Numero3360.

 

Meditazione interiore sul vivere, pensare e morire.

 

Sul vivere

Vivere non è accumulare anni, eventi, traguardi. È abitare la propria coscienza giorno per giorno, riconoscere il proprio limite, e restarvi fedele senza rimpianti.

Vivere è camminare nel tempo sapendo di non possederlo, lasciare che ogni gesto, ogni parola, ogni silenzio abbia il peso giusto e la leggerezza dell’essenziale.

Io non ho cercato il rumore, ma la verità sobria delle cose, l’armonia discreta tra il pensiero e l’azione, la bellezza muta di chi fa senza pretendere, di chi dona senza chiedere nulla in cambio.

Vivere è stare, con onestà e coerenza, nella porzione di mondo che mi è stata data. E renderla un po’ più chiara, anche solo con un pensiero limpido.

 

Sul pensare

Ho pensato non per possedere il mondo, ma per non lasciarmi possedere da illusioni. Il pensiero è stato il mio strumento di verità, la mia difesa contro il facile, il vuoto, il già detto.

Non ho mai usato il pensiero per costruire torri, ma per discendere in me stesso, e trovare lì non certezze assolute, ma coerenza interiore.

Pensare, per me, è stato un atto di rispetto verso l’essere, un modo per rendere onore a ciò che esiste senza pretendere spiegazioni.

E nella solitudine del pensiero, ho trovato compagnia: quella di chi, nel passato e nel futuro, condivide il mio stesso bisogno di luce.

 

Sul morire

Morire non è spegnersi, ma restituirsi. Non è un’ingiustizia, ma un atto naturale della coscienza che si ritira, non per fuggire, ma per ricongiungersi.

Non mi interessa sopravvivere nei nomi, nelle immagini, nei ricordi. Mi basta sapere che ciò che ho compreso non va perduto, ma si riversa, come linfa, nel campo più vasto dell’umano.

La morte non è fine, ma dissoluzione dell’individuo nel Tutto da cui proviene. Non c’è nulla da temere in ciò che è necessario, e nulla da rimpiangere quando si è stati coscienti fino in fondo.

Morire è congedarsi in silenzio, come si fa quando si è detto tutto senza gridare. E il mio congedo sarà discreto, ma pieno di verità.

 

Epílogo

Ho vissuto. Ho pensato. Ho amato il mondo non per ciò che mi ha dato, ma per ciò che mi ha insegnato.

E ora, semplicemente, mi ritiro, con la stessa sobria dignità con cui sono venuto.

 

Grazie.

Numero3315.

 

da  QUORA

 

Scrive Elena Wilson, corrispondente di QUORA

 

L E Z I O N I    D I    V I T A

 

La vita è piena di lezioni difficili ma preziose. Accettare alcune verità fondamentali può aiutarci a vivere con più consapevolezza, serenità e forza interiore. Ecco 10 verità che ognuno dovrebbe comprendere e accettare.


1️⃣ La vita non è sempre giusta ⚖️

🔹 Ci saranno momenti in cui lavorerai sodo senza ottenere ciò che vuoi.
🔹 Persone meno meritevoli avranno successo prima di te.
🔹 Invece di lamentarti, impara a giocare al meglio con le carte che hai in mano.

🔹 Soluzione? Concentrati su ciò che puoi controllare e non perdere energia su ciò che non puoi cambiare.


2️⃣ Non possiamo piacere a tutti 🤷‍♂️

🔹 Cercare di essere apprezzati da tutti è una battaglia persa.
🔹 Qualunque cosa tu faccia, ci sarà sempre qualcuno che ti criticherà.
🔹 Soluzione? Sii te stesso! Chi ti ama per ciò che sei, rimarrà al tuo fianco.


3️⃣ Il tempo è il bene più prezioso

🔹 Il tempo è l’unica cosa che non possiamo riavere indietro.
🔹 Sprecarlo con le persone sbagliate o in attività inutili significa perderlo per sempre.
🔹 Soluzione? Usa il tempo saggiamente: investi in crescita personale, relazioni vere e momenti che contano.


4️⃣ Il cambiamento è inevitabile 🔄

🔹 Nulla resta uguale per sempre: le persone cambiano, le situazioni evolvono, e tu stesso non sei la stessa persona di ieri.
🔹 Resistere al cambiamento porta solo sofferenza.
🔹 Soluzione? Accettalo e sfruttalo a tuo vantaggio.


