Numero2353.

 

LETTERA  AD UN  AMICO  PREOCCUPATO.

 

Come vorrei interpretare, empaticamente, le tue ansie e preoccupazioni per la tua salute, e condividerle!
Non tanto per solidarietà di facciata, ma veramente, se potessi, metterei a tua disposizione il mio tempo di vita restante, per sommarlo al tuo e spartirlo in parti amichevolmente uguali ed equipollenti, per dirti quanto la mancanza di te sarebbe un venir meno della mia stessa speranza di vita.
Cosa vale, infatti, vivere se qualcosa non vale più della vita! Fra le cose che so essermi care e di grande valore, la tua amicizia è una di quelle che, se venisse a mancare, consapevolmente, mi lascerebbe carente di un bene assai prezioso, a cui non oso neppure pensare di dover rinunciare.
Se, presuntuosamente, potessi andare sicuro del perdurare perenne della tua amicizia, potrei non pensare altrettanto della tua durata fisica in presenza, come ho ascoltato dalla tua voce , un po’ fioca, forse velatamente rassegnata ed appena sconsolata, che drammaticamente mi esponeva le traversie del tuo decorso post operatorio, del tuo recupero e della eventualità di un nuovo intervento. Ma mi sono un po’ rincuorato, a sentire anche un fiero rigurgito di reazione da parte tua, che mi fa ben sperare, ma non ne avevo dubbio alcuno, sui tuoi propositi di non demordere. Tieni duro, whatever it takes, come già ti ho scritto.
Ti sono vicino, amico mio, e vorrei che tu aggiungessi al tuo vigore fisico, da leone indomito, anche quell’energia che, di incoraggiamento e di sostegno vibranti, possa venire da me a te.
Fai quello che è necessario fare, combatti ancora più strenuamente, non mollare mai. E sappi che, come compagno d’armi, anche se consapevole che la battaglia può essere mortale, ci sono anch’io al tuo fianco.
Qui, su questa terra, o altrove, dovunque sia, sappi che ti aspetto. Sempre.

Mandi.

Numero2255.

 

6 Novembre 2021

 

A N N I V E R S A R I O

 

Il giorno 6 del mese di Novembre del 2018, cioè tre anni fa, nasceva questo BLOG.
Colgo questa occasione per fare gli auguri di Buon Anniversario al BLOG, a me stesso, e dire il mio grazie di cuore a tutti coloro che mi hanno gratificato e onorato della loro presenza come seguaci ( i followers sono un’altra cosa), ai più o meno assidui lettori che hanno dedicato un po’ del loro tempo, non solo alla semplice lettura, ma anche alla partecipazione con commenti che ho sempre, immancabilmente e volentieri, pubblicato. Ad maiora.

Numero2243.

 

N I E N T E   P A U R A !   S O N O   A N C O R A   V I V O.

 

Avete ragione, qualcuno mi ha anche chiamato per sapere se mi era successo qualcosa. In effetti, ho dato il modo di pensarlo, perché in questi ultimi tre mesi, ho pubblicato ben poco. Ma sono felice di rassicurare tutti che godo di buona salute, compatibilmente con l’età, Il fatto è che , in questo periodo, mi sono dedicato ad un progetto editoriale molto impegnativo, del quale non voglio anticipare nulla, ma che vedrà la luce solo dopo il compimento del mio ottantesimo anno di età, quindi a luglio del prossimo anno. L’ho cominciato tre mesi fa, per l’appunto, e pensavo di aver bisogno di un anno intero per realizzarlo. Invece, con mia sorpresa, devo comunicare che è praticamente finito in questi giorni. Attualmente, sto correggendo e rifinendo le bozze. Credo che, in una settimana, avrò concluso. Dopo di che, mi rimetto in pista, con le antenne accese, per dedicarmi a qualunque argomento che possa attirare la mia attenzione. Vi ringrazio del vostro interessamento, in questa circostanza e sempre. È un onore ed un piacere, sentirmi seguito: grazie.

