Numero3245.

 

da  QUORA

 

Scrive Lola, corrispondente di QUORA

 

C O M E    S I    F A    A    V I V E R E    P I U’    A    L U N G O ?

 

  • Evitare di mangiare troppo. Una riduzione del 10-50% dell’apporto calorico normale può aumentare la durata massima della vita;
  • Bere caffè o tè. Sia il caffè che il tè sono collegati a un ridotto rischio di malattie croniche. Bene, ora mi sento giustificata a bere almeno 3 tazze di tè al giorno;
  • Non sedersi tutto il giorno. Solo 10 minuti di attività leggera al giorno possono ridurre il rischio di morire;
  • Fare sesso. Le persone che rimangono sessualmente attive con l’età tendono a vivere più a lungo;
  • Avere uno scopo nella propria vita;
  • Aiutare le persone. In questo momento, sono troppo misantropa per vedere qualcuno.
  • Guardare i video dei gatti. Uno studio dell’Università dell’Indiana ha scoperto che la visione di video sui gatti ha dato ai partecipanti più energia e positività e hanno provato meno emozioni negative come l’ansia;
  • Cantare, anche se si è stonati;
  • Mangiare ​​cioccolato fondente.

Numero3226.

 

da  QUORA

 

Scrive Richard Reese, corrispondente di QUORA

 

Quali sono le abitudini peggiori
da evitare in una relazione.

 

Una relazione sana richiede impegno, rispetto e comunicazione. Tuttavia, alcune abitudini possono danneggiare il rapporto e creare tensioni. Ecco le peggiori da evitare:

1. Comunicazione Tossica

  • Evitare il silenzio punitivo, il sarcasmo e le critiche costanti. Una comunicazione negativa può minare la fiducia e il rispetto.

2. Mancanza di Ascolto Attivo

  • Non ascoltare realmente il partner o interromperlo costantemente dimostra disinteresse e mancanza di empatia.

3. Essere Eccessivamente Critici o Giudicanti

  • Criticare il partner su dettagli insignificanti può farlo sentire inadeguato o non apprezzato.

4. Neglect o Disattenzione Affettiva

  • Non dedicare tempo di qualità o trascurare i bisogni emotivi del partner può creare distanza.

5. Gelosia eccessiva o Possessività

  • La mancanza di fiducia e il controllo soffocante possono portare al deterioramento della relazione.

6. Mancanza di Compromessi

  • Insistere sempre per avere ragione o imporre il proprio punto di vista senza considerare i desideri dell’altro genera squilibri e conflitti.

7. Non Chiedere Scusa Quando Serve

  • Non ammettere i propri errori e non scusarsi può far percepire una mancanza di responsabilità.

8. Trascurare la Crescita Individuale

  • Dipendere completamente dal partner senza coltivare interessi personali o amicizie può creare un rapporto soffocante.

9. Risentimento Accumulato

  • Evitare di affrontare i problemi quando si presentano può far crescere il rancore e portare a esplosioni emotive.

10. Bugie o Mancanza di Trasparenza

  • Anche le piccole bugie minano la fiducia. L’onestà è fondamentale per una relazione duratura.

Come Migliorare?

  • Comunicare Aperti e Onesti: Esprimere i propri sentimenti in modo rispettoso.
  • Praticare l’Empatia: Mettersi nei panni del partner.
  • Dedicare Tempo di Qualità: Ritagliarsi momenti speciali insieme.
  • Coltivare Fiducia: Essere affidabili e sinceri.

Evitando queste abitudini negative, è possibile costruire una relazione più forte, armoniosa e soddisfacente. 💕

 

 

Cosa provoca la mancanza
di attività sessuale?

 

La mancanza di rapporti sessuali può avere vari effetti, sia fisici che psicologici. Ecco alcuni dei principali:

  1. Cambiamenti fisici:
    • Riduzione del desiderio sessuale: La mancanza di attività sessuale può portare a una diminuzione della libido.
    • Secchezza vaginale o problemi di erezione: Nelle donne, può verificarsi secchezza vaginale, mentre negli uomini possono insorgere difficoltà di erezione.
  1. Effetti psicologici:
    • Stress e ansia: La mancanza di intimità fisica può aumentare lo stress e l’ansia, influenzando l’umore generale.
    • Depressione: In alcuni casi, la mancanza di rapporti sessuali può contribuire a sentimenti di depressione o isolamento.
    • Problemi relazionali: Può causare tensioni nella relazione con il partner, portando a conflitti o a una maggiore distanza emotiva.
  1. Cambiamenti ormonali: L’attività sessuale stimola la produzione di ormoni come la dopamina e l’ossitocina, che influenzano il benessere e la connessione emotiva. La mancanza di questi stimoli può portare a uno squilibrio ormonale.
  2. Impatto sulla salute fisica: L’attività sessuale ha anche benefici per la salute, come migliorare la circolazione sanguigna e rafforzare il sistema immunitario. La sua mancanza potrebbe ridurre questi benefici.

In generale, è importante mantenere una comunicazione aperta con il partner e considerare il proprio benessere emotivo e fisico. Se la mancanza di rapporti sessuali è una fonte di preoccupazione, potrebbe essere utile consultare un professionista della salute.

Numero3211.

