Numero2746.

 

da Quora

 

Q U A L C O S A   D I   B E L L O

 

Bob Marley una volta disse:

 

“Potresti non essere il suo primo,

il suo ultimo, o il suo unico.

Amava prima, amerà di nuovo.

Ma se lei ti ama ora, cos’altro conta?

Lei non è perfetta – e nemmeno tu,

e voi due potreste non essere mai perfetti insieme,

ma se riesce a farti ridere, pensaci due volte,

e ammetti di essere umano e di fare errori.

Tienila e dalle tutto quello che puoi.

Potrebbe non pensare a te ogni secondo della giornata,

ma lei ti darà un pezzo di se stessa.

Sai che puoi spezzarle il cuore:

quindi non farle del male,

non cambiarla, non analizzarla e

non aspettarti più di quello che può dare.

Sorridi quando ti rende felice,

Falle sapere quando ti fa arrabbiare,

e senti la sua mancanza quando non c’è.

Ama con tutto il tuo essere quando ricevi amore.

Perché non ci sono ragazze perfette,

ma ci sarà sempre una ragazza perfetta per te…”. ❤

Numero2706.

 

“Femina est aliquid

deficiens et occasionatum”.

 

Questa definizione è di San Tommaso d’Aquino

e si riferisce al pensiero di Aristotele,

espresso con le corrispondenti parole greche,

in merito alla donna:

 

La donna è qualcosa

di mancante e di occasionale.

 

Naturalmente la Chiesa Cattolica

si è uniformata al sentire retrostante

di questo Dottore della Chiesa.

 

Ma i tempi stanno cambiando ….

Numero2681.

 

da una chat di  QUORA

 

Cosa vogliono le donne in un uomo di 25 anni:

1. Essere bello

2. Essere affascinante

3. Avere successo finanziario

4. Essere un buon ascoltatore

5. Essere spiritoso

6. Essere in buona forma

7. Avere stile nel vestire

8. Apprezzare le cose belle

9. Essere pieno di sorprese

10. Essere un amante creativo e romantico

 

Cosa vogliono le donne in un uomo di 35 anni:

1. Che abbia occhi belli e non sia calvo

2. Che apra la portiera della macchina o prenda una sedia

3. Che abbia abbastanza soldi per una bella cena

4. Che sappia ascoltare più che parlare

5. Che sappia ridere alle loro battute

6. Che porti le borse della spesa

7. Che abbia almeno una cravatta

8. Che si goda la buona cucina casalinga

9. Che si ricordi i compleanni e gli anniversari

10. Che sia romantico almeno una volta alla settimana

 

Cosa vogliono le donne in un uomo a 45 anni:

1. Non deve essere troppo brutto (se è calvo, dovrebbe radersi la testa)

2. Non può buttarle fuori quando sono in macchina

3. Non lavorare troppo e quando, di tanto in tanto , le porta fuori a cena, non gridare

4. Deve annuire con la testa quando si parla

5. Deve capire le loro battute

6. Essere abbastanza in forma per spostare i mobili

7. Indossare una camicia per coprire la sua enorme pancia

8. Non comprare champagne con il tappo a vite

9. Abbassare la tavoletta del water quando usa la toilette

10. Radersi almeno nei fine settimana

 

Cosa vogliono le donne in un uomo di 55 anni:

1. Mantenere i peli del naso e delle orecchie tagliati

2. Non ruttare o scoreggiare in pubblico

3. Non chiedere soldi più volte

4. Non appisolarsi o dormire quando stanno parlando

5. Non raccontare la stessa barzelletta più e più volte

6. Essere abbastanza in forma da alzarsi dal divano nei fine settimana

7. Indossare ancora calzini e pantaloni nuovi

8. Godersi una buona cena davanti alla TV

9. Ricordarsi ancora il loro nome

10. Radersi almeno qualche fine settimana

 

Cosa vogliono le donne in un uomo che ha 65 anni:

1. Che non spaventi i bambini

2. Che si ricordi dov’è il bagno

3. Che non spenda troppi soldi per il medico

4. Che russi solo quando sonnecchia

5. Che si ricordi perché sta ridendo

6. Che sia abbastanza in forma per stare almeno in piedi da solo

7. Che normalmente indossi ancora i vestiti

8. Che non gli piacciano solo i cibi morbidi

9. Che si ricordi dove lascia la sua dentiera

10. Che si ricordi ancora cos’è un fine settimana

 

Cosa vogliono le donne in un uomo di 75 anni:

1. Essere ancora in grado di respirare

2. Non dimenticare di pulire il water e il bagno

3. E poi ….

Numero2679.

