Numero3414.

 

P E R C H E’    T I    A M M A L I

 

Perché ti occupi dei problemi degli altri.

Perché vivi nel passato.

Perché tenti di piacere a tutti.

Perché fai troppe rinunce.

Perché reprimi le tue emozioni.

Perché non lasci andare ciò che ti fa male.

Perché hai paura dei cambiamenti.

Perché non ti metti davvero in gioco.

Perché non credi in te stesso/a.

Perché non dai priorità ai tuoi bisogni.

Perché rimandi la felicità, pensando di non meritarla.

 

P E R    G U A R I R E    D E N T R O

 

Accettare le emozioni è crescita – Diventare te stesso/a ti costerà persone e cose.

Siediti e ascolta la tua emozione – Fermati, non fuggire da essa.

Sentila senza giudicare – Non analizzarla, non combatterla.

Respira ad ogni emozione – Ogni respiro è un ponte verso la calma.

Lascia scorrere l’emozione – È come un’onda.

 

Guarire non è eliminare – È permettere al corpo di completare ciò che non ha finito.

La libertà interiore – È più vicina di quanto credi. Credici.

Non elemosinare energia – Proteggi i tuoi spazi emotivi.

Adotta la resilienza – La tua forza nasce proprio nei momenti più duri.

Scegli sempre te stessa – Sei la decisione più importante della tua vita.

 

A L L O R A    S U C C E D E    Q U E S T O

 

Inizi a capire perché reagisci così.

Smetti di voler piacere a tutti.

Lasci andare chi ti fa male, senza sensi di colpa.

Non ti spaventa più stare solo/a.

Le tue emozioni diventano alleate, non minacce.

La rabbia ti insegna, la paura ti parla, la tristezza ti guida.

Ti vedi con più onestà e più amore, non ti serve più recitare.

Non ti senti sistemato/a, ti senti vero/a.

E, finalmente, inizi a riconoscerti, non come pensavi di dover essere, ma come sei davvero.

Non stai guarendo per imparare a gestire il trauma, il dolore, l’ansia, la rabbia, la tristezza. A questi sei abituato/a.

Stai guarendo per imparare a gestire la gioia e tornare ad accettare la felicità nella vita.

 

Liberamente ispirato a         @AnimaOltreilimiti80

Numero3413.

 

D R I T T E    N O N    S T O R T E

 

Non dare la caccia

a chi se ne va:

non è una perdita,

è fare pulizia.

 

Non perdonare

chi tradisce:

chiunque lo ha

fatto una volta

lo farà di nuovo.

 

Guarda a chi

sorride per un

tuo insuccesso.

Questo è il tuo

vero nemico.

 

Smettila di essere

gentile con tutti.

La gente rispetta

i legami, non le

concessioni.

 

Non provare

il tuo valore.

Le cose che

valgono non

sono in svendita.

 

Sei rispettato

esattamente per

quanto sei pronto

ad andartene via.

Numero3408.

 

C U R A    D I    S E’

 

Impara a volerti bene,

a prenderti cura di te stesso,

e poi anche a voler bene

a chi ti vuole bene.

Il segreto non è accudire

le api oppure le farfalle,

ma prenderti cura dei fiori

del tuo florido giardino,

e api e farfalle verranno da te.

Così, alla fine, troverai

non chi stavi cercando,

ma chi stava cercando te.

Numero3388.

 

F R A M M E N T I    D I    S A G G E Z Z A

 

Frammenti di saggezza – Serie I

1.

Non siamo i nostri pensieri,
ma lo spazio in cui i pensieri passano.

Ogni attimo ascoltato in silenzio
è un frammento d’eternità.

Il corpo è la soglia,
non la prigione.

Vivere è accorgersi
che siamo già vivi.

L’anima non pesa,
ma lascia tracce leggere.

Non c’è verità ultima,
solo un continuo avvicinarsi.

Quando non cerco nulla,
tutto può accadere.