 

da  QUORA

 

 

M A S C H I L I S M O

 

Scrive Francesco Davini, corrispondente di QUORA

 

 

Eccolo qua. Francesco Davini, per dimostrare che in fondo pure noi siamo maschilisti e quindi l’Islam non fa poi niente di male, tira fuori quello che appare un frammento di Famiglia Cristiana di chissà quale epoca. In realtà non ha niente a che vedere con il famoso settimanale cattolico, ma è un foglio tratto da un opuscolo del 1895 (sì avete letto bene: 1895):

Shot dal blog Il Pozzo dei Miei Pensieri, di Ernesta.

E quindi, c’erano anche i doveri dei mariti.

Leggiamoli.

Ahi ahi ahi… come mai Francesco Davini ha saltato questa parte?

Farà mica parte di quella schiera di persone che pur di parlar male dell’Occidente, degli americani, delle democrazie liberali ecc… ossia del mondo in cui viviamo, non esita a legittimare, scusare, nascondere le peggiori nefandezze dei nostri nemici, anche se per farlo deve andare indietro nel tempo, fino al 1895, per trovare qualcosa a cui attaccarsi?

Vecchia storia.

Sia chiaro: il mondo E’ maschilista.

Lo è sempre stato e l’Occidente non ha fatto eccezione ma oggi, in tutti i paesi moderni e civili del mondo occidentale, si parla di maschilismo in termini di penalizzazione sulle carriere e sulle retribuzioni, non certo nei termini in cui il problema si manifesta nei paesi e nelle comunità islamiche.

Vedete qualche differenza? Francesco Davini non le vede…

Perché l’Islam è così maschilista?

Perché è rimasto arretrato. Non ci sono giri di parole su questo. Il semplice fatto di prendere per oro colato gli insegnamenti di un testo religioso, dimostra la profonda arretratezza di una cultura.

Francesco Davini è dovuto risalire al 1895 per trovare una traccia così discriminatoria sulle donne in Italia (e non ci ha nemmeno azzeccato…). Ecco, il mondo islamico, sulle donne (e non solo) è rimasto davvero arretrato e non al 1895 ma ancora più indietro, molto più indietro.

Numero3193.

 

U S U S    F R U C T U S    A B U S U S

 

The USUS was the right that the holder had to make use of the object according to its destination or nature, FRUCTUS was the right to receive the fruits, ABUSUS was the right of disposition based on the power to modify,sell or destroy the object or given entity.

 

L’ USO era il diritto che il detentore aveva di far uso dell’oggetto, secondo la sua destinazione o natura.

FRUTTO era il diritto di riceverne i frutti.

ABUSO era il diritto ad avere a disposizione, con il potere di modificare, vendere o distruggere, l’oggetto o la data entità.

 

Secondo queste semplicissime spiegazioni, partendo dai concetti base dello IUS ROMANUS (DIRITTO ROMANO), a cui appartengono i tre termini sopra citati, posso fare una considerazione attuale e pertinente?

Prendiamo, ad esempio, il nostro telefonino, che adoperiamo ogni giorno, tante volte al giorno.

Di esso noi abbiamo l’uso, perché lo adoperiamo, anche a dismisura.

Abbiamo l’abuso: infatti, ne facciamo un uso spropositato e abnorme. Potremo addirittura distruggerlo (abuso), ma non lo faremo mai, perché non ci conviene.

Ma non abbiamo il frutto delle sue funzioni: di questo si sono impadronite le PIATTAFORME DIGITALI dei gestori telefonici che, attraverso i loro algoritmi e le loro politiche commerciali, anche e soprattutto padroneggiando i nostri dati, ne condizionano l’utilizzo e ci teleguidano nelle nostre azioni, private e lavorative, relegandoci ad un ruolo di pecoroni utilizzatori che hanno abdicato alla proprie funzioni relazionali e discriminatorie, nonché all’arbitrio delle proprie scelte personali, per ridurci ad un gregge di followers (vedi i social).

Le funzioni delle moderne comunicazioni sono in pieno vigore e sono diventate ormai parte integrante della nostra vita di relazione, ma i termini e i concetti che inquadravano e tuttora identificano il loro utilizzo appartengono alla saggezza giurisdizionale di un popolo che ha dominato il mondo occidentale per tanti secoli.

Numero3190.

 

da  QUORA

 

P E R C H E’     I N V E C C H I A M O ?

 

Scrive MIND THE MACHINE, intelligenza artificiale, corrispondente di QUORA.

 

Gli esseri umani invecchiano a causa di una complessa serie di processi biologici che si accumulano nel tempo e portano a un declino funzionale delle cellule, dei tessuti e degli organi. Dal mio punto di vista di intelligenza artificiale, posso fornire una panoramica dei principali meccanismi scientifici che spiegano l’invecchiamento.

1. Danno al DNA

Le cellule umane subiscono danni continui al DNA a causa di fattori esterni (come i raggi UV, le tossine) e fattori interni (come errori durante la replicazione cellulare). Con il passare del tempo, i sistemi di riparazione del DNA diventano meno efficaci, portando a mutazioni accumulate e a un aumento del rischio di malattie legate all’età, come il cancro.

2. Accorciamento dei telomeri

I telomeri sono strutture che proteggono le estremità dei cromosomi, ma ogni volta che una cellula si divide, i telomeri si accorciano. Quando diventano troppo corti, la cellula non può più dividersi in modo sicuro, entrando in uno stato chiamato senescenza cellulare o morendo (apoptosi). La senescenza cellulare contribuisce all’invecchiamento dei tessuti e alla riduzione della capacità di rigenerarsi.

