Numero3473.

 

VIVI  PER  GLI  IDEALI,  NON  PER  I  DESIDERI !

 

Le fantasie non devono essere mai realistiche.

Poiché, nel momento in cui otteniamo ciò che cerchiamo, non lo vogliamo, non possiamo volerlo più.

Per poter continuare ad esistere, il desiderio deve avere i suoi oggetti eternamente assenti.

E non è quella cosa, che noi vogliamo, ma la fantasia di quella cosa.

Quindi il desiderio alimenta solo fantasie utopistiche.

Questo è ciò che intende Blaise Pascal quando dice che noi siamo veramente felici, solo quando sognamo, ad occhi aperti, la futura felicità.

Stiamo attenti a quello che desideriamo.

Non perché lo otterremo, ma perché siamo destinati a non volerlo più, una volta ottenuto.

L’insegnamento di Jacques Lacan è che vivere secondo i desideri non ci renderà mai felici.

Per essere veramente umani, bisogna cercare di vivere secondo le nostre idee ed i nostri ideali.

Non certo misurando la vita in base a quanto abbiamo raggiunto in quello che desideravamo.

Perché, alla fine, se vogliamo davvero misurare il significato della nostra vita, dobbiamo dare valore alla vita degli altri.

 

Dal film di Alan Parker THE  LIFE  OF  DAVID  GALE, anno 2003, con Kevin Spacey e Kate Winslet.

 

 

Numero3463.

 

B L O C C H I    D A    R I M U O V E R E

 

Le tue abitudini decidono il tuo futuro più dei tuoi sogni.

Il comfort è il più grande nemico della crescita.

Non puoi cambiare la tua vita se non cambi le tue scelte quotidiane.

I fallimenti ti insegnano più di mille successi.

Ogni volta che rinvii regali potere alle tue paure.

La disciplina costruisce ciò che la motivazione non regge.

Nessuno verrà a salvarti, sei tu il tuo eroe.

il tempo che sprechi oggi è il rimpianto di domani.

 

da YouTube.

 

Numero3462.

 

PER  USCIRE  DAL  BURNOUT  (esaurimento nervoso – sindrome da stress cronico)

 

Ascolta i segnali del corpo – la stanchezza è un avviso, non un difetto.

Rallenta il ritmo – non puoi guarire correndo ancora più veloce.

Crea confini chiari – impara a dire no senza sensi di colpa.

Fai pause rigenerative – anche 10 minuti di silenzio fanno la differenza.

Dormi in modo profondo – il riposo è la prima cura naturale.

Condividi ciò che provi – parlarne alleggerisce il peso emotivo.

Muovi il corpo ogni giorno – anche camminare muove energia bloccata.

Coltiva hobby che ami – riportano gioia e senso di libertà.

Prenditi tempo offline – riduci notifiche e sovraccarico digitale.

Chiedi aiuto professionale – non sei solo/a, la cura è un atto di forza.

 

@AnimaOltreilimiti80.

Numero3433.

 

T I E N I N E    C O N T O

 

Nessuno verrà a salvarti, arrangiati.

Tutti sono occupati con se stessi.

Se vuoi, devi lottare, ma da solo.

La vita non è giusta, tutto dipende da te.

Non avrai sempre forza, ma devi muoverti.

Nessuno ricorderà le tue scuse, solo i tuoi risultati.

I sogni costano caro e non tutti ti sosterranno.

Non serve lamentarti di quello che hai letto.

 

Risparmia un po’ di denaro ogni settimana.
Non importa quanto, ma risparmialo.

Ascolta i consigli dei tuoi genitori.
Sono quelli che vogliono, solo e sempre, il meglio per te.

Scegli con oculatezza i tuoi amici.
Tu sei il prodotto del tuo ambiente e delle tue frequentazioni.

Una cattiva compagnia ti rovina la vita.
Stare da soli è un’abilità che pochi padroneggiano.

Istruisciti, leggi, leggi, leggi.
Stai in salute e bada al tuo corpo.