5️⃣ Il dolore fa parte della vita 😞

🔹 Tutti sperimentano dolore: delusioni, perdite, fallimenti.
🔹 Evitare il dolore è impossibile, ma puoi scegliere come affrontarlo.
🔹 Soluzione? Impara da ogni esperienza negativa e trasformala in un’opportunità di crescita.


6️⃣ Il denaro non compra la felicità 💰➡️😊?

🔹 Il denaro può rendere la vita più comoda, ma non riempie il vuoto emotivo.
🔹 Puoi avere tutto il lusso del mondo, ma se mancano amore, salute e scopo, sarai comunque infelice.
🔹 Soluzione? Investi nelle relazioni, nelle esperienze e nel benessere interiore.


7️⃣ Nessuno verrà a salvarti 🦸‍♂️

🔹 Aspettare che qualcuno cambi la tua vita è una perdita di tempo.
🔹 Sei l’unico responsabile della tua felicità e del tuo successo.
🔹 Soluzione? Prendi in mano la tua vita e agisci!


8️⃣ Il fallimento non è la fine 🚧

🔹 Tutti falliscono, anche le persone di maggior successo.
🔹 Ogni errore è una lezione preziosa e un passo verso il miglioramento.
🔹 Soluzione? Impara dai tuoi errori e non smettere mai di provarci.


9️⃣ La perfezione non esiste

🔹 Cercare di essere perfetti porta solo frustrazione e ansia.
🔹 Soluzione? Accetta i tuoi difetti e lavora su te stesso senza cercare l’impossibile.


🔟 La felicità è una scelta 🌞

🔹 Non dipende dalle circostanze esterne, ma dal tuo atteggiamento verso la vita.
🔹 Soluzione? Sii grato per ciò che hai, vivi nel presente e coltiva la positività.


🌱 Conclusione

Accettare queste verità può essere difficile, ma farlo ti aiuterà a vivere con meno stress e più soddisfazione. La vita è piena di sfide, ma anche di opportunità. Sta a te scegliere come affrontarle!

Numero3301.

 

da  QUORA

 

Scrive Alessandro Macario, corrispondente di QUORA

 

C O N S I G L I    P E R    M I G L I O R A R E

 

  1. Quando mangi, ricordati che hai del cibo da mangiare.
  2. Quando dormi, ricordati che puoi permetterti di dormire in pace.
  3. Quando ti senti un perdente, ricordati che ci stai ancora provando.
  4. Quando ti sforzi, ricordati che c’è ancora speranza.
  5. Quando fallisci, ricordati che hai avuto il coraggio di provare.
  6. Quando non hai nessuno, ricordati di te stesso.
  7. Quando ti senti trascurato, ricordati dei tuoi genitori.
  8. Quando qualcuno ti fa del male, ricordati che sei tu quello che si aspettava qualcosa.
  9. Quando ti senti triste, ricordati che la vita non è fatta solo di sorrisi.
  10. Quando non sai cosa fare, ricordati che è meglio fare che rimanere fermi a non fare nulla.
  11. Quando vuoi smettere, ricordati che il meglio che pouoi fare è continuare a provare.
  12. Quando ti senti felice, ricordati quanto sei fortunato.
  13. Quando ti lamenti di non avere lussi, ricordati che anche le tue condizioni sono un lusso per molti.
  14. Quando non puoi avere qualcosa, ricordati le cose che già hai.
  15. Quando non puoi aiutare te stesso, ricordati che almeno puoi aiutare gli altri.
  16. Quando vuoi morire, ricordati di come sei nato e cresciuto con difficoltà.
  17. Quando temi qualcosa, ricordati che niente può essere più opprimente del tuo destino, che è la morte.

Numero3299.