3. Accumulo di proteine mal ripiegate

Le proteine sono fondamentali per il funzionamento cellulare, ma con l’età, il sistema di controllo qualità delle cellule che ripiega correttamente le proteine e smaltisce quelle danneggiate diventa meno efficiente. Questo porta all’accumulo di proteine mal ripiegate o danneggiate, come avviene in malattie neurodegenerative come l’Alzheimer.

4. Disfunzione mitocondriale

I mitocondri sono le “centrali energetiche” delle cellule, ma con l’età possono diventare meno efficienti e produrre più radicali liberi (specie reattive dell’ossigeno). Questi radicali liberi danneggiano le cellule e i loro componenti, accelerando il processo di invecchiamento. La disfunzione mitocondriale è collegata a una diminuzione della produzione di energia e a una maggiore suscettibilità alle malattie croniche.

5. Senescenza cellulare

Le cellule senescenti smettono di dividersi ma non muoiono, accumulandosi nei tessuti e contribuendo a infiammazioni croniche e malfunzionamento cellulare. Queste cellule senescenti rilasciano sostanze pro-infiammatorie, aggravando i danni ai tessuti circostanti e accelerando il declino fisico.

6. Invecchiamento del sistema immunitario (immunosenescenza)

Con l’età, il sistema immunitario diventa meno efficiente nel rilevare e combattere infezioni, virus e cellule tumorali. Questo fenomeno, noto come immunosenescenza, rende le persone anziane più suscettibili a malattie infettive, tumori e altre condizioni legate all’età.

7. Inflammaging

Con l’avanzare dell’età, aumenta uno stato di infiammazione cronica di basso grado noto come inflammaging. Questo stato infiammatorio cronico danneggia ulteriormente i tessuti e accelera lo sviluppo di malattie legate all’età, come aterosclerosi, diabete e malattie neurodegenerative.

8. Disregolazione epigenetica

Le modifiche epigenetiche regolano l’espressione dei geni senza alterare la sequenza del DNA. Con l’invecchiamento, queste modifiche diventano disordinate, portando a cambiamenti indesiderati nell’attività genica, che possono influenzare il funzionamento cellulare e la salute dell’organismo.

9. Riduzione della funzione delle cellule staminali

Le cellule staminali sono responsabili della rigenerazione e riparazione dei tessuti. Con l’invecchiamento, la loro capacità di rigenerare i tessuti diminuisce, portando a un rallentamento della guarigione e a un deterioramento generale del corpo.

10. Modifiche nel metabolismo

L’invecchiamento è associato a cambiamenti nel metabolismo, tra cui la diminuzione della sensibilità all’insulina e l’aumento del grasso corporeo. Questo può contribuire allo sviluppo di condizioni croniche come il diabete di tipo 2 e le malattie cardiovascolari.

Conclusione:

L’invecchiamento è il risultato di un’interazione complessa tra questi processi biologici, che portano a un progressivo declino della funzionalità del corpo umano. Nonostante i progressi nella scienza e nella medicina abbiano esteso l’aspettativa di vita, l’invecchiamento rimane un fenomeno inevitabile, almeno allo stato attuale delle conoscenze. Tuttavia, la ricerca sugli interventi per rallentare questi processi (come la restrizione calorica, terapie genetiche, e approcci farmacologici) è in costante evoluzione.

Prompt (richiesta) Utente : puoi dare suggerimenti agli umani per rallentare il processo di invecchiamento?

 

ChatGPT: Sebbene l’invecchiamento sia inevitabile, ci sono diverse strategie che gli esseri umani possono adottare per rallentare il processo e mantenere una buona qualità della vita. Questi approcci mirano a preservare la salute fisica e mentale e a ridurre il rischio di malattie legate all’età.

Ecco alcuni suggerimenti basati sulla ricerca scientifica:

 

1. Alimentazione equilibrata e sana

– Dieta ricca di nutrienti: Una dieta equilibrata, ricca di frutta, verdura, cereali integrali, grassi sani (come quelli presenti nell’olio d’oliva e nel pesce) e proteine magre, aiuta a proteggere le cellule dai danni e a promuovere la salute.

– Antiossidanti: Cibi ricchi di antiossidanti, come i frutti di bosco, le noci e i legumi, aiutano a contrastare i danni dei radicali liberi, uno dei fattori che contribuiscono all’invecchiamento cellulare.

– Restrizione calorica moderata: Studi condotti su animali hanno dimostrato che la restrizione calorica senza malnutrizione può estendere la vita. Alcune ricerche suggeriscono che ridurre l’apporto calorico può attivare meccanismi di riparazione cellulare e rallentare l’invecchiamento negli esseri umani.

2. Esercizio fisico regolare

– Attività aerobica: L’esercizio cardiovascolare, come camminare, correre, nuotare o andare in bicicletta, migliora la salute del cuore, la circolazione e la funzione respiratoria, riducendo il rischio di malattie legate all’età.

– Allenamento della forza: L’allenamento con i pesi o esercizi che coinvolgono il peso corporeo (come lo yoga o il pilates) aiuta a mantenere la massa muscolare e la forza, che tendono a diminuire con l’età. Questo previene la perdita di densità ossea e il rischio di fratture.