Frammenti di saggezza – Serie II

La coscienza non è la luce,
ma ciò che la vede accendersi.

Ogni risveglio è una soglia:
varcarla in silenzio è già meditare.

Non siamo il centro dell’universo,
ma possiamo diventarne lo specchio.

La verità non si afferra,
si lascia avvicinare.

L’istante presente è sacro,
se non lo chiami “mio”.

Il sapere che conta
è quello che sa di non sapere.

Nulla è più vasto
di un cuore che ascolta.

Frammenti di saggezza – Serie III

Il tempo non è nemico,
è un maestro che parla piano.

L’attesa è un grembo,
non una punizione.

Ogni respiro è un nuovo inizio.

La memoria non conserva,
trasforma.

Chi segue il proprio ritmo,
non è mai in ritardo.

Il tempo è saggio:
sa quando accelerare,
e quando fermarsi a guardare.

Solo ciò che passa davvero,
può lasciarci qualcosa di eterno.

Numero3384.

 

C O N T R O L L O    D E L L E    C O S C I E N Z E    A T T R A V E R S O    L A    R E P R E S S I O N E    S E S S U A L E

 

È quello che ha messo in atto la Chiesa per molti secoli fino ai giorni nostri.

La repressione sessuale sistematica crea dipendenza psicologica.

Perfino i preti, a cui è imposto il celibato, a partire dal 1073 d.C. per volere di Papa Gregorio VII (Ildebrando di Soana), diventano emotivamente vulnerabili, controllabili, manipolabili.

Coloro che reprimono i desideri naturali del corpo, creano mostri nell’anima.

Il celibato sacerdotale è la prostituzione dell’anima nel nome di Dio.

Creare la malattia e vendere la cura, denunciare, stigmatizzare il problema e presentarsi come soluzione: è il delitto perfetto che diventa benefattore.

La Chiesa ha sequestrato la stessa definizione di spiritualità umana, ha trasformato la repressione in virtù, la sofferenza in santità, la negazione della natura umana in vicinanza a Dio.

Ha fatto credere che reprimere la sessualità rende le persone più spirituali: è la matrice di controllo più sofisticata della storia, perché ha fatto, e fa, sentire in colpa miliardi di persone, per il semplice fatto di essere umane.

L’ipocrisia – perché è di questo che si tratta – non è un difetto del sistema, è il sistema stesso, che funziona perfettamente: libertà sessuale per i vertici, repressione sessuale per i sottoposti ed addetti ai lavori.

Dice Baruch Spinoza: “La Chiesa non salva le anime, le cattura”.

La colpa sessuale è uno strumento di ingegneria sociale per instaurare il tipo di società che serve meglio agli interessi della Chiesa.

Non stanno salvando anime, stanno creando un gregge, una nuova specie di esseri umani, una versione castrata di uomini colpevoli, dipendenti dalla autorità esterna, sottraendo loro qualsiasi sensazione di autostima.

La Chiesa ha creato la più grande prigione mentale della storia, dove i prigionieri chiudono essi stessi le porte dall’interno e buttano via la chiave dalla finestra.

Non si tratta di denaro, non si tratta di potere temporale, ma di qualcosa di molto più ambizioso: creare una versione dell’umanità incapace di autogoverno spirituale e dipendente eternamente dall’autorità esterna, tramite l’osservanza di dettami morali, comportamentali e di pensiero, che si attuano con un automatismo algoritmico.

Usare la repressione sessuale fa frammentare la connessione naturale fra corpo e anima, creando vuoti psicologici che solo l’autorità ecclesiastica può riempire.

Loro sanno che gli esseri umani sessualmente realizzati sono spiritualmente indipendenti, liberi, sono connessi con la propria divinità interna, sono difficili da controllare.

Hanno deciso di rompere questa connessione, ad esempio, di intercettare lo sviluppo spirituale del bambino attraverso la colpa sessuale precoce, di creare dipendenza emotiva cronica attraverso la negazione degli impulsi di connessione umana, di trasformare la naturale autostima in bisogno di convalida esterna costante.