 

da  QUORA

 

Scrive Giovanni Gentiletti, corrispondente di QUORA

 

C O N S I G L I    P R A T I C I

 

  1. Resta single, se ti manca il super potere di compiacere le persone con le bugie.
  2. Sii fottutamente inarrestabile perché i tuoi genitori non ti hanno fatto nascere per essere come tutte le altre persone comuni.
  3. Rispetta te stesso, non correre dietro alle persone che ti respingono. Essere rifiutati è la motivazione più potente.
  4. Prima di affezionarti a qualcuno, sii pronto per quando non ci sarà più.
  5. Evita di controllare il tuo telefono ogni ora, a nessuno interessa davvero di te, tranne i tuoi genitori.
  6. Non pubblicare ogni ca**o di cosa sui social media, una vita riservata è una vita felice.
  7. Non sprecare i tuoi soldi in feste ogni fine settimana.
  8. “Esci con te stesso”, vai fuori a mangiare, goditi la tua stessa compagnia. Amati.
  9. Non dire mai i tuoi piani a nessuno, mostra invece i tuoi risultati.
  10. Tieniti pulito, lascia che la tua anima brilli e ti dia buone sensazioni.
  11. Impara a mantenere la mente sana. La prigione più difficile da fuggire è la tua mente.
  12. Imposta un obiettivo che ti faccia saltare dal letto al mattino.
  13. Sii così bravo che nessuno possa ignorarti.
  14. Investi su te stesso, ti porterà il miglior interesse.
  15. Sii un uomo che dimostra che non tutti gli uomini sono uguali.
  16. Sii gioioso ogni volta che trovi un po’ di umorismo in una situazione difficile, è lì che in realtà emergi come eroe.
  17. Smettila di piantare fiori nel cortile di gente che non li innaffierà.
  18. Segui una dieta equilibrata che fornisca nutrienti al tuo corpo. Mantieni il cuore sano, il cervello attivo e i muscoli tonici.
  19. Cerca di migliorare la tua personalità piuttosto che il tuo profilo Tinder.
  20. Tratta ogni problema come farebbe il tuo cane: se non puoi mangiarlo o fotterlo, facci la pipì e vattene.
  21. Vai e scopri la persona sconosciuta che sei 🙂

Modifica:

22. Rimani sempre motivato, qualunque sia la situazione.

23. Prendi le cose in modo positivo. Evita pensieri pessimisti.

24. Risparmia un po ‘di soldi per il tuo futuro.

25. Prenditi un po’ di tempo extra dal lavoro, per i tuoi hobby o abilità speciali. Sviluppane una se non ce l’ hai.

Numero3275.

 

da  QUORA

 

Scrive Cyber, corrispondente di QUORA.

 

D I N A M I C H E    D I    R E L A Z I O N E

 

L’amore e l’amicizia nascono per caso o sono una scelta?

 

Entrambe.

La maturità mi ha portata a credere che sia l’amore che le amicizie siano un mix tra un’affinità elettiva e una scelta/impegno.
In presenza di una tale affinità l’impegno non è una fatica ma è naturale, spontaneo, nel senso che sorge dal profondo.

Qui 👇🏻 secondo me c’è una metà della verità:

Durante un seminario, una donna chiese: “Come faccio a sapere se sono con la persona giusta?”

Il docente notò allora che accanto a lei sedeva un uomo robusto, così disse: “Dipende. È il tuo partner?” Lei rispose: “Come fa a saperlo?”

“Lascia che ti risponda a questa domanda perché è probabile che ti stia assillando.” replicò il docente.

Ecco la risposta: Ogni relazione ha un ciclo… All’inizio ti innamori del tuo partner.

Aspetti le sue chiamate, desideri il suo contatto e ti piacciono le sue stranezze.

Innamorarsi non è stato difficile. In realtà, è stata un’esperienza completamente naturale e spontanea.

Non dovevi FARE niente. Ecco perché si chiama “innamorarsi”.

Le persone innamorate a volte dicono: “Mi sono lasciato travolgere”.

Immagina l’espressione: implica che eri semplicemente lì fermo, senza far niente, e poi ti è successa una cosa.Innamorarsi è un’esperienza passiva e spontanea.

Ma dopo alcuni mesi o anni insieme, l’euforia dell’amore svanisce.

È un ciclo naturale di OGNI relazione.

Lentamente ma inesorabilmente, le telefonate diventano un fastidio (se arrivano), il contatto non è sempre gradito (quando avviene), e le stranezze del tuo partner, invece di essere carine, ti fanno uscire di testa.

I sintomi di questa fase variano a seconda della relazione; noterai una netta differenza tra la fase iniziale in cui eri innamorato e una fase successiva molto più noiosa o addirittura arrabbiata.

A questo punto, tu e/o il tuo partner potreste iniziare a chiedervi: “Sono con la persona giusta?”.