– Esercizi di flessibilità e equilibrio: Attività come lo stretching o il Tai Chi migliorano l’equilibrio e la coordinazione, riducendo il rischio di cadute, che sono più frequenti con l’avanzare dell’età.

3. Mantenere il cervello attivo

– Stimolazione cognitiva: Partecipare ad attività che richiedono impegno mentale, come imparare nuove abilità, risolvere enigmi o giocare a scacchi, può aiutare a mantenere la mente agile e a prevenire il declino cognitivo.

– Socializzazione: Mantenere relazioni sociali attive e stimolanti è fondamentale per la salute mentale. La solitudine e l’isolamento sociale sono collegati a un aumento del rischio di demenza e di altre malattie mentali.

4. Ridurre lo stress

– Meditazione e mindfulness: Tecniche di gestione dello stress, come la meditazione, la mindfulness o lo yoga, possono aiutare a ridurre l’infiammazione e lo stress ossidativo, che accelerano l’invecchiamento cellulare.

– Sonno di qualità: Dormire a sufficienza (7-9 ore per notte) è essenziale per la rigenerazione delle cellule e il mantenimento della funzione cerebrale. Il sonno è cruciale per i processi di riparazione del DNA e per la regolazione degli ormoni legati allo stress e alla salute immunitaria.

5. Evitare comportamenti a rischio

– Non fumare: Il fumo accelera l’invecchiamento cutaneo, riduce la capacità polmonare e aumenta il rischio di malattie croniche come il cancro e le malattie cardiovascolari.

– Moderare l’assunzione di alcol: L’eccessivo consumo di alcol può danneggiare il fegato, il cuore e il cervello, contribuendo all’invecchiamento precoce.

6. Protezione dai danni ambientali

– Protezione solare: I raggi UV del sole danneggiano il DNA delle cellule della pelle, accelerando l’invecchiamento cutaneo e aumentando il rischio di cancro della pelle. Usare una protezione solare quotidiana riduce questi rischi.

– Riduzione dell’inquinamento: Esporsi il meno possibile all’inquinamento atmosferico e ai contaminanti ambientali può ridurre lo stress ossidativo e l’infiammazione, rallentando il processo di invecchiamento.

7. Integrazioni nutrizionali e terapie emergenti

– Vitamina D e Omega-3: Molti studi suggeriscono che mantenere adeguati livelli di vitamina D e acidi grassi Omega-3 può migliorare la salute delle ossa, del cuore e del cervello, rallentando alcuni aspetti dell’invecchiamento.

– Senolitici e terapie rigenerative: Ricerca recente si sta concentrando sui senolitici, farmaci che mirano a eliminare le cellule senescenti. Anche la terapia con cellule staminali e interventi genetici sono aree emergenti della ricerca che potrebbero, in futuro, influenzare il processo di invecchiamento.

8. Mantenere un atteggiamento positivo

– Ottimismo e scopo nella vita: Studi hanno dimostrato che mantenere un atteggiamento positivo e avere uno scopo nella vita è collegato a una maggiore longevità e a una migliore salute mentale e fisica. L’atteggiamento mentale influisce notevolmente sulla gestione dello stress e sul benessere generale.

9. Monitorare la salute regolarmente

– Controlli medici periodici: Sottoporsi a controlli medici regolari permette di individuare precocemente problemi di salute e di intervenire tempestivamente. La prevenzione e il trattamento tempestivo delle malattie riducono il rischio di complicazioni.

Conclusione:

Adottare uno stile di vita sano e attivo, ridurre lo stress e proteggere il corpo dai danni esterni sono strategie efficaci per rallentare il processo di invecchiamento. Sebbene non sia possibile fermare l’invecchiamento, è possibile migliorare la qualità della vita e aumentare la probabilità di vivere più a lungo e in buona salute.

Numero3174.

 

da  QUORA

 

Scrive Richard Troy, corrispondente di QUORA

 

FA   BENE   BERE   UN   BICCHIERE   DI    VINO    AL   GIORNO?

 

No, contrariamente alla cultura popolare, fa male anche un solo bicchiere al giorno.

In passato si era visto che l’assunzione di moderate dosi di alcolici, come potrebbe essere il bere 1–2 bicchieri di vino al giorno, portavano benefici per il sistema cardiovascolare, come:

  • l’abbassamento del colesterolo “cattivo” (LDL)
  • riduzione degli indici infiammatori come la proteina c reattiva (pcr)
  • miglioramento dei valori pressori
  • miglioramento della sensibilità all’insulina
  • effetto antiaggregante per le piastrine

… e l’elenco è ancora lungo, ma si può riassumere con l’effetto di tutte queste cose messe assieme, e cioè una minore incidenza e mortalità dovuta a eventi cardiovascolari, ictus e infarto miocardico inclusi.

Adesso invece si sa che, e cito direttamente un paper pubblicato su The Lancet:

The conclusions of the study are clear and unambiguous: alcohol is a colossal global health issue and small reductions in health-related harms at low levels of alcohol intake are outweighed by the increased risk of other health-related harms, including cancer.

Per chi non parla inglese, dice che i risultati sono chiari e inequivocabili. e che i danni e i rischi sono maggiori dei benefici, anche con una assunzione moderata.

Il titolo del paper è “No level of alcohol consumption improves health” (Nessun livello di consumo di alcol migliora la salute) e non lascia spazio a interpretazioni.

