuitivo con i livelli superiori della nostra coscienza multidimensionale. Se sopprimi la tua energia femminile, la tua intuizione, spegni la tua coscienza superiore e finisci per essere dominato dalla coscienza inferiore.
Così facendo, non puoi accedere alla tua più elevata dimensione di amore, saggezza e conoscenza, e sei in balia di informazioni “manipolate” che ti bombardano occhi ed orecchie.
È questo il motivo per cui la Confraternita Babilonese ha cercato di creare un mondo in cui l’energia maschile fosse dominante, almeno a livello superficiale. L’atteggiamento che noi definiamo da “uomo macho” è quello tipico di una persona privata dell’energia femminile e, quindi, profondamente squilibrata.
Notate che, nel Credo Niceno di Costantino, non vi è alcun riferimento alle donne. Si dice che Dio si è incarnato in Gesù “per noi uomini e per la nostra salvezza”.
Il Cristianesimo fu una roccaforte maschile fin dalle sue fondamenta, creata per sopprimere la riequilibrante energia femminile. I padri fondatori della Chiesa, come Quinto Tertulliano, bandirono le donne dall’ufficio sacerdotale, proibendo loro persino di parlare in chiesa.
Fu solo al Concilio di Trento, nel 1545, che la Chiesa Cattolica decise ufficialmente che anche le donne avevano un’anima, e questa decisione fu presa con un margine di soli 3 voti!
I semi di questo dogma antifemminile tipico della Chiesa Cristiana si riscontrano anche in quello specchio del Cristianesimo che è lo Zoroastrismo, la setta del profeta (mitico Dio-Sole) Zoroastro.
Questa religione nacque, ancora una volta, in Persia, in una zona oggi appartenente alla Turchia, dove sorgono le montagne del Taurus e la città di San Paolo, Tarso.
(N.d.R. Si vede che, da quelle parti, era diffusa questa mentalità).
Zoroastro mostrava un violento atteggiamento misogino e affermava che “nessuna donna può entrare in Paradiso, eccetto quelle che si sottoponevano al controllo da parte dell’uomo e che consideravano Signori i loro mariti“.
Quest’intera filosofia è quasi una ripetizione letterale del Brahamanesimo, l’orrendo credo induista introdotto in India dagli Ariani molti secoli prima.
San Paolo continuò ad attuare il suo piano ostile alle donne, in conformità con i dettami Cristiani, aprendo la strada alla tremenda persecuzione delle donne che si consumò nei quasi duemila anni successivi.
Tra le perle di San Paolo si legge:
“Mogli, sottomettetevi ai vostri mariti, poiché il marito è il capo della moglie, come Cristo è capo della Chiesa. Ora, se la Chiesa si sottomette a Cristo, allo stesso modo le mogli si devono sottomettere, in ogni cosa, al marito“.
(N.d.R. Cristo non era il capo di nessuna Chiesa. È stato proprio Paolo di Tarso a fondare la Chiesa Cristiana, ma non aveva il mitico carisma di Cristo. Inoltre trovo il parallelismo del tutto fuori luogo, capzioso e arrogante).
E:
“Non tollero né che una moglie educhi, né che usurpi l’autorità dell’uomo, ma solo che resti in silenzio”.
Sant’ Agostino di Ippona, come la maggior parte dei personaggi della Chiesa, proveniva dall’Africa del Nord.
Da giovane nutrì insaziabili voglie sessuali, ma, all’età di 31 anni, dopo la presunta conversione al Cristianesimo, cambiò drasticamente condotta di vita e decise che il sesso era una cosa orrenda. Sapete, un po’ come fanno i fumatori quando smettono. Non permetteva a nessuna donna di entrare in casa sua se non accompagnata, e questo valeva persino per sua sorella. Ma non riuscì ad escogitare un modo alternativo di procreare, per cui fu costretto ad accettare il sesso, per evitare l’estinzione dell’umanità.
Tuttavia, insistette sul fatto che, per nessuna ragione, esso dovesse essere una fonte di piacere.
Io ci ho provato, ma non funziona.
Ma questa era l’idea della sessualità che aveva Agostino:
“I mariti amino le loro mogli, ma le amino castamente. Indugino nella carne solo nella misura in cui ciò è necessario per la procreazione dei figli. Dal momento che non è possibile generare figli in alcun altro modo, dovete abbassarvi a ciò contro la vostra volontà, poiché questo è il castigo di Adamo”.
Queste posizioni portarono, per gradi, all’imposizione del celibato al clero da parte di Papa Gregorio VII nel 1074.
Esatto, oggi nella Chiesa Cattolica i sacerdoti sono celibi perché questo è quello che ha deciso un Papa un migliaio di anni fa, e un’infinità di bambini, violentati da uomini di Chiesa, frustrati e squilibrati, ne hanno pagato le conseguenze.
Agostino collegava il sesso al peccato originale, all’idea, cioè, che nasciamo tutti peccatori, poiché discendiamo da Adamo ed Eva. Gesù, secondo la sua teoria, fu l’unico a nascere senza peccato originale, poiché fu concepito da una vergine.
Miliardi di persone sono state controllate e manipolate in questo modo, poiché il Credo Cristiano ha insinuato la paura, il senso di colpa e la violenza nel profondo dello spirito umano.
A dire il vero, anch’io credo nel peccato originale. Alcuni dei miei “peccati” sono stati molto originali.
Se dovete proprio peccare, fatelo in modo originale, questo è ciò che vi dico.
David Icke Il segreto più nascosto.
N.d.R. Mi piacerebbe raccogliere qualche commento da parte delle rappresentanti del gentil sesso.
Chi è grasso
può sempre dimagrire;
ma chi è coglione,
ha poco da fare.
Non attiri ciò che vuoi,
attiri ciò che sei.
Paulo Coelho.
Chi te vole,
te cerca.
Se ‘nte cerca,
‘nte vole.
Se ‘nte vole,
‘nte merita.
(Aforisma romanesco)
Più sarà piccola la distanza
fra ciò che desideri
e ciò che è giusto fare,
e più sarai felice.
Dal film “L’eroe”.