E mentre rifletti sull’euforia dell’amore che provavi un tempo, potresti iniziare a desiderare quell’esperienza con qualcun altro.

È in questo momento che le relazioni falliscono.

La chiave per avere successo in una relazione non è trovare la persona giusta, ma imparare ad amare la persona che hai trovato.

Le persone incolpano i loro partner per la loro infelicità e cercano la realizzazione fuori dalla coppia.

La realizzazione extraconiugale si presenta in tutte le forme e dimensioni.

L’infedeltà è la più comune. Ma a volte le persone si dedicano al lavoro, a un hobby, all’amicizia, alla televisione in modo eccessivo o a sostanze stupefacenti.

Ma la risposta a questo dilemma non si trova al di fuori della tua relazione.

Si trova al suo interno. Non sto dicendo che non potresti innamorarti di qualcun altro. Potresti farlo. E temporaneamente ti sentiresti meglio.

Ma ti troveresti nella stessa situazione pochi anni dopo.

Perché (ascolta attentamente questo) la chiave per avere successo in una relazione non è trovare la persona giusta, ma imparare ad amare la persona che hai trovato.

Mantenere l’amore non è un’esperienza passiva o spontanea.

Devi lavorarci giorno dopo giorno. Richiede tempo, impegno ed energia. E, soprattutto, richiede saggezza. Devi sapere cosa fare per farla funzionare.

Non sbagliarti. L’amore non è un mistero. Ci sono cose specifiche che puoi fare (con o senza il tuo partner), proprio come ci sono leggi fisiche dell’universo (come la gravità), ci sono anche leggi per le relazioni.

Se sai come applicare queste leggi, i risultati sono prevedibili. L’amore è quindi una scelta.

Numero3268.

 

da  QUORA

 

Scrive Thierry, corrispondente di QUORA

 

A L T R E    L E Z I O N I    D I    V I T A

 

  1. Essere soli è potente; ti fa capire che hai ancora più bisogno di te stesso.
  2. Più conosci te stesso, meno hai bisogno dell’approvazione degli altri.
  3. Finché non ti sentirai a tuo agio a stare da solo, non saprai se stai con qualcuno per amore o per solitudine.
  4. Generiamo paure quando stiamo seduti; le superiamo attraverso l’azione.
  5. Non voltarti indietro, non andrai da quella parte.
  6. Alzati e affronta le tue paure, altrimenti ti sconfiggeranno.
  7. Se vuoi prendere la decisione sbagliata, chiedi a tutti.
  8. Fai attenzione a come parli a te stesso, perché stai ascoltando.
  9. Il modo migliore per mantenere la parola data è non mantenerla.
  10. Se le persone si riprendessero il dolore che ti hanno causato, perderesti la forza che hai guadagnato.
  11. La vita ti metterà alla prova prima di benedirti.
  12. Alla fine, ci pentiamo solo delle opportunità che non abbiamo colto.
  13. Se ti concentri sulla ferita, continuerai a soffrire; se ti concentri sulla lezione, continuerai a crescere.
  14. La magia che cerchi è nel lavoro che eviti.
  15. Concentrati sul gradino davanti a te, non sull’intera scala.
  16. Non rivelare mai il tuo prossimo passo; fai il grande passo.
  17. L’azione genera più chiarezza del pensiero; non puoi pensare a una nuova vita, devi agire per realizzarla.
  18. Il modo più rapido per raggiungere il successo è iniziare ora e scoprire strada facendo.
  19. Se ti chiedi costantemente se qualcosa è giusto per te oppure no, la risposta di solito è no.
  20. La mancanza di limiti porta alla mancanza di rispetto.

Numero3259.

 

da  QUORA

 

Scrive Fiorenza Papini su Gianni Demb, corrispondente di QUORA

 

C O M E    A B B I A M O    F A T T O …. ?

 

A volte mi chiedo:

Come ha fatto la nostra generazione a sopravvivere ai cibi contenenti glutine e lattosio?

Come siamo potuti crescere senza omogenizzati, integratori, ormoni e multivitaminici?

Come siamo vissuti senza Coca zero, Red Bull, aperitivi e long drink, se aspettavamo la domenica
per bere l’acqua gasata con polverine disciolte?

Come abbiamo superato gli inverni rigidi col panino nella cartella, senza le merendine, la Nutella
e gli immunostimolanti?