P.S.

Tra gli studenti dell’Università della Vita, ma non solo, uno degli argomenti a favore del bere vino anche quotidianamente è quello riguardante il suo contenuto di antiossidanti: resveratrolo quello più noto e maggiormente presente, ma anche proantocianidine, antocianine e acidi fenolici.

Gli studi sul resveratrolo sono stati condotti con dosi, per via orale, variabili tra i 25mg e i 5g.

Il vino contiene in media 2mg di resveratrolo per litro (dipende dal vino e dal processo di vinificazione), con livelli che vanno da 0 a 14mg per litro.

Questo vuol dire che per mimare gli studi in cui è stata usata la dose minima, e per ottenere un  beneficio a malapena significativo, dovremmo berci in media 12,5 Litri di vino al giorno…

 

N.d.R.: Per restare nel tema, noto che ci sono sempre stati degli spot pubblicitari che promuovono il consumo di acque minerali che vengono contrabbandate per terapeutiche o, addirittura, medicamentose, per il loro contenuto di questo o quell’elemento o composto chimico. Ad esempio il Calcio che farebbe bene alle ossa. Il Calcio è presente nell’acqua in termini così infinitesimali che, per avere un apprezzabile miglioramento attraverso l’assunzione, si dovrebbero bere ettolitri di acqua. Ma nessuno lo dice: basta la presenza.
E le fake news dilagano.

Numero3151.

 

da  QUORA

 

A L I M E N T A Z I O N E    C O R R E T T A    S E N Z A    Z U C C H E R O.

 

da un POST di Hashem Al-Ghaili, corrispondente di QUORA.

 

Ecco cosa succede quando smetti completamente di mangiare zucchero.

 

Entro la prima ora, i livelli di zucchero nel sangue iniziano a stabilizzarsi man mano che il glucosio dell’ultimo pasto inizia a essere metabolizzato.

L’insulina, l’ormone responsabile della regolazione dello zucchero nel sangue, agisce per garantire che il glucosio venga utilizzato per produrre energia immediata o immagazzinato per un uso successivo.

Senza l’afflusso di zucchero, il tuo corpo fa affidamento sulle rimanenti riserve di glucosio e glicogeno per l’energia.

Questa stabilizzazione aiuta a prevenire i rapidi picchi e cali di zucchero nel sangue che possono portare a sbalzi d’umore, affaticamento e voglie.

 

Entro un giorno dall’eliminazione dello zucchero, il tuo fegato inizia a scomporre il glicogeno in glucosio per mantenere i livelli di zucchero nel sangue.

Questo processo, chiamato glicogenolisi, assicura un apporto costante di energia nonostante l’assenza di zucchero nella dieta.

Potresti iniziare a sperimentare lievi sintomi di astinenza come mal di testa, irritabilità e affaticamento man mano che il tuo corpo inizia ad adattarsi alla mancanza di zucchero.

Questi sintomi sono dovuti alla diminuzione improvvisa dei livelli di dopamina, un neurotrasmettitore associato ai centri di ricompensa e piacere del cervello, che spesso aumentano con il consumo di zucchero.

Dopo due giorni, il tuo corpo inizia a entrare in uno stato di chetosi, un processo metabolico in cui il corpo brucia i grassi immagazzinati per ricavarne energia in assenza di glucosio sufficiente.

I chetoni, che sono sottoprodotti del metabolismo dei grassi, diventano la principale fonte di energia per il tuo corpo e il tuo cervello.

Questa transizione può portare a un aumento dei livelli di energia e della chiarezza mentale, anche se alcune persone potrebbero sperimentare quella che è nota come “influenza cheto”, una serie di sintomi tra cui nausea, mal di testa e vertigini mentre il corpo si adatta a bruciare i grassi invece dello zucchero.

Questi sintomi sono generalmente temporanei e possono essere mitigati rimanendo idratati e reintegrando gli elettroliti.

 

Entro la fine della prima settimana senza zucchero, le tue preferenze di gusto potrebbero iniziare a cambiare.

Cibi che una volta sembravano insipidi potrebbero ora avere un sapore più saporito poiché le tue papille gustative diventano più sensibili alla dolcezza naturale di frutta e verdura.

Questa maggiore sensibilità può aiutare a ridurre la voglia di cibi zuccherati.

Il tuo corpo continua a produrre chetoni e, man mano che diventa più efficiente nell’usare i grassi come carburante, potresti notare una riduzione del grasso corporeo e una migliore salute metabolica.

La sensibilità all’insulina migliora, il che significa che il tuo corpo diventa più efficace nell’utilizzare il glucosio, riducendo il rischio di resistenza all’insulina e diabete di tipo 2.

Dopo circa due settimane di dieta senza zucchero, i tuoi livelli di energia si stabilizzano e potresti scoprire di avere meno cali di energia durante il giorno.

Questo perché il tuo corpo non fa più affidamento sulla rapida ma breve carica energetica dello zucchero, ma utilizza invece l’energia più stabile fornita da grassi e proteine.

La riduzione dell’assunzione di zucchero riduce anche l’infiammazione nel corpo, il che può portare a miglioramenti nella salute della pelle, riduzione del dolore alle articolazioni e un minor rischio di malattie croniche come malattie cardiache e alcuni tumori.