 

Numero2236.

 

Segnalato da mio figlio Alexis

 

 

T H E    S O C I A L    D I L E M M A

 

Nothing vast enters

the life of mortals

without a curse.

 

Sophocles

 

Niente di vasto entra

nella vita dei mortali

senza una maledizione.

 

Sofocle.

 

Il Docufilm THE SOCIAL DILEMMA getta una luce sull’influenza che YOUTUBE, FACEBOOK,TWITTER ed altri Social Media Networks – e, per estensione, i loro algoritmi – hanno sulla vita dei loro utenti.
Il filmato critica il modo in cui gli algoritmi, progettati per predisporre gli utenti alla pubblicità, hanno condotto a gravi problemi sociali, come il sensazionalismo e la polarizzazione.
Come disse Sofocle: “Niente di vasto entra nella vita dei mortali senza una maledizione” ed ora, il conseguimento di guadagni a breve termine dei Social Media ci ha caricato addosso il “dilemma sociale” di una cultura che è impossibile da sostenere.

Numero2123.

 

G R E G G E   D I   P E C O R E

 

Stamattina, andando in macchina al Tennis Club di Martignacco, sono passato sul cavalcavia della tangenziale, subito dopo Arteni. Quando ero sul punto più alto del tracciato stradale, ho guardato in basso ed ho visto uno sterminato gregge di pecore che pascolava nei prati sottostanti.
Ho pensato: ecco, così siamo noi, popolo Italiano, un gregge di pecore guidato da pastori che non sanno dove andare.

Un’ora più tardi mi è capitato sul telefonino un messaggio che sta diventando virale.
Io, fra me e me, l’ho intitolato:

CARTA E MONETA (variante italiana MONATA)

Eccolo:

 

Supermercato:
Signora sessantenne alla cassiera.
: voi non avete il programma cashback ?!
: no signora per volontà della proprietà noi non l’abbiamo attivato
: è uno scandalo, non verrò più qui a fare la spesa!

Vedendo il trambusto, si avvicina il proprietario.
: signora buongiorno, sono il proprietario, posso aiutarla in qualche modo ?
: la vostra dipendente mi ha impedito di usare il cashback; se lo sapevo non venivo neanche.
: no signora, non dipende dalla cassiera, ma da me. Il criminale sono io. Sono io che ho rifiutato di installarlo. Ma non si preoccupi, le faccio io un buono spesa del 10% sulla sua spesa di oggi.
La signora rimane interdetta
: ma perché non l’ha fatto installare ?!

Perché vede, cara signora, in Italia ci sono, con certezza, almeno sette milioni di coglioni. E la cosa preoccupante è che il numero è destinato a salire…

Circa 7 milioni di italiani hanno scaricato, ad oggi, la app per partecipare al cashback degli scontrini con annessa Lotteria di Stato.

Degli ignoranti, innanzitutto perché credono davvero che questa sia una alzata d’ingegno dei soliti politici mediocri per rilanciare i consumi. Invece serve a tutt’altro…

La signora è incuriosita e perplessa.

Vede, per tutti gli acquisti fatti con bancomat o carta di credito dall’8 al 31 dicembre vi valutano il 10% della spesa come cashback per un totale massimo di 150.00€ . Ve li riaccreditano a febbraio. Non sapete però, che il rimborso massimo è di 15.00€ a transazione. Che voi spendiate quindi 1500.00€ o 150.00€ il rimborso sarà sempre 15.00€. Che nel caso di 1500.00€ non è il 10%. Bensì l’1%. Gli acquisti on-line non valgono, alcune carte di credito non valgono e per accedere al programma dovrete fare minimo 10 acquisti. Il che si traduce che per ottenere i famosi 150.00€ massimi di bonifico, dovrete spendere 1500.00€ in dieci transazioni da 150.00€ l’una. Voglio proprio vedere sette milioni di italiani che spendono 1500.00€ in dieci operazioni per fare regali. Sapete come finirà? Che userete il cashback soprattutto nei supermercati come i miei, e lo dico contro i miei interessi, per fare la spesa. Ingrassando solo le casse delle banche, che per ogni transazione vi preleveranno minimo 2.00€ di commissioni, intascando 20.00€ ad italiano, e le casse dei grandi gruppi di distribuzione organizzata che fatturano diverse centinaia di milioni di euro ogni anno. Altro che negozi di prossimità…