Come ci siamo accontentati della merenda del pomeriggio fatta di pane, burro e zucchero, senza ricorrere ai centrifugati di frutta e verdura?

Come abbiamo superato le sere d’estate con una fetta di anguria per strada, senza la baldoria degli happy hour?

Come abbiamo sopportato la punizione di un professore, e l’abbiamo abbracciato, incontrandolo dopo tanti anni, senza aggredirlo con l’approvazione dei genitori?

Come abbiamo potuto corteggiare la compagna di banco senza epilazione sul petto, e un fisico da body building?

Come abbiamo potuto fare a meno del personal trainer, avendo giocato solo a calcetto sui terreni sterrati, mentre il compagno più sfigato faceva da arbitro?

Come siamo sopravvissuti alle ginocchia sbucciate e disinfettate con la sola saliva, senza ricorrere ad antibiotici antisettici e medicazioni?

Come siamo riusciti ad incontrarci con la ragazza, se non esisteva il cellulare e gli unici sms
erano un bigliettino nel diario e un bacio rischiato?

Come accettava di uscire con noi, se andavamo a prenderla a piedi, sapendo che volevamo regalarle le ali?

Come abbiamo potuto scrivere poesie e comporre canzoni senza l’uso del computer?

Come siamo riusciti ad aspettare un tempo infinito per dare il primo bacio, se ora è l’ultimo ad arrivare dopo un amplesso?

Eppure, la nostra generazione che non faceva l’alba, ha saputo sognare.

Perché il cibo che l’ha nutrita era il più sano: era la speranza…

 

Gianni Miniello

 

 

Numero3196.

 

 

da  QUORA

 

Scrive Paolo Minelli, corrispondente di QUORA.

 

Di che cosa ci si rende conto solo quando si invecchia?

 

  1. Il denaro non è davvero nemmeno il 10% di ciò che vi darà la felicità. Quando avete vent’anni, vi sembra che tutte queste cose siano solo dei cliché. Ma si è scoperto che erano vere. Il denaro non potrà darvi tutta la felicità, e molte persone non se ne rendono nemmeno conto fino ai 50 anni.
  2. I nostri genitori ci amano molto e vogliono vederci felici 24 ore su 24. E in questo senso per proteggerci, ci intralciano anche.
  3. Molte delle nostre discussioni nelle relazioni devono essere fatte di persona. Altrimenti, ci sono conseguenze che non intendiamo o che non controlliamo.
  4. Nessuno sa veramente cosa sta facendo, nessuno ha tutte le risposte. La gente può fingere di sapere dove sta andando, ma il più delle volte non è così.
  5. La salute è molto importante.
  6. Non si può vivere la propria vita per compiacere gli altri. Più ci si prova, più il dispiacere ci circonda.
  7. A nessuno interessa il vostro successo.
  8. Svegliarsi presto e andare a letto presto sarà la cosa migliore che farete a voi stessi.
  9. I veri amici sono soprattutto quelli della scuola e dell’università. In seguito, è molto difficile trovarne uno.

Numero3191.

 

Dedicata a mio figlio Alexis, alla fine dell’Anno 2024.

 

YOU’ LL  NEVER  WALK  ALONE

brano di Gerry and the Pacemakers     1963.      (Inno della squadra di calcio di Liverpool).

 

Quando cammini attraverso una tempesta
When you walk through a storm

Tieni la testa alta
Hold your head up high

E non aver paura del buio
And don’t be afraid of the dark

Alla fine di una tempesta
At the end of a storm

C’è un cielo dorato
There’s a golden sky

E il dolce canto argentato dell’allodola
And the sweet silver song of a lark

Prosegui nel vento
Walk on through the wind

Continua a camminare sotto la pioggia
Walk on through the rain

Perché i tuoi sogni saranno gettati e spazzati via
For your dreams be tossed and blown

Continua a camminare, continua a camminare
Walk on, walk on

Con la speranza nel cuore
With hope in your heart

E non camminerai mai da solo
And you’ll never walk alone

Non camminerai mai solo
You’ll never walk alone

Continua a camminare, continua a camminare
Walk on, walk on

Con la speranza nel cuore
With hope in your heart

E non camminerai mai da solo
And you’ll never walk alone

Non camminerai mai solo
You’ll never walk alone.