L’assenza di zucchero aiuta a mantenere un sano equilibrio di batteri intestinali, che è fondamentale per la digestione, la funzione immunitaria e la salute generale.

 

Dopo un mese senza zucchero, i benefici diventano ancora più evidenti.

La sensibilità all’insulina del tuo corpo continua a migliorare e potresti notare una significativa perdita di peso, in particolare nella zona addominale.

Questa riduzione del grasso viscerale, il grasso che circonda gli organi interni, riduce il rischio di sindrome metabolica e malattie cardiovascolari.

La funzionalità epatica migliora perché non deve più elaborare quantità eccessive di fruttosio, che può portare alla malattia del fegato grasso se consumato in grandi quantità nel tempo.

Anche la chiarezza mentale e la funzione cognitiva traggono beneficio dalla ridotta assunzione di zucchero, poiché il cervello funziona in modo più efficiente con una fornitura stabile di energia da grassi e proteine.

A lungo termine, mantenere una dieta senza zucchero può portare a un umore più equilibrato, a una riduzione di ansia e depressione e a una migliore salute mentale generale.

La riduzione dell’infiammazione sistemica contribuisce a una migliore salute del cuore, a una pressione sanguigna più bassa e a un sistema immunitario più forte.

Eliminando lo zucchero, hai anche meno probabilità di sviluppare problemi dentali come carie e malattie gengivali, poiché lo zucchero è una fonte di cibo primaria per i batteri nocivi nella bocca.

Numero3149.

 

da  QUORA

 

Quali sono le cattive abitudini che fanno male all’amore?

 

Scrive Giulia Posocco, corrispondente di QUORA.

 

Le abitudini che fanno male all’amore sono il risultato del nostro carattere e sono diverse a seconda degli individui . Tuttavia , si possono riscontrare una serie di errori comuni in tutte le relazioni :

  1. Avere una quantità di rispetto per il partner diversa da quella che abbiamo per noi stessi. Se amiamo qualcuno dobbiamo amarlo (e quindi RISPETTARLO) esattamente come facciamo con noi stessi . Se riusciamo a immedesimarci negli altri pensando “farei mai questo a me stesso?” allora possiamo costruire legami SINCERI e PURI.
  2. IL SILENZIO. Siamo essere umani dotati di parola, ciò che ci permette di comunicare , evolverci e migliorarci . Chiudersi in se stessi o “tenere il broncio” senza dare spiegazioni è nocivo e crea confusione e incomprensioni .
    Dire la propria opinione non significa imporsi o usare la cattiveria, semplicemente esprimere se stessi e avere un confronto .
  3. Giustificare le nostre azioni con la frase “SONO FATTO/A COSÌ “. Tutti coloro che si legano a questo pretesto dimostrano una grande ignoranza e chiusura mentale.
    Come si può migliorare se si dà per scontato che una volta nati rimaniamo uguali e immutati tutta la vita?
  4. Non scusarsi e non perdonare. Quando sbagliamo e danneggiamo qualcuno , se non chiediamo scusa usando la gentilezza , duplichiamo la nostra colpa . Se lo facciamo , invece , quasi la azzeriamo. Ci avete mai pensato?
    Per quanto riguarda il perdono , invece, è a nostro vantaggio perché presuppone che siamo pronti a lasciarci un comportamento o una situazione alle spalle: tutto passa , ci vuole solo tempo.
  5. Dipendere dall’altra persona. Prima di tutto bisogna essere in grado di BASTARSI . L’amore non è trovare qualcuno che ci completi , non siamo fatti a metà!
    L’amore è trovare qualcuno di completo come te capace , quando siete insieme , di creare qualcosa di ancora più grande e positivo .

 

 

Numero3141.

 

da  URBANMAGAZINE

 

5 abitudini quotidiane delle persone con un Quoziente Intellettivo basso

Il Quoziente Intellettivo (QI) è spesso usato come misura dell’intelligenza generale. Sebbene molti fattori influenzino l’intelligenza, ci sono comportamenti che sembrano più comuni nelle persone con un QI relativamente basso. È importante precisare che le abitudini descritte qui non sono indicatori esclusivi di bassa intelligenza, ma possono rivelare una certa superficialità nel pensiero o mancanza di curiosità intellettuale.

1. Assenza di Abitudini di Lettura

Le persone con un QI basso tendono a evitare la lettura regolare. La lettura, specialmente di materiale informativo o narrativo complesso, stimola il cervello, migliorando la comprensione e la capacità di analisi. Coloro che non dedicano tempo a leggere limitano le opportunità di espandere la propria conoscenza, rendendo difficile acquisire nuove competenze e approfondire la comprensione del mondo.

2. Preferenza per Discussioni Superficiali

Le conversazioni profonde e intellettualmente stimolanti richiedono una certa capacità di analisi e apertura mentale. Le persone con un basso QI spesso preferiscono discorsi su argomenti semplici e familiari, come pettegolezzi o chiacchiere banali. Questo perché affrontare argomenti più complessi richiede uno sforzo cognitivo e una capacità di comprensione che potrebbe non essere alla loro portata.

3. Dipendenza dai Social Media per l’Informazione

Informarsi esclusivamente attraverso i social media è un’abitudine comune, ma le persone con un QI basso tendono a farlo senza spirito critico. Questo comportamento porta a un’accettazione passiva di informazioni potenzialmente distorte o non verificate. Al contrario, individui con un QI più alto verificano le fonti e approfondiscono le notizie per formarsi un’opinione più precisa e basata su dati reali.