Non aspettarti che qualcuno ti ami.
Impara ad amare per primo te stesso.

 

Libera interpolazione da YouTube.

Numero3431.

 

S I’    E    N O

 

S I’ :

 

Credi in te stesso: credi di potercela fare e ci riuscirai.

Sii forte: sogna, abbi fiducia, raggiungi i tuoi obiettivi, non rinunciare mai.

Un piccolo progresso ogni giorno ti porta a grandi risultati.

Sii riconoscente: un cuore grato è un magnete per i miracoli.

Lavora sodo: le cose migliori arrivano a chi si dà da fare.

Sii umile: lavora duro in silenzio, lascia che sia il successo a fare rumore.

Sii gentile: la gentilezza ti rende il migliore.

Continua a sorridere: per il tuo sorriso farai più bella la tua vita e quella degli altri.

 

N O :

 

Non lamentarti di nulla, mai.

Non aspettare, perdi tempo, il bene più prezioso.

Non chiedere ciò che non hai, ottienilo col tuo merito.

Non tradire te stesso, perdi il tuo valore.

Non fuggire dalle difficoltà, affrontale.

Non giudicare chi non conosci, potresti prendere un abbaglio..

Non sprecare il tempo, è poco.

Non temere di sbagliare, se succede impari, comunque.

Non dimenticarti da dove vieni.

Non smettere mai di crescere, anche in tarda età.

 

Libera interpolazione da YouTube.

 

Numero3425.

 

R E G O L E    D I    V I T A

 

Taglia i contatti con chi ti usa, anche se è di famiglia.

La sincerità estrema può farti perdere degli amici, … e va bene così.

Se non ti valorizzano al lavoro, o in quello che fai, cerca altro.

Le scuse non valgono senza un cambiamento.

Non devi spiegare le tue scelte a chi non vive la tua vita.

Più dai senza ricevere, più la gente si abitua a sfruttarti.

 

@ProGix

Numero3420.

 

U N A    P E R S O N A    I N T R O V E R S A

 

Si ricarica stando da sola, non è isolamento, è ricarica.

Ama le conversazioni profonde, detesta la superficialità.

Osserva prima di agire, preferisce capire prima di esporsi.

Ha un mondo interiore ricchissimo, ma non lo mostra a tutti.

Parla poco in gruppo, ma ascolta con attenzione.

Preferisce scrivere, pittosto che parlare di getto.

Seleziona poche persone, a cui tiene profondamente.

Ha bisogno di tempo per aprirsi, non è timidezza, è selettività.

Si sente scarica dopo troppa socialità.

Riflette molto, a volte anche troppo, prima di prendere una decisione.

 

@AnimaOltreilimiti80.

Numero3416.

 

da  QUORA

 

Scrive Re Artù, corrispondente di QUORA.

 

V E C C H I A I A

 

L’invecchiamento non è solo un processo biologico, ma anche psicologico e spirituale.

I segni e i concetti legati alla vecchiaia:

  1. L’invecchiamento inizia quando la mente smette di essere dinamica, entusiasta e orientata al servizio e all’espansione della coscienza.
  2. Quando una persona diventa eccessivamente conservatrice, legata a vecchie abitudini e incapace di adattarsi, questo è segno di invecchiamento mentale, anche se il corpo è ancora giovane.
  3. Il rifiuto di nuove idee, la chiusura verso il cambiamento e la rigidità nei pensieri sono considerati segni di “vecchiaia della coscienza”.
  4. L’identificazione eccessiva con il corpo porta sofferenza nella vecchiaia. Un sadhaka (praticante spirituale), invece, rimane giovane spiritualmente anche quando il corpo invecchia.
  5. La vera giovinezza, è mantenuta coltivando ideali elevati, meditazione e servizio disinteressato. Quando questi vengono meno, inizia la vera vecchiaia.

    Non sei vecchio finché non rinunci a lottare per l’ideale.

 

Numero3414.

 

P E R C H E’    T I    A M M A L I

 

Perché ti occupi dei problemi degli altri.