 

 

BUON  ANNO  NUOVO 2025.

Numero3179.

 

R I V O L U Z I O N I    I N D U S T R I A L I

 

di Cecilia Federici.

 

1.0 la meccanizzazione

La prima rivoluzione industriale (agli inizi del Settecento) portò un’ondata di trasformazione tecnologica, sociale ed economica prima in Gran Bretagna, poi in tutta Europa. L’invenzione della macchina a vapore, l’espansione del commercio e l’aumento di popolazione e di manodopera necessaria all’attivazione delle nuove tecnologie furono alla base della formazione delle economie industriali che portarono come conseguenza l’abbandono delle campagne e l’urbanizzazione, con il coronamento della proprietà privata e la creazione del libero mercato, che culminò nel concetto di capitalismo, sistema economico che caratterizza ancora le nostre società in Occidente. Tra le industrie prevalenti troviamo quella dei trasporti, quella tessile e dell’energia.

2.0 la produzione di massa

La seconda rivoluzione industriale (seconda metà dell’Ottocento) è la rivoluzione dell’elettricità, del motore a scoppio e del petrolio come fonte energetica prevalente. Dà il via alla produzione di massa e alla meccanizzazione dei processi industriali usando come fonte di energia non più il vapore ma l’elettricità ed il petrolio. Nascono e si diffondono i mezzi di comunicazione, creando una nuova industria destinata a crescere esponenzialmente nel corso dei decenni successivi.

3.0 la digitalizzazione

La terza rivoluzione industriale (ultimi decenni del XX secolo) nasce con lo sviluppo dei sistemi informatici e con i computer, nel quadro dell’era digitale, ed è caratterizzata da un aumento dell’automazione e della velocità dei processi grazie a tecnologie ICT (tecnologie dell’informazione e della comunicazione) ed elettroniche. Nascono le prime forme di energie rinnovabili e si inizia a percepire l’importanza dell’impatto ambientale.

Rivoluzione 4.0: uno sviluppo orizzontale a portata di tutti

La portata storica della quarta rivoluzione industriale è paragonabile solo a quella che ha avuto la prima, perché cambia radicalmente il modo di concepire e disegnare i prodotti all’origine.
Mentre la terza rivoluzione industriale ha portato ad uno sviluppo verticale dei sistemi, migliorando ogni processo in modo autonomo, la quarta rivoluzione industriale prevede un completo cambio di paradigma: il focus in questo caso è orizzontale, l’obiettivo è aumentare la sinergia e l’interconnessione tra tutti i processi coinvolti. In pratica si passa dal mercato di massa alla iper-personalizzazione di massa dei prodotti, generati da processi industriali in cui le macchine sono in comunicazione tra loro tramite strumenti digitali che permettono una iper-automazione.

Caratteristica alla base del 4.0 è l’inclusività: le nuove tecnologie del 4.0 hanno carattere generale, quindi per loro intrinseca natura riguardano ogni tipo di impresa, dalle startup alle multinazionali, e ogni settore, dai servizi alla manifattura.

Le nuove tecnologie del 4.0

La trasformazione tecnologica ed economica dell’industria 4.0 procede su quattro strade parallele: utilizzo dei dati, analytics, interazione uomo-macchina e passaggio digitale-reale.

  • Utilizzo dei dati: tecnologie per la centralizzazione e la conservazione dei dati sono big dataopen dataInternet of Things (ioT), machine-to-machine e cloud computing.
  • Analytics: il machine learning, tecnologia che “impara” dai dati raccolti e analizzati che permette di trovare pattern nascosti nei dataset e di estrapolare nuova conoscenza.
  • Interazione uomo-macchinarealtà aumentata e le interfacce touch.
  • Passaggio digitale-reale: tecnologie che puntano a creare un ponte di comunicazione tra digitale e reale: manifattura additivastampa 3Droboticacomunicazioniinterazioni machine-to-machine.

Il ruolo del capitale umano

In questo contesto di automazione progressiva la grande domanda riguarda il futuro del mondo del lavoro: l’adozione del 4.0 porterà ad un cambio di tutti i ruoli di tutti i settori? Probabilmente molti lavori che esistono oggi spariranno nel futuro perché facilmente sostituibili da macchine. Attenzione però, avvertono gli esperti, a non demonizzare il ruolo dell’automazione, perché le macchine non porteranno ad una perdita di posti di lavoro, piuttosto ad una sostituzione delle posizioni ricopribili. In sostanza, i lavori più ripetitivi e più noiosi facilmente automatizzabili scompariranno, ma potrebbero almeno in parte essere rimpiazzati da un numero crescente di lavori in cui creatività, flessibilità, competenze trasversali e pensiero sistemico saranno le nuove competenze ricercate, oltre a quelle tecniche.

