Giovedì 25 Settembre 2025 alle ore 18.03, presso l’Ospedale di Pordenone, è venuto al mondo
IL MIO NIPOTINO EDOARDO
Lettera di benvenuto
Carissimo piccolo Edoardo,
sei arrivato nel mondo da poco, e già la tua presenza ha acceso una nuova luce nei nostri cuori.
Io sono il tuo nonno, e forse non sarò sempre accanto a te ogni giorno, ma sappi che il pensiero di te mi accompagna già ora, e ti seguirà sempre, come un filo invisibile che lega le persone che si vogliono bene.
La tua casa sarà con la mamma e con il papà, e io ti verrò a trovare di tanto in tanto, oppure ti porteranno da me.
Non saranno visite quotidiane, ma ogni volta che sarò con te desidero che tu senta quanto affetto, quanta gioia e quanta speranza porto con me, per te.
Vorrei che i momenti insieme fossero semplici e belli: una passeggiata, un gioco, un racconto del nonno che forse sembrerà un po’ antico, ma sempre con il desiderio di farti sorridere o pensare.
Non so se sarò bravo a raccontare fiabe o a fare magie, ma ti prometto che sarò sincero, curioso della tua crescita, e sempre orgoglioso di te.
Vorrei che tu potessi ricordarmi come un nonno che sapeva ascoltare, più che parlare.
Non ti insegnerò formule complicate, ma proverò a mostrarti come guardare il mondo con meraviglia.
Anche se non sarò ogni giorno al tuo fianco, sarai sempre nei miei pensieri: questo è un modo di esserci, silenzioso ma vero.
Il tempo che vivremo insieme non lo conteremo in giorni o ore, ma nella gioia che sapremo darci l’un l’altro.
Da te non mi aspetto niente, se non la tua spontaneità: io ti offrirò la mia esperienza e il mio affetto.
Forse un giorno riderai delle mie rughe o dei miei racconti un po’ ripetuti, ma spero che tu possa vederci dentro la tenerezza.
Quando mi vedrai, ti basterà guardarmi negli occhi: lì troverai tutto l’amore di un nonno.
Tu sei un dono nuovo, una promessa di vita che continua.
Io, che di anni ne ho già tanti, guardo a te come al futuro che sboccia, e questo mi riempie di speranza e di pace.
Già da tempo e, sin da ora ancora di più, ti voglio bene.
Nonno Alberto.
A Martina e Ale,
educare Edoardo alla vita
è come scolpire una statua
dal marmo grezzo:
ogni colpo dello scalpello
rimuove un pezzo
di ciò che non è,
fino a rivelare al mondo
il capolavoro unico
che è sempre stato lì:
la sua vera persona.
C’è bisogno della vostra
autentica “arte” di vivere,
di ciò che siete dentro,
dei buoni sentimenti
che da sempre avete,
per dare forma allo spirito
della vostra creatura.
Che il cielo accompagni
e benedica il vostro percorso
di amore e dedizione.