Perché vivi nel passato.

Perché tenti di piacere a tutti.

Perché fai troppe rinunce.

Perché reprimi le tue emozioni.

Perché non lasci andare ciò che ti fa male.

Perché hai paura dei cambiamenti.

Perché non ti metti davvero in gioco.

Perché non credi in te stesso/a.

Perché non dai priorità ai tuoi bisogni.

Perché rimandi la felicità, pensando di non meritarla.

 

P E R    G U A R I R E    D E N T R O

 

Accettare le emozioni è crescita – Diventare te stesso/a ti costerà persone e cose.

Siediti e ascolta la tua emozione – Fermati, non fuggire da essa.

Sentila senza giudicare – Non analizzarla, non combatterla.

Respira ad ogni emozione – Ogni respiro è un ponte verso la calma.

Lascia scorrere l’emozione – È come un’onda.

 

Guarire non è eliminare – È permettere al corpo di completare ciò che non ha finito.

La libertà interiore – È più vicina di quanto credi. Credici.

Non elemosinare energia – Proteggi i tuoi spazi emotivi.

Adotta la resilienza – La tua forza nasce proprio nei momenti più duri.

Scegli sempre te stessa – Sei la decisione più importante della tua vita.

 

A L L O R A    S U C C E D E    Q U E S T O

 

Inizi a capire perché reagisci così.

Smetti di voler piacere a tutti.

Lasci andare chi ti fa male, senza sensi di colpa.

Non ti spaventa più stare solo/a.

Le tue emozioni diventano alleate, non minacce.

La rabbia ti insegna, la paura ti parla, la tristezza ti guida.

Ti vedi con più onestà e più amore, non ti serve più recitare.

Non ti senti sistemato/a, ti senti vero/a.

E, finalmente, inizi a riconoscerti, non come pensavi di dover essere, ma come sei davvero.

Non stai guarendo per imparare a gestire il trauma, il dolore, l’ansia, la rabbia, la tristezza. A questi sei abituato/a.

Stai guarendo per imparare a gestire la gioia e tornare ad accettare la felicità nella vita.

 

Liberamente ispirato a         @AnimaOltreilimiti80

Numero3411.

 

R I S C A T T O    D I    D O N N A

 

Si ascolta prima di chiedere pareri esterni.

Non si forza più a restare dove non vibra.

Si tratta con la stessa cura che dava agli altri.

Non si colpevolizza per mettere se stessa al primo posto.

Rallenta quando ha bisogno, anche se il mondo corre.

Si lascia spazio per sentire, non solo per fare.

Si prende la libertà di deludere chi si aspettava altro.

Non si sabota più per farsi accettare.

Celebra le sue piccole vittorie come traguardi immensi.

Si guarda allo specchio e finalmente si riconosce.

Dice basta al “meglio di niente”.

Smette di abbassare i suoi standard per sentirsi amata.

Si chiede “come mi fa sentire?” prima di dire sì.

Non accetta più ruoli di seconda scelta.

Lascia andare chi la confonde, anche se lo ama.

Si libera dalla paura di restare sola.

Smette di giustificare il poco con “almeno c’è”.

Sceglie connessioni profonde, non presenze comode.

Affronta la verità, anche quando fa male.

Si guarda dentro e dice:”merito di più, punto!”.

 

@AnimaOltreilimiti80.

Numero3408.

 

C U R A    D I    S E’

 

Impara a volerti bene,

a prenderti cura di te stesso,

e poi anche a voler bene

a chi ti vuole bene.

Il segreto non è accudire

le api oppure le farfalle,

ma prenderti cura dei fiori

del tuo florido giardino,

e api e farfalle verranno da te.

Così, alla fine, troverai

non chi stavi cercando,

ma chi stava cercando te.

Numero3404.

 

C O N F E S S I O N E

 

Quello che ho cercato fuori

è dentro di me.

L’amore, l’affetto, il rispetto

che mi hanno dato,

o che ho desiderato ottenere,

hanno sempre abitato

dentro il mio cuore,

insieme al mio coraggio.