La signora cerca una scappatoia…
: guardi io ero contraria poi mi ha convinto mio marito che è più tecnologico.

Non è finita cara signora: dal 1 gennaio a chi avrà fatto almeno 50 transazioni con bancomat riconosceranno un ulteriore 10%, per un massimo di 300.00€ (compresi i 150.00€ di dicembre). Con 50 transazioni bancomat avrete speso certamente 100.00€. (N.d.R. : qui non capisco, ci deve essere un errore nel testo). Per farvene rimborsare 50.00 netti. Cioè una media di 0.1 centesimo di euro al giorno. Chi avrà ingrassato di più le banche potrà poi partecipare alla Lotteria degli Scontrini. Vincendo 1500€.

E per finire signora non le dicono che per adeguare le casse al cashback il negozio deve sostenere una spesa non detraibile compresa tra i 100€ ed i 350€. E non solo: io negozio ricevo il pagamento dopo 7 giorni dalla transazione. In quei sette giorni le banche guadagnano con la valuta virtuale e gli interessi al capitale.

: ma allora mio marito si è lasciato infinocchiare… stasera quando torna a casa gli dico che è stato proprio un cretino!

: signora non si preoccupi, lei prelevi al bancomat e paghi con i contanti. Poi mi mandi qua suo marito che facciamo un buono anche a lui!

Grazie per avermi spiegato tornerò sicuramente a fare la spesa usando il buono.

DIAMOCI UNA SVEGLIATA!!!
Riimpariamo a ragionare con la nostra testa e non come un gregge di pecore!!!

 

N.d.R. : questo messaggio ha interpretato perfettamente il mio pensiero, che ho espresso nella presentazione.

Numero2117.

 

I T A L I A N I     UN POPOLO GENEROSO

PICCOLA INDAGINE SULLE DONAZIONI

 

Durante il LOCKDOWN, le donazioni sono state fatte direttamente alla Protezione Civile, a ospedali, medici e infermieri.
Nel 2019 la scelta del 63% degli Italiani è caduta su molteplici associazioni piuttosto che su una in particolare.
Le più sostenute sono state quelle della categoria “Salute e ricerca” (54%), seguita da “Emergenza e protezione civile” (32%) e da “Assistenza sociale” (24%). Vengono poi “Tutela dell’ambiente e degli animali” (23%), e “Sostegno e servizi per disabili” (22%).
Nel 2020, con la pandemia lo scenario è cambiato: le donazioni sono state indirizzate direttamente alla Protezione civile e agli ospedali, fino ad arrivare a medici ed infermieri.

Italiani, popolo di navigatori e di santi, ma anche popolo di donatori.
Lo dimostrano, cifre alla mano, i dati raccolti da Italiani solidali, il monitoraggio continuativo effettuato dalla DOXA sul mondo del non profit e delle organizzazioni solidali in Italia iniziato nel 2001.
Nel 2019, più di 8 Italiani su 10 (l’82%) hanno affermato di avere effettuato almeno una donazione. Il contante è stata la modalità preferita dal 40% dei donatori, ma sono cresciute anche le donazioni effettuate via web, che nel 2018 si sono attestate intorno al 22% del totale. Nel 2020, invece, con l’esplosione della pandemia è, per così dire, “esplosa” anche la generosità. Durante i rilevamenti nella settimana dal 20 al 24 Marzo, 1 Italiano su 4 ha dichiarato di avere già effettuato una donazione, mentre nel mese di Aprile, la quota di Italiani che ha fatto donazioni a seguito dell’emergenza sanitaria è stata del 35%. Ciò significa che, nel complesso, durante il bimestre Marzo-Aprile, le persone che hanno elargito una somma di denaro sulla spinta della pandemia sono state tra i 13 e 15 milioni.

