Numero2641.

 

Da  QUORA

 

  • Il cervello è una macchina. La macchina più perfetta che si possa trovare. Funziona grazie agli impulsi elettrici.
  • Il cervello è plastico. Ciò significa che è in grado di cambiare in base alle esigenze e al modo in cui viene utilizzato.
  • Più lo si usa, più cresce.
  • La personalità è regolata dal cervello e cambia con l’età.
  • Gran parte del cervello è costituita dai cosiddetti neuroni specchio. Ciò significa che si può imparare una nuova abilità semplicemente guardando qualcun altro che la fa.
  • La parte che collega i due emisferi del cervello si chiama corpo calloso e crea nuove connessioni ogni volta che si impara qualcosa di nuovo.
  • È possibile resettare il cervello semplicemente non facendo nulla per 24 ore.
  • Ciò che differenzia il cervello umano da quello animale è lo sviluppo della corteccia prefrontale. Questa è la sede della nostra capacità di pianificare, ricordare, comunicare, creare e pensare in modo logico.
  • Il nostro cervello emette onde elettromagnetiche in hz.

Numero2572.

 

L A   P A U R A   È   U N   H A N D I C A P     (sullo stesso argomento il Numero2560.)

 

La paura è la più importante e potente emozione che abbiamo: ci permette di fronteggiare al meglio le situazioni di pericolo, di reagire rapidamente, di adattarci alla realtà esterna e interna.

Eppure, se non si è in grado di gestirla e va oltre una certa soglia, diventa il meccanismo più disadattivo che si possa immaginare: basti pensare che il 50% dei disturbi della psicopatologia sono basati sulla paura.

Al primo posto nella classifica delle paure più importanti e più frequenti c’è la paura di perdere il controllo. Di sé stessi, della propria mente, del proprio corpo. La paura di perdere il controllo delle proprie sensazioni e andare in panico, la paura di arrossire e fare una figuraccia, la paura di farsela addosso in pubblico, la paura di impazzire, la paura di compiere involontariamente atti inaccettabili, la paura di pensare a pensieri osceni o immorali… sono solo alcune tra le più frequenti manifestazioni della paura di perdere il controllo.

Fino a quando siamo noi ad instaurare e dare vita alla paura, dopo un attento esame di coscienza, proviamo a rimuoverne le cause usando l’arma più formidabile di cui ci ha dotato la natura: la nostra ragione.
Ma se veniamo investiti, nostro malgrado, da una qualsivoglia aggressione esterna, raccogliamo le forze per reagire, contrastare, resistere. Altrimenti la nostra stessa paura ci bloccherà e le nostre difese saranno flebili ed inutili: inevitabilmente saremo travolti.

 

N.d.R.: Desidero segnalare due Numeri di questo BLOG che riguardano il presente argomento:

 

Numero2032. :

 

La paura non impedisce la morte,

impedisce la vita.

 

Numero2014. :

 

La prima qualità di un onest’uomo

è il disprezzo della religione,

che ci vuole timorosi della cosa

più naturale del mondo, che è la morte,

odiatori dell’unica cosa bella

che il destino ci ha dato, che è la vita,

e aspiranti ad un cielo dove

di eterna beatitudine vivono solo i pianeti,

che non godono né di premi,

né di condanne, ma del loro moto.

 

Umberto Eco.

Numero2557.

 

C A P I R E   L A   V I T A

 

Le persone disincantate,

disilluse, un po’ ciniche,

magari quasi amorali

e talvolta un po’ beffarde,

hanno capito da tempo,

o chissà, forse da sempre,

il dramma farsesco

dell’esistenza, hanno tolto

il velo ipocrita dalla realtà:

sono le persone intelligenti.

Non odiamole troppo.

Soffrono già per conto loro.

Numero2548.

 

Video meliora proboque,

sed deteriora sequor.

 

Ovidio   Le Metamorfosi

 

Vedo le cose migliori

e le approvo,

ma seguo quelle peggiori.

 

Sono parole di Medea che,

per amore di Giasone,

viene meno ai propri doveri

verso il padre e la patria.

 

Si ripetono, talvolta, per denunciare

il profondo dissidio tra i consigli

della ragione e il concreto agire.

Numero2435.

 

  1. Le persone sicure di sé sono umili e rispettano tutti. Non discriminano.
  2. La migliore lezione di vita viene da coloro che hanno sofferto e sono guariti.
  3. I veri ricchi non si vantano mai di quello che hanno. Anche se qualcuno li nota, sono umili al riguardo.
  4. Chi grida e parla inutilmente manca di fiducia: i vuoti fanno rumore.
  5. Le persone che possono sorridere agli estranei sono quelle a cui non importa cosa pensano gli altri.
  6. Colui che è disposto a prendersi una colpa è il più responsabile.
  7. Le persone che non mostrano mai compassione verso le vittime sono crudeli e sadiche.
  8. Prendere le critiche in modo positivo e andare avanti è un segno di successo.
  9. Chi ascolta i consigli di qualcuno, anche se scontati, è uno studente della vita.

Numero2426.

 

13  COSE  CHE  LE  PERSONE  MENTALMENTE  FORTI  NON  FANNO

DAL BEST SELLER INTERNAZIONALE DELLA PSICOTERAPEUTA  AMY MORIN.

 

Non cercare di compiacere il mondo

Non rinunciare al tuo potere

Non preoccuparti del successo degli altri

Non perdere tempo a compatirti

Non avere paura del cambiamento

Non sentire che il mondo ti deve qualcosa

Non fare sempre lo stesso errore

Non rimanere bloccato nel passato

Non avere paura di rischiare

Non arrenderti dopo il primo fallimento

Non concentrarti su quello che non puoi controllare

Non aspettarti risultati immediati

Non evitare di stare da solo.

Numero2395.

 

S E N S A Z I O N I   I N   P U N T O   D I   M O R T E

 

In uno studio condotto a Londra, si sono riprodotte le condizioni di pre-morte su alcuni volontari, che hanno poi condiviso le esperienze paranormali.

Nell’esperimento, i volontari sono stati sedati con il DMT, una sostanza che provoca allucinazioni intense al limite del trascendente. I ricercatori hanno utilizzato il DMT perché è una sostanza largamente presente nel fluido cerebrospinale e, con molta probabilità, rilasciata nel corpo durante gli ultimi attimi di vita.

I 13 volontari dello studio hanno parlato di esperienze extracorporee, di una pace interiore e una sensazione di passaggio verso una dimensione quasi paradisiaca.

Particolarmente significativa la testimonianza di una volontaria che ha dichiarato di sentirsi disincarnata e di avere avuto la sensazione di entrare in un tunnel dopo il quale il tempo e lo spazio erano configurati in modo astratto. Una “zuppa cosmica”, l’ha definita.

Molte delle dichiarazioni dei volontari corrispondono a quelle riportate da coloro che dichiaravano di avere avuto un’esperienza di pre-morte.

Dunque sembrerebbe che, durante gli ultimi attimi della vita, l’organismo produca la sostanza DMT così da produrre allucinazioni che ci proteggeranno dallo shock che sta per accadere.

Ancora una volta, il corpo umano sorprende per la sua perfezione.