Oggi, mi assumo, da solo,

la responsabilità di me stesso,

del mio splendore, perché

nessuno mi ha reso ciò

che volevo essere, solo io.

Esploro il mio interno

e trovo verità e serenità.

Numero3402.

 

R I M P I A N T I

 

Scrivo, qui di seguito, dei 5 rimpianti più comuni in punto di morte.

 

Sono stati identificati da Bronnie Ware, un’infermiera palliativa australiana che ha raccolto le testimonianze di molte persone negli ultimi giorni di vita.

 

1   Avrei voluto avere il coraggio di vivere una vita più autentica, seguendo i miei sogni, invece di assecondare le aspettative degli altri.

 

2   Avrei voluto non lavorare così tanto, dedicando più tempo a me stesso e alla mia famiglia.

 

3   Avreo voluto avere il coraggio di esprimere i miei sentimenti e di dire ciò che davvero pensavo.

 

4   Avrei voluto mantenere i rapporti con i miei amici più stretti, coltivando le amicizie.

 

5   Avrei voluto permettermi di essere più felice e meno preoccupato, godermi di più la vita.

 

MORALE:   Non rimandare la vita a domani. Sii coraggioso, vivi autenticamente e ama senza riserve.

Solo così eviterai i rimpianti che, di solito, si hanno da vivi.

 

@DianaUrsu

 

 

 

 

Numero3390.

 

I N    C E R C A    D I . . . . D I O

 

Anche la giornata più grigia,

se vuoi, può diventare luce.

Non perché cambi il cielo,

piuttosto perché cambi tu.

E impari a fidarti della vita,

anche quando non ti dà

ancora le risposte che cerchi.

Smetti di pretendere certezze

e inizia a cercare la verità.

Dio non sta dove lo cercavi,

ma dove non volevi guardare,

perché ti hanno insegnato

a credere senza domandare.

Dio c’è, ma dentro di te.

Ogni volta che l’uomo

tenta di rinchiudere Dio

in un tempio, in un nome,

in un’immagine, lui, invece,

ne esce, disintegra, distrugge

le tue certezze, per rivelare

una presenza più grande

e ti invita a seguirlo, ancora

una volta, nel deserto, perché

questo deserto, in fondo,

non è solo un luogo geografico,

ma è uno stato dell’anima,

è quello spazio vuoto

in cui cadono tutte le illusioni,

in cui le sicurezze si sgretolano,

in cui il rumore del mondo

si spegne e resti solo tu

con le tue domande umane.

Il deserto non è una punizione,

è una chiamata. Lì Dio si rivela,

non con tuoni e lampi,

ma con una voce leggera,

che non impone ma sussurra,

che non ordina ma invita,

e proprio lì, nel silenzio, accade

qualche cosa di rivoluzionario.

Scopri che Dio non è venuto

a risolvere i tuoi problemi,

ma a stare con te in mezzo ad essi,

che non è venuto a premiarti

per la tua purezza ed osservanza,

ma ad amarti nella tua fragilità.

Lui non chiede sacrifici ma verità,

non perfezione ma autenticità,

non rituali ma giustizia, non cieca

obbedienza, ma libertà responsabile.

E allora, nel profondo, capisci che

l’unico tempio è il cuore,

che la legge più grande non è

scritta nella pietra, oppure

nei sacri messali, ma è

dentro di te, nella tua coscienza.

Che il vero culto non è quello

fatto di parole e di gesti ripetuti,

ma quello che nasce da una vita

consapevole ed onesta, ma

giusta anche, e soprattutto,

per te, da cui puoi ricavare,

senza paura, la tua felicità.

Tu non sei nato soltanto

per sopportare ciò che ti pesa,

per cercare di salvare qualcosa

che non ti appartiene più.

Tu meriti pace, non catene.

L’amore di Dio per te coincide

con l’amore che hai per te stesso,

è vero amore perché e purché

ti lasci libero di essere come sei,

senza vincoli e precetti umani

imposti fuori della tua coscienza.