 

 

Numero3016.

 

da  QUORA

 

Scrive Riccardo Cecco, corrispondente di QUORA.

 

10 verità scomode che nessuno vuole ammettere.

 

1. Tutti coloro che conosci moriranno. Poco importa quanto siamo giovani, in salute o protetti. Ogni giorno che passa, siamo un passo più vicini alla nostra morte. Perciò, assapora ogni istante e impara a trovare la bellezza anche nelle cose più semplici.

2. La vita è ingiusta. C’è chi nasce in condizioni più favorevoli, mentre altri si trovano a lottare fin dal primo respiro. C’è chi nasce bello e chi deve affrontare i pregiudizi legati al proprio aspetto. C’è chi è ricco e chi vive nella miseria. Le guerre non cesseranno mai di esistere e la pace universale non esisterà mai. Fai del tuo meglio per migliorare il mondo, ma non aspettarti di poterlo cambiare.

3. Non puoi controllare ogni cosa. Come disse Mike Tyson: “Tutti hanno un piano, finché non pigliano un pugno in bocca.”

4. Le emozioni non sono fatti oggettivi. Il modo in cui ti senti non riflette necessariamente una percezione accurata della realtà. Le emozioni sono risposte soggettive che possono essere influenzate da molteplici fattori, inclusi i tuoi pensieri, le tue esperienze passate e la tua salute psico-fisica attuale. Coltiva questa consapevolezza e impara a reagire alle situazioni con calma e lucidità.

5. Il cambiamento è inevitabile. Che ti piaccia o meno, tutto è destinato a cambiare: gli amici, le circostanze, il tuo corpo e l’ambiente che ti circonda. Impara ad accogliere il cambiamento e a voltare pagina quando la vita lo richiede. Restare aggrappati al passato non fa altro che generare sofferenza e impedire la tua crescita personale.

6. Il dolore farà sempre parte della tua vita. Ciò che conta è il modo in cui lo affronti. Se scegli di evitarlo, puoi soffrire di meno. Se lo affronti, cresci. Può essere un insegnante severo, ma prezioso.

7. Alcune volte, è troppo tardi. Troppo tardi per chiedere scusa. Troppo tardi per recuperare un amore perduto. Non dare per scontate le persone che ami. Ogni momento trascorso insieme potrebbe essere l’ultimo, e solo quando la vita ci pone di fronte a questa dura verità comprendiamo quanto sia preziosa ogni relazione e ogni istante con coloro che ci sono cari.

8. Fare del tuo meglio non garantisce che ce la farai. Potrebbe essere che il tuo meglio non era (ancora) abbastanza. Magari la fortuna non era dalla tua parte. Esiste un’infinità di variabili che sfuggono al nostro controllo, e questo è un aspetto fondamentale della vita che bisogna imparare ad accettare.

9. Nessuno può salvarti se non tu stesso. Nessun angelo custode, nessun amico, nessun terapeuta, nessun partner può fare il lavoro per te. Possiamo ricevere sostegno e amore dagli altri, ma alla fine, le decisioni che determinano il nostro cammino devono essere prese da noi stessi. Dobbiamo ascoltare il nostro intuito, la voce interiore che conosce la verità e la strada migliore per noi.

10. Abbiamo poco tempo perché lo usiamo male. Seneca disse che non è vero che abbiamo poco tempo, bensì che ne sprechiamo molto. E se ci concedessimo più momenti di pausa per rifocalizzarci sulle priorità della nostra vita? Cosa succederebbe se dedicassi maggiore attenzione alle attività che veramente contano per te, lasciando da parte le distrazioni e le occupazioni inutili?

Numero2977.

 

L A    V I T A

 

Abbi cura di ogni momento

perché questa è la tua vita,

un viaggio bellissimo

pieno di gioie e di sfide.

Abbraccia tutta la felicità

che si presenta, non importa

quanto fugace possa essere.