 

da  QUORA      di  Laura Taibi

 

C’ È  QUALCOSA  DI  LEGALE  CHE  PENSI  NON  DOVREBBE  ESSERLO?

 

Quello che sto per scrivere potrebbe sconvolgere molta gente e far storcere il naso:

Dovrebbe essere illegale concepire senza avere nessuna qualifica per essere genitori.

Mi spiego: se una coppia, per un qualsiasi motivo, non riesce a concepire un figlio proprio, può sempre adottare. Per farlo però bisogna superare un iter di idoneità che comprende materialmente l’avere una casa, un lavoro sicuro, una certa stabilità economica… ma non solo. Ci sono anche test con psicologi e assistenti sociali per provare che quella coppia non abbia disturbi mentali e che sia in grado, psicologicamente e moralmente, di occuparsi di un bambino.

Tutto questo è ritenuto normale e opportuno, quando si tratta di un’adozione, ma sembra del tutto superfluo quando una coppia il figlio se lo concepisce da sé, seguendo solo le regole e le modalità naturali.

Ho visto (come credo molto di voi) famiglie disfunzionali, formate da genitori troppi giovani, troppo vecchi, troppo ignoranti o con palesi problemi comportamentali. Genitori concentrati solo su se stessi, oppure violenti, anaffettivi, incapaci di impartire le basilari norme educative ai loro figli.

Questa gente ha solo avuto la fortuna di avere un apparato riproduttivo funzionante e questo, secondo la legge, rende una persona automaticamente idonea ad avere dei figli. Tutto questo a me sembra assurdo!

Se dipendesse da me, istituirei una specie di “patente genitoriale” senza la quale concepire un figlio risulterebbe reato. Per conseguirla si dovrebbe passare lo stesso iter utilizzato per le adozioni, dimostrando così di essere in grado di fare il genitore.

N.d.R. (Redazione di chi ha scritto l’articolo, che ha ricevuto molti like) : non mi aspettavo tutti questi riscontri positivi, essendo questo un argomento piuttosto “scomodo” per molti.

Parafrasando quello che è stato detto nei commenti: chi non ha avuto la sfortuna di vivere in famiglie disfunzionali non può capire cosa voglia dire ed è portato a credere che ogni persona sia capace di imparare il mestiere di genitore, ma purtroppo così non è.

Numero2661.

 

 

U N   P R O G R A M M A   D I   V I T A

 

Lascia andare le persone che non sono pronte ad amarti, o pretendono di farlo soltanto a modo loro.
Questa è la cosa più difficile che dovrai fare nella tua vita e sarà anche la cosa più importante.
Smetti di avere conversazioni difficili con persone che non vogliono cambiare.
Smetti di apparire per le persone che non hanno interesse per la tua presenza.
So che il tuo istinto è quello di fare tutto il possibile per guadagnare l’apprezzamento di chi ti circonda, ma è un impulso che ti ruba tempo, energia, salute mentale e fisica.
Quando inizi a lottare per una vita con gioia, interesse e impegno, non tutti saranno pronti a seguirti in quel luogo.
Questo non significa che devi cambiare ciò che sei, significa che devi lasciare andare le persone che non sono pronte ad accompagnarti.
Se sei escluso, insultato, dimenticato o ignorato dalle persone a cui regali il tuo tempo, non ti fai un favore continuando ad offrire loro la tua energia e la tua vita.
La verità è che non sei per tutti e non tutti sono per te.
Questo è ciò che rende così speciale un rapporto, quando trovi persone con cui hai amicizia o amore ricambiato.
Saprai quanto è prezioso, perché hai sperimentato ciò che non lo è.
Ci sono miliardi di persone su questo pianeta e molte di loro le troverai al tuo livello di interesse e impegno.
Forse se smetti di apparire, non ti cercheranno.
Forse se smetti di provarci, la relazione finirà.
Forse se smetti di inviare messaggi, il tuo telefono rimarrà scuro per settimane.
Questo non significa che hai rovinato la relazione, significa che l’unica cosa che la sosteneva era l’energia che solo tu davi per mantenerla.
Questo non è amore, è attaccamento.
È dare una possibilità a chi non se la merita!
Tu meriti molto di più.
La cosa più preziosa che hai nella tua vita è il tuo tempo ed energia, poiché entrambi sono limitati.
Le persone e le cose a cui dai tempo ed energia, definiranno la tua esistenza.
Quando ti rendi conto di questo, inizi a capire perché sei così ansioso quando trascorri del tempo con persone che non dovrebbero starti vicino, o ti dedichi ad attività o spazi che non ti si addicono.
Inizierai a renderti conto che la cosa più importante che puoi fare per te stesso e per tutti quelli che ti circondano, è proteggere la tua energia mentale, nervosa, affettiva più ferocemente di qualsiasi altra cosa.
Fai della tua vita un porto sicuro, in cui sono ammesse solo persone “compatibili” con te.
Non sei responsabile di salvare nessuno.
Non sei responsabile di convincerli a migliorare.
Non è il tuo lavoro esistere per le persone che non ti meritano e dare loro la tua vita!
Ti meriti amicizie vere, impegni veri e un amore completo con persone sane ed equilibrate.
La decisione di prendere le distanze dalle persone nocive, ti darà l’amore, la stima per te stessa, la felicità e la protezione che meriti.
Tu vali, non svenderti.