Ma chi sono i donatori? Il 60% è rappresentato da donne mentre, per quanto riguarda le classi d’età, 1 donatore su 2 (il 52%) ha almeno 55 anni. Le persone di età compresa tra i 15 e i 34 anni sono invece circa 1 su 10.
Infine, i donatori che hanno un livello d’istruzione più alto preferiscono donare ad organizzazioni non profit e arrivano al 62%.

N.d.R. :  In questo contesto, anch’io ho indagato, per conto mio e per la mia curiosità, su quante e quali sono le organizzazioni che propagandano sui canali televisivi la propria attività varia di assistenza, sostegno e supporto.
Ne esce un panorama abbastanza sorprendente, che potrebbe ingenerare qualche dubbio: che si tratti di un business sotto mentite spoglie?
Qui di seguito trovate un elenco dei “marchi” che in TV presentano, con costanza ed insistenza, la pubblicità dei loro “prodotti”. Non sono, certamente, tutti.

Banco Alimentare

UNICEF – Lascito testamentario

Istituto Pasteur Italia

API Greenpeace

WWF Animali in pericolo

OXFAM per fornire acqua purificata.

Questi, sopra citati, non danno indicazioni, nello spot pubblicitario, sulla cifra minima richiesta.
Mentre quelli che seguono fanno precisa richiesta di una cifra minima, a scanso di equivoci.

TELETHON  10 Euro

Lega del filo d’oro  9 Euro

Progetto Arca per i “barboni”  9 Euro

Save the children  5 per mille

San Patrignano  5 per mille

Greenpeace per le balene  9 Euro

Medici senza frontiere  9 Euro

Sightsavers.it  5 Euro

We world  per le bambine 5 Euro

Salva le api  15 Euro.

Numero2016.

 

R I F L E S S I O N E

 

Il mondo non sarà mai

dei cretini istruiti,

sarà, bensì, retaggio

dei saggi istruiti.

Non sembri una banalità,

perché la parola chiave,

quella che fa la differenza,

non è “cretini” o “saggi”,

ma, piuttosto, “istruiti”.

Di solito, un giovane

è più cretino che saggio;

di converso, un vecchio

è più saggio che cretino.

Comunque sia, la loro istruzione

sarà sempre discriminante.

Talvolta accade che un giovane,

cretino, abbia successo.

Se non sarà istruito, questo

successo sarà effimero,

perché dipende solo

dalla sua gioventù.

Ma, più spesso, un vecchio,

saggio, non avrà séguito,

pur essendo istruito,

perché non cercherà il successo,

gli basterà l’istruzione,

che sarà il premio a se stesso.

La sua “cultura di vita” è

il suo successo autoappagante.

Ma, in questo rinchiudersi

nella sua “turris eburnea”,

c’è un anello debole

nella catena di trasmissione

della cultura di un popolo, che

è una continua sedimentazione,

una stratificazione dei “saperi”

condivisi perché comunicati.

Un vecchio saggio non può

permettersi il lusso di portare

con sé, nella tomba, il “tesoro”

della sua cultura, cioè le conoscenze,

le sensibilità, le esperienze migliorative,

che hanno accompagnato il suo

personale percorso di vita.

Deve spargerlo ed espanderlo,

per condividerlo e metterlo

a disposizione degli altri,

se non di tutti, almeno di coloro

che ne sapranno cogliere la traccia.

Solo così, potrà ritagliarsi

una piccola fetta di eternità.