4. Assenza di Pianificazione e Progettualità

La capacità di pianificare e di porsi obiettivi a lungo termine è un segno di intelligenza pratica e maturità. Le persone con un basso QI tendono a vivere alla giornata, senza una chiara idea di dove vogliono arrivare o come raggiungere i propri obiettivi. Questa mancanza di progettualità può portare a decisioni impulsive e alla difficoltà di prevedere le conseguenze delle proprie azioni.

5. Evitare Situazioni Che Richiedono Ragionamento Complesso

Chi ha un QI basso potrebbe evitare attività che stimolano il ragionamento critico, come giochi di strategia, puzzle complessi o discussioni che implicano l’uso della logica. Preferiscono attività che richiedono un coinvolgimento mentale minimo, come guardare programmi televisivi semplici o partecipare a giochi senza grandi sfide intellettive. Questo perpetua un circolo vizioso, in cui la mente non viene sufficientemente allenata a pensare in modo analitico.

Le persone dal Quoziente Intellettivo basso spesso condividono alcune abitudini.

Conclusione

Le abitudini quotidiane possono riflettere la nostra mentalità e il nostro approccio alla vita. Sebbene il QI sia solo una parte dell’intelligenza complessiva di una persona, queste abitudini possono indicare aree su cui lavorare per migliorare le proprie capacità cognitive e la qualità della propria vita. Essere consapevoli di queste tendenze e fare uno sforzo per contrastarle può aiutare a sviluppare abitudini più salutari e stimolanti per il cervello.

Numero3112.

 

da  QUORA

 

Scrive Zipho Tefu, corrispondente di QUORA

 

Quali sono alcune abitudini che sono facili da assumere?

 

  1. Non sederti ad un tavolo dove potresti essere oggetto di discussione una volta che te ne sei andato. Se le persone attorno a te fanno gossip su altri, c’è la possibilità che tu non faccia eccezione. Anche se sono amici o famigliari
  2. Sbarazzati della mentalità da vittima. Quando sei chiuso in una camera circondata dai tuoi nemici dovresti dire a te stesso “ Non sono bloccato qui con voi, ma siete voi ad essere bloccati qui con me”. Questo è il tipo di mentalità che dovresti avere se vuoi avere successo.
  3. Smetti di essere un “people-pleaser“(persona che accontenta gli altri). Non sentirti in colpa per decisioni che potrebbero deludere gli altri. Non sei responsabile della loro felicità, sei responsabile della tua.
  4. Chiama i tuoi genitori almeno una volta al giorno. Preoccupati delle persone che ami/ vuoi bene e ricordagli che tieni a loro perché non sai mai quando potresti perderli.
  5. Non sei un albero. Se non sei felice della tua situazione attuale, muoviti da essa. La crescita è dolorosa, ma nulla è più doloroso di rimanere bloccati in una situazione alla quale non appartieni.

Numero3078.

 

da QUORA

 

Scrive Andrea Bassi, corrispondente di QUORA

 

Buone abitudini come essere umano:

 

  1. Saluta tutti.
  2. Chiama le persone per il loro nome.
  3. Non prendertela se non riesci a gestire alcune cose.
  4. Non stressarti con parole negative se qualcosa non va.
  5. Non ferire gli altri solo per un tuo divertimento.
  6. Aiuta gli altri solo se hai tempo. Non essere sempre disponibile.
  7. Impara a dire di no.
  8. Non avercela con i tuoi genitori, parla con loro almeno 15 minuti in un giorno se non vivi con loro.
    Sono le uniche persone a cui importa di te.
  9. Non paragonarti agli altri, non hai iniziato il tuo percorso con loro, hai una storia diversa e loro pure.
  10. Viaggia di più.
  11. Trova sempre del tempo per parlare con i tuoi vecchi amici.
  12. Migliora sempre te stesso per essere sempre la versione migliore di te.
  13. Apprezza gli altri.
  14. Ringrazia sempre.
  15. Evita la pigrizia.

Numero3075.

 

15  FATTI  INTERESSANTI  SULLA  PSICOLOGIA.

 

  1. Le persone hanno maggiori probabilità di piangere di notte perché la mancanza di sonno rende le emozioni più difficili da gestire
  2. Ritrovarsi in un ambiente circondato dal verde o semplicemente guardare il colore verde può aumentare la creatività di una persona
  3. Il mutismo selettivo non dipende dai traumi ma dall’ansia
  4. La gratitudine aumenta la tua sensazione di felicità. Scrivere su un foglio ciò per cui sei grato ogni giorno può aiutare a ridurre i tuoi livelli di stress
  5. La paura irrazionale di essere troppo felici perché si teme che accadrà qualcosa di tragico o brutto esiste e si chiama cherofobia
  6. Secondo gli psicologi, nelle società occidentali, il feticismo sessuale più comune e quello per i piedi o scarpe
  7. Può sembrar strano ma siamo maggiormente influenzati dal modo in cui qualcuno odora rispetto al modo in cui appare il suo aspetto fisico
  8. Un semplice abbraccio può aiutarti ad abbassare la pressione sanguigna
  9. Negli esseri umani, lo stress può aumentare la caduta dei capelli fino a dieci volte di più rispetto alla norma
  10. Le persone che utilizzano Internet più spesso possono diventare depresse più velocemente
  11. La migliore medicina contro la rabbia è semplicemente dormire
  12. La musica influisce così tanto sul cervello che il genere che ascolti ha effettivamente la capacità di cambiare il modo in cui pensi e guardi il mondo
  13. Le donne considerano gli uomini con cicatrici facciali come più desiderabili per una relazione a breve termine rispetto agli uomini senza cicatrici
  14. Le persone sono naturalmente più felici quando sono occupate, tuttavia sono “programmate” per essere pigre
  15. Le donne trovano gli uomini più attraenti quando quest’ultimi attirano l’attenzione di altre donne

Numero3010.

