Numero2593.

 

” Io non sono come mi giudica il mondo.

A me sembra di essere un bambino

che gioca sulla riva del mare

ed è contento quando trova

un ciottolo più liscio degli altri,

una conchiglia più bella delle altre,

mentre il mare della verità

resta inesplorato davanti a lui.”

 

N.d.R. : Questa frase, attribuita a Isaac Newton, nel film di Gianni Amelio del 1988, “I ragazzi di Via Panisperna”, viene pronunciata da Enrico Fermi (nel film Ennio Fantastichini) ricordando che era spesso ripetuta dal giovane grandissimo fisico, Ettore Majorana, che la conosceva a memoria e che si identificava pienamente nel significato del suo contenuto: un’epitome e un messaggio universale alla Scienza di ogni tempo.

“Al mondo ci sono varie categorie di scienziati. Gente di secondo e terzo rango, che fan del loro meglio ma non vanno lontano. C’è anche gente di primo rango, che arriva a scoperte di grande importanza, fondamentali per lo sviluppo della scienza. Ma poi ci sono i geni, come Galileo e Newton. Ebbene Ettore Majorana era uno di quelli. Majorana aveva quel che nessuno altro al mondo ha; sfortunatamente gli mancava quel che invece è comune trovare negli altri uomini, il semplice buon senso”.
Le parole di Enrico Fermi, genio della fisica sperimentale e premio Nobel, sono eloquenti: dopo Galileo e Newton, e certamente Einstein, c’era lui, Majorana. Fermi riteneva dunque Majorana il più grande fisico teorico del tempo, certamente il più geniale dei ragazzi di via Panisperna (Fermi, Rasetti, Amaldi, Segrè, Pontecorvo, Majorana).
Diceva ancora Fermi di lui:
“Se un problema è già posto, nessuno al mondo lo può risolvere meglio di Majorana”.

 

 

Numero2592.

 

Ricevo da Rita

 

“GLI ANZIANI”

 

“Siamo nati nel 40-50-60”.

“Siamo cresciuti negli anni 50-60-70”.

“Abbiamo studiato negli anni 60-70-80”.

“Ci frequentavamo negli anni 70-80-90.”

“Ci siamo sposati e abbiamo scoperto il mondo negli anni 70-80-90”.

Ci siamo avventurati nell’80-90.

Ci siamo stabilizzati negli anni 2000.

“Siamo diventati più saggi negli anni 2010”.

E stiamo andando con decisione fino al 2030.

“Si scopre che abbiamo vissuto OTTO decadi diverse…”

“DUE secoli diversi…”

“DUE millenni diversi…”

“Siamo passati dal telefono con operatore per le chiamate interurbane alle videochiamate in qualsiasi parte del mondo, siamo passati dai cinema a YouTube, dai dischi in vinile alla musica online, dalle lettere scritte a mano alle email e WhatsApp”.

“Dalle partite in diretta alla radio, alla TV in bianco e nero, e poi alla TV HD”. siamo andati al Video Club e ora guardiamo Netflix.

“Abbiamo conosciuto i primi computer, schede perforate, dischetti e ora abbiamo gigabyte e megabyte in mano sui nostri telefoni cellulari e IPad”.

“Indossiamo pantaloncini per tutta la nostra infanzia e poi pantaloni lunghi, stringate, bermuda, ecc.”

“Abbiamo evitato la paralisi infantile, la meningite, l’influenza H1N1 e ora il COVID-19”.

“Abbiamo guidato su pattini, tricicli, auto inventate, biciclette, motorini, auto a benzina o diesel e ora guidiamo ibridi o elettrici al 100%.”

“Sì, ne abbiamo passate tante ma che bella vita abbiamo avuto!”

Potrebbero classificarci come “essenziali”; persone nate in quel mondo degli anni Cinquanta, che hanno avuto un’infanzia analogica e un’età adulta digitale.

“Siamo una specie di Yeh-seen-it-all.” (Si, visto tutto)

La nostra generazione ha letteralmente vissuto e testimoniato più di ogni altra in ogni dimensione della vita.

È la nostra generazione che si è letteralmente adattata al “CAMBIAMENTO”.

Un grande applauso a tutti i membri di una generazione molto speciale, che sarà UNICA”.

IL TEMPO NON SI FERMA

“La vita è un compito che ci siamo portati a fare a casa.