Numero2656.

 

R E L A Z I O N I   D’ A M O R E

 

da QUORA

 

Qual è la dura verità sulle relazioni d’amore?

 

Una donna si trovava per strada, quando notò un negozio con la scritta: “Vendita di uomini”. Incuriosita, entrò.

Al piano terra c’era un cartello che diceva:

Questo negozio ha 6 piani. Si può solo salire, è vietato scendere!

L’uscita è all’ultimo piano. Si può scegliere solo un uomo.

La donna salì al primo piano dove c’era un altro cartello che diceva:

“Qui gli uomini sono affettuosi”.

La donna salì ancora e, al secondo piano, c’era scritto:

“Qui gli uomini sono affettuosi e belli”.

Sorpresa, salì al terzo piano dove c’era scritto:

“Qui gli uomini sono affettuosi, belli e con un buon lavoro”.

Eccitata, non ebbe dubbi e salì di un altro piano.

Al quarto piano c’era scritto:

“Qui gli uomini sono affettuosi, belli, con un buon lavoro e amano i bambini”.

La donna cominciò a vacillare, ma salì al 5° piano. Lì il cartello diceva:

“Qui gli uomini sono affettuosi, belli, con un buon lavoro, amano i bambini e fanno di tutto a letto”.

La donna pensò di fermarsi lì, ma finì per andare all’ultimo piano, il 6°.

Lì c’era un tabellone elettronico che diceva:

“Lei è la 2.315.434esima donna a entrare in questo piano. Qui non ci sono uomini. Questo serve a farle capire che non esistono uomini perfetti”

 

È una semplice storia a scopo riflessivo.

Non prendetela alla lettera, se necessario cambiate il sesso del personaggio e siate felici.

L’intenzione è quella di mostrare che le relazioni amorose sono fatte di esseri umani imperfetti, quindi gli errori accadranno.

Anche i fallimenti, le frustrazioni e le delusioni, naturalmente.

E… la relazione è proprio questo:

Affrontare le imperfezioni della coppia, mentre si cerca di capire e gestire le proprie. C’è tutto da imparare nella vita.

È anche bello farlo insieme.

 

Numero2642.

 

Da  QUORA

 

U O M I N I   E   D O N N E      (scrive una donna)

 

Gli uomini e le donne non sono uguali.

Meritano di avere gli stessi diritti? Certamente.

Devono essere trattati rispettosamente? Senza alcun dubbio.

Sono ugualmente capaci? Assolutamente.

Devono essere garantite loro le stesse opportunità nella vita? Ovvio.

Ma sono uguali? No, non direi.

Uomini e donne sono diversi.

Mi irrita tantissimo vedere come alcune donne combattano costantemente per assomigliare agli uomini piuttosto che per accettare loro stesse. Non c’è qualcuno migliore di qualcun altro, ma non si può nemmeno dire che siano uguali.

Uomini e donne dovrebbero lavorare insieme come una squadra, e noi dovremmo riconoscere i nostri punti di forza e utilizzarli al meglio. Non tutti i membri di un gruppo si occupano della stessa cosa, ma ciò non significa che ci siano individui più o meno importanti.

È questo il modo in cui vedo gli uomini e le donne.

Certo, ci sono delle eccezioni, come ad esempio il fatto che, personalmente, non riesca ad identificare dei tratti tipicamente maschili o femminili, ma è irrilevante.

Il femminismo dovrebbe diffondere il messaggio che noi donne dobbiamo essere sicure di noi stesse in ciò che facciamo perché possiamo e vogliamo farlo. Eppure, sembra che stiamo cercando di trasformarci in uomini.