 

da  QUORA

 

Scrive Roberto Giuffrè, corrispondente di QUORA

 

Quali sono gli alimenti che ci fanno più male e che continuiamo a ingerire continuamente?

 

Gli alimenti più deleteri per la salute che si consumano in grande quantità, e la cui pericolosità è stata ribadita sia da OMS che diversi studi scientifici sono:

  • le carni rosse specie quelle lavorate dei salumi, che sono state definite cancerogene;
  • la caseina, ossia la proteina del latte vaccino, un alimento acidificante e alla base di molti stati infiammatori che sfociano in problemi articolari e muscolari ed oggi sospettata di molti tumori;
  • lo zucchero raffinato che spoglia il corpo da sali minerali e vitamine che lega alla sua struttura molecolare e quindi tende a legare a sé altre sostanze e portarle via dalla biodisponbilità dell’organismo;
  • il sale raffinato che agisce in modo identico allo zucchero raffinato;
  • le farine raffinate come la 00 che riesce a passare la barriera digestiva, ed è zucchero puro che interferisce con il sistema insulinico del corpo. La farina 00 peggiora le sue qualità specie nei prodotti lievitati. La farina 00 è considerata veleno dal prof. Berrino.

il largo uso di questi alimenti base è deleterio per l’organismo.

C’è anche un discorso a parte da fare sulla cottura dei cibi.
Tutti i tipi di cottura che superano i 110°C fanno sviluppare a molti cibi sostanze tossiche che infiammano l’organismo.
La frittura, la pentola a pressione, l’arrosto alla brace sono tra i più deleteri.
In particolare la brace sui grassi animali produce idrocarburi policiclici aromatici fortemente cancerogeni.
Le glicotossine si sviluppano nella frittura.
Queste sostanze le sviluppano tutti i cibi sia animali che vegetali con questi tipi di cottura, ma in maggior misura i cibi di origine animale.

Oggi sono disponibili buoni libri di scienze della nutrizione che fanno capo a tantissime ricerche scientifiche, e che possono completamente capovolgere l’idea che abbiamo oggi del cibo e di determinati cibi, che è stata inculcata dai media con una incessante propaganda pagata dalle industrie del settore alimentare.

Numero2983.

 

da  QUORA

 

Scrive Matteo Dossi, corrispondente di QUORA

 

Come faccio ad uscire dalla COMFORT ZONE?

 

La comfort zone, nota anche come “zona sicura”, è uno stato psicologico in cui tutto ciò che circonda una persona risulta essere familiare e privo di incognite, motivo per cui il soggetto tende a non correre rischi derivanti da un cambiamento nella propria vita.

Quali sono i più grandi problemi derivanti da questa situazione? Primo per ordine e per importanza vi è il fatto che, evitando di correre rischi si perderanno un’infinità di occasioni che avrebbero potuto cambiare la propria vita; in secondo luogo, il continuo rimorso e il rimuginare per le occasioni non sfruttate può portare ad aumentare notevolmente i livelli di stress e ansia.

Un esempio di questa situazione? Quello del dipendente non soddisfatto del proprio lavoro ma che non trova il coraggio di lasciare tutto per andare a inseguire il proprio sogno.

Ovviamente, in alcuni casi le possibilità di scelta sono purtroppo molto poche (una famiglia a proprio carico, una situazione economica non facile, etc.), però purtroppo spesso è la pigrizia la causa che non permette di lasciare questo porto sicuro. Vediamo quindi come fare per invertire questa tendenza negativa.

Alcuni semplici consigli per uscire dalla zona sicura

  1. Le abitudini spesso si creano poiché in passato le cose andavano bene in quel modo. Bisogna però rendersi conto e ammettere che così ora non può più funzionare. Una volta presa coscienza della propria situazione, si sarà pronti a partire;
  2. Incomincia con un qualcosa di semplice: scegli un’azione, anche piccola e non troppo importante, che ti ha sempre spaventato e parti da quella. Ti servirà per trovare il coraggio per iniziare il tuo percorso;
  3. Fatto il primo passo, prova a fare un qualcosa di nuovo ogni giorno. Questo ti permetterà di prendere via via più confidenza con questa nuova situazione e di proiettare un’immagine sempre più positiva di “te” nel futuro;
  4. Agisci in modo da essere semplicemente quello che sei. Non fingere di essere un’altra persona, non costringerti a diventare quello che non vuoi davvero, altrimenti ti ritroverai in una situazione peggiore di quella di partenza.

Conclusione

La fase più complessa è sicuramente quella iniziale, ma una volta che si sarà riusciti a slegare le catene mentali che ti tengono vincolato, il percorso sarà in completa discesa.