Quando guardi… sono già le sei del pomeriggio; quando guardi… è già venerdì; quando guardi… il mese è finito, quando guardi… l’anno è finito; quando guardi… sono passati 50, 60 e 70 anni!
Quando guardi… non sappiamo più dove sono i nostri amici.
Quando guardi… abbiamo perso l’amore della nostra vita e ora è troppo tardi per tornare indietro.
Non smettere di fare qualcosa che ti piace per mancanza di tempo. Non smettere di avere qualcuno al tuo fianco, perché i tuoi figli presto non saranno tuoi e dovrai fare qualcosa con quel tempo rimanente, dove l’unica cosa che ci mancherà sarà lo spazio che può essere goduto solo con i soliti amici. Quel tempo che, purtroppo, non torna mai…”_
È necessario eliminare il “DOPO”…
A seguito di
ti chiamerò.
A seguito di
Io faccio.
A seguito di
lo dico.
A seguito di
Io cambio.
Lasciamo tutto per Dopo,
come se il Dopo
fosse il meglio…
perché non lo capiamo…
A seguito di
il caffè si raffredda
A seguito di
la priorità cambia,
A seguito di
il fascino è perso
A seguito di
presto si trasforma in tardi,
A seguito di
la nostalgia passa,
A seguito di
le cose cambiano,
A seguito di
i bambini crescono
A seguito di
la gente invecchia,
A seguito di
il giorno è notte,
A seguito di
la vita è finita

Non lasciare niente per Dopo,
perché in attesa del Dopo,
puoi perdere
i  momenti più eccitanti
le migliori esperienze,
gli amici più cari,
i più grandi amori.
Ricorda che Dopo potrebbe essere in ritardo.
Il giorno è oggi!
NON SIAMO PIÙ IN UN’ETÀ PER RIMANDARE NULLA.

Spero che tu abbia tempo per leggere e poi condividere questo messaggio… oppure lascialo per Dopo e vedrai che non lo condividerai mai!

Sempre insieme
Sempre uniti
Sempre Fratelli
Sempre amici

Passalo ai tuoi dieci migliori amici e a “me” se sono tra loro e vedrai come non tutti rispondono. Perché lo lasciano per dopo 😉😉😉

Numero2586.

 

L E   P E R S O N E   I N T E L L I G E N T I

 

 

In genere conoscono i limiti della propria intelligenza.

Hanno la capacità di stare zitti ed ascoltare, ma hanno un milione di pensieri.

Evitano di guardare le altre persone.

Sono dotati di curiosità e di creatività.

La loro immaginazione non li abbandona mai.

Cambiano la propria opinione fino a quando non sono istruiti, non se ne fanno una pregiudizialmente.

Lasciano il gruppo quando incontrano persone incompatibili con loro.

Sono generalmente istruiti, maturi, buoni conoscitori della filosofia della vita.

Trovano scomodo seguire le regole.

Sono molto impegnati nel lavoro: questo è ciò che dà loro felicità.

Oppure sono incredibilmente disinteressati perché non hanno ancora scoperto il loro lavoro ideale.

In silenzio, sono sempre felici e tranquilli.

Anche l’ansia può essere comune.

Amano la compagnia di persone curiose.

Hanno la facoltà di riconoscere quando si sono sbagliati. Solo gli asini continuano a ragliare allo stesso modo.

Sanno dire: “Non lo so ma lascia che lo scopra”.

Sono dotati di consapevolezza di sé.

Sanno collegare rapidamente le nuove informazioni alle conoscenze pregresse.

Sono aperti di mente.

Pongono domande interessanti

Sono in grado di capire un concetto difficile, ma riescono a spiegarlo in modo che gli altri lo capiscano, come se fosse una cosa semplice.

Numero2581.

 

I S T R U Z I O N E   A L   C O N S U M I S M O

 

Sono sempre più di moda

le armi di distrazione di massa.

 

N.d.R.: Le più recenti tendenze dell’indottrinamento consumistico prevedono che il popolo bue venga bombardato da offerte implementate attraverso l’allenamento e l’assuefazione alla DIPENDENZA da ogni forma di consumo. Un esempio su tutti. Una volta i film erano episodi singoli: consumato uno, una volta, bastava. Poi, ci hanno presentato i sequel, cioè la prosecuzione della storia del primo episodio, Qualche rara volta, addirittura, i prequel, cioè ciò che era successo prima dell’episodio proposto. Adesso, in televisione, per il business delle fiction, tutto si propina a furia di SERIAL con una decina di puntate non tutte assieme, all’inizio, ma a distanza di una settimana fra una puntata e l’altra, in modo da stimolare la curiosità di vedere ciò che succede alla prossima puntata. Gran lavoro per la fantasia degli sceneggiatori, ma gran disgrazia per gli utenti che vengono assuefatti alla DIPENDENZA dalla curiosità. Diventeranno, perciò, consumatori perfetti.
Perché le dipendenze, tutte le dipendenze, dal fumo, dall’alcol, dalla droga, dal sesso, dal gioco, dal cibo, dalle mode, dai comportamenti, ecc., si manifestano sempre e soltanto attraverso gli stessi canali neuronali del cervello umano. E quei signori lo sanno, lo sanno bene. Ci stanno istruendo, subdolamente e surrettiziamente, alla schiavitù compulsiva, ossessiva, devastante di stimoli di cui, pian piano, non possiamo più fare a meno.
Ci vogliono drogati. E noi non ce ne accorgiamo.