Lasciate che le donne cucinino, che facciano le avvocate, le dottoresse, che facciano sport o che stiano a casa a mangiare e basta. A chi importa?

ll punto è che una donna che decide di dedicarsi esclusivamente ai propri figli non è né debole né arretrata, anzi, è fondamentale per la società tanto quanto una che lavora a tempo pieno.

Facciamo cadere lo stereotipo della “vera” donna e permettiamo a chiunque lo voglia di accettare la propria femminilità.

Numero2615.

 

UNA  VERGINE  PER  IL  PRINCIPE    (fatto storico)

 

Siamo sul finire del Rinascimento quando le famiglie nobiliari italiane stanno già percorrendo una linea discendente.

Gli stessi Gonzaga non sono più la famiglia potente e ricca della generazione precedente ma, almeno sulla carta, rappresentano ancora un buon partito per gli altri Stati italiani.

Guglielmo Gonzaga, attuale duca, pensa che un matrimonio tra il figlio ed erede Vincenzo e Margherita Farnese possa mettere una pietra sopra alla rivalità tra le due famiglie.

Dopo però un anno i due giovani non hanno ancora avuto figli e si scopre che la causa è un problema fisico di Margherita. A questo punto si arriva allo scioglimento del matrimonio con l’intervento di Carlo Borromeo, il futuro santo imparentato con i Gonzaga.

Vincenzo stavolta punta ancora più in alto: Eleonora de’ Medici, ma il granduca di Toscana Francesco I sospetta “della impotentia del Principe di Mantova” e teme che “sarà ogni dì più impotente d’haver figli, perché ha la materia grandissima la quale oltre che per la grandezza diventa fiacca et impotente a erigersi per poter penetrar’ nella natura della donna”.

Prima del matrimonio impone una prova di virilità all’erede del ducato di Mantova.

Il test si svolge a Venezia nel 1584 e il Gonzaga ha a disposizione tre prove con una vergine fiorentina, tale Giulia Albizzi, di 21 anni, consenziente sulla base della promessa di una ricca dote e un marito pronto a sposarla
Accompagnata da Belisario Vinta, e accolta dal commissario e medico mantovano Marcello Donati, la fanciulla attese che Vincenzo Gonzaga si sentisse pronto all’atto alla presenza di testimoni.

Il primo tentativo finì male per un improvviso malore dell’uomo, causato dall’aver ingerito troppe ostriche (noto afrodisiaco fin dall’Antichità), ma in seguito la “prova” si svolse come tutti auspicavano e la virilità del giovane venne certificata. La ragazza venne visitata a lungo e attentamente, furono controllate anche le lenzuola, infine fu interrogata per avere conferma che tutto si fosse svolto nel migliore dei modi.

Di queste due storie che sembrano inventate rimane documentazione negli archivi.

Una volta superato il test, il matrimonio dell’anno tra il Gonzaga e la Medici può quindi essere programmato il 29 aprile 1584.

La coppia ebbe sei figli. Mentre la Albizzi, rimasta incinta, come promesso, fu fatta sposare a un giovane addetto di Casa Medici, con una buona dote e con l’assicurazione per lui di fare carriera.

Numero2574.

 

S U P E R   P O T E R I   F E M M I N I L I

 

Fra i tanti super poteri femminili mi sembra necessario indicare almeno i seguenti tre, che considero i principali:

 

-1) la capacità di “generare la vita”; basterebbe questo potere (il più importante), da solo, a dimostrare e ad esaltare la significatività e la indispensabilità delle donne;

-2) la capacità del “pensiero parallelo”, mentre noi uomini pensiamo e ragioniamo essenzialmente in “modo seriale”; il nostro pensiero sovente risulta molto profondo, preciso, concentrato, accurato, ecc., ma resta assai spesso “solitario” , essendo “uno solo alla volta”; (N.d.R.: la femmina è multitasking, cioè riesce a seguire mentalmente e a fare più cose contemporaneamente, il maschio, no);

-3) la capacità di “essere oblative” (quando riescono a raggiungere un alto livello di maturazione psichica e affettiva), diventando capaci di amare e di offrire senza attendersi alcun contraccambio, diventando altruistiche e disinteressate.

 

Mario Nicola Misino.

 

N.d.R.: le donne che vogliono la parità con gli uomini, ci perdono, perché stanno rinunciando alla loro superiorità e… non lo sanno.