Lascia andare preoccupazioni

e rimpianti, e concentrati

sul presente e sul futuro.

Circondati di amore,

di risate e di ricordi cari.

La vita è troppo bella per

essere tutto tranne che felice.

Numero2947.

 

S E S S O    E    A M O R E

 

Dice Venditti (e non solo lui) che “non c’è sesso senza amore”, ma lui, quando cantava questo, era innamorato.
Molti, specialmente gli uomini, vogliono fare sesso anche senza essere innamorati. Si tratta di una pulsione naturale che considera il sesso un atto ricreativo e di personale gratificazione, come può essere anche l’autoerotismo del resto, che può essere desiderato a prescindere dall'”alibi” del rapporto d’amore con il/la partner.

Una donna è molto più coinvolta emotivamente ed affettivamente e vorrebbe che il rapporto sessuale fosse l’espressione più alta del desiderio reciproco che è la risultante di tante componenti.
Per il maschio queste componenti sono prevalentemente di ordine fisico: ed esempio la bellezza corporea, “il sex appeal”, la complicità e la partecipazione erotica di un certo livello e via dicendo. Tutte cose riscontrabili e reperibili anche genericamente, senza bisogno di concentrarsi e monopolizzarsi su una sola e unica donna.

Per la femmina, invece, conta molto di più il bisogno di essere amata e desiderata per quella che è, intendendo per questo di godere di una certa esclusività ed anche di un “ascendente” particolare che lei detiene come arma di seduzione personale che, ovviamente, si attribuisce per sana autostima.
Essere concupita sessualmente dal maschio, legittimo od occasionale, le conferisce una straordinaria conferma della propria caratura umana ed erotica.

 

Ma ribaltiamo l’ipotesi: esiste l’amore senza il sesso?
È ancora e sempre amore quello che i due componenti di una coppia provano reciprocamente, senza avere rapporti sessuali?

Possono essere tanti i motivi per cui, in una coppia, non si pratica più il sesso.
Può succedere che uno dei due diventi portatore di una patologia ostativa, o di una carenza o di una condizione fisica debilitante, oppure riporti qualche trauma, anche psicologico, che pregiudichi in modo continuativo la sua praticabilità dal punto di vista della sessualità.
Oppure, molto più banalmente, è scemata del tutto l’attrazione fisica ed emotiva preesistente.
Però, possono persistere immutati i rapporti, psicologicamente appaganti, della stima personale, del rispetto reciproco, dell’affetto, vero e profondo, che, magari da tanti anni, ha unito i componenti della coppia.

Il sesso può anche passare in secondo, terzo o quarto piano ma estrometterlo del tutto vuol dire rinunciare all’unico vero momento intimo e gratificante di una coppia. Il momento in cui ci si guarda dentro. Un momento in cui il tempo si ferma, si fermano i pensieri e si lascia il mondo fuori. E non è solo sesso… È anche il prima: come ci si arriva. È il dopo: come ci si sente…
Due componenti fondamentali! È abbandonarsi. Desiderarsi. Concedersi in modo esclusivo.

Per rispondere al quesito di partenza, direi che non si tratta più di Amore con la A maiuscola, quello della gioventù, quello della pienezza dei sensi, quello degli exploit, quello che De André chiama “l’amore che strappa i capelli”.

L’amore senza sesso è, però, una specie di “amore in tono minore”, senza esaltazioni, non conclamato, non gridato od esibito, ma vissuto a basso profilo, molto intimizzato, molto complice e, a suo modo, egualmente profondo.
Anzi, è fatto di tante piccole cose ed attenzioni, anche di tante parole che rispecchiano lo stato d’animo, di due che, consapevolmente e onestamente, hanno scelto di continuare la loro relazione su un altro binario che, ben lungi dall’essere un binario morto, li può portare molto lontano, con condizioni di viaggio molto più confortevoli e confacenti alla loro età presente e futura.
Io lo considero un “coronamento” dell’amore della prima fase.

Insomma, l’Amore con la A maiuscola non è un assoluto, non è per sempre. È una chimera transeunte.
Decade e si trasforma, adattandosi alla legge del tempo, e diventa un Affetto con la A maiuscola.
E questo è la versione più nobile e umanamente gestibile del rapporto di coppia, che si consolida e rimane valido, nella misura in cui era valido l’amore originale, quello dei tempi migliori.