È un manuale per creare schiavitù psicologica in persone che, altrimenti, si sentirebbero libere.

Il progetto della Chiesa non è solo quello di dominare i corpi, ma soprattutto quello di dominare le anime, rendendo impossibile agli esseri umani di accedere alle proprie fonti interiori di valori, di significati, di connessioni col divino.

È il più grande crimine contro la coscienza umana mai documentato.

Ha sequestrato la spiritualità naturale della specie, sostituito l’autenticità divina con la dipendenza istituzionale.

Nei secoli, la Chiesa ha tracciato l’esempio di un sistema di potere che tutti i governi venuti dopo hanno adottato.

Governi che infantilizzano i cittadini con sistemi educativi che distruggono la creatività naturale, con media che coltivano insicurezza costante, con industrie che vendono soluzioni a problemi che esse stesse creano.

Tutti seguono lo stesso schema che la Chiesa ha perfezionato e istituzionalizzato mille anni fa:

Frammentare la connessione interna,

creare dipendenza esterna,

rivendere ciò che è stato sottratto e rubato.

Spinoza si è reso conto che la repressione sessuale sistematica non creava solo dipendenza emotiva, creava disconnessione dall’intuizione naturale, dalla saggezza corporea, dalla capacità di sentire interiormente la verità.

Gli esseri umani sessualmente repressi perdono l’accesso al proprio sistema interno di navigazione spirituale, diventano incapaci di distinguere la verità dalla menzogna, usando le sensazioni corporee dipendenti da autorità esterne per definire la realtà.

È castrazione epistemica, rimozione della capacità naturale di conoscere.

La Chiesa controlla non solo ciò che le persone fanno, controlla come conoscono, come distinguono il reale dal falso, il vero dal bugiardo: è il controllo della stessa percezione della realtà.

Per secoli ha funzionato così bene che, anche oggi, la maggior parte delle persone non si fida della propria intuizione, ha bisogno di specialisti, di autorità, di istituzioni, per convalidare la propria esperienza interna.

Ha scritto Spinoza: “L’unica rivoluzione reale è la rivoluzione della coscienza individuale, contro tutti i sistemi che ci rivendono la nostra stessa divinità”.

Come fare questa rivoluzione?

Ricollegarsi alla saggezza interiore,

fidarsi della propria intuizione spirituale,

smettere di cercare la convalida esterna per le esperienze interne.

La Chiesa ha creato il problema della disconnessione spirituale e vende la soluzione della mediazione divina.

Oggi, la tecnologia crea il problema della disconnessione umana e vende la soluzione della connessione digitale.

Il governo crea il problema della sicurezza sociale e vende la soluzione del controllo esterno e forzoso.

Cosa fare?

Smettere di cercare fuori ciò che può essere trovato solo dentro,

smettere di esternalizzare la nostra connessione con il divino,

smettere di vendere la nostra autonomia spirituale, per promesse di sicurezza esterna.

La rivoluzione deve avvenire nella coscienza individuale.

Loro temono una umanità spiritualmente autonoma, connessa con la saggezza interiore, non manipolabile da autorità esterne.

Non abbiamo bisogno di loro, non avremmo mai dovuto averne, e non ne avremo mai.

 

Numero3364.

 

G O C C E    N E L    M A R E

Aforismi già pubblicati, ma qui ripetuti perché, insieme, formano un pensiero … più attuale.

 

Sono sempre più di moda

le armi di distrazione di massa.

 

L’ignoranza genera fiducia

più spesso della conoscenza.

Charles Darwin.

 

Qual è il suono

di una sola mano

che applaude?

Proverbio ZEN

 

Chi conosce sceglie,

altrimenti crede di scegliere.

 

È la prima volta

che consegneremo ai giovani

un mondo peggiore

di quello che noi

abbiamo ereditato.

Numero3361.

 

I    M A L I    D E L    M O N D O

 

Se col tuo intervento,

non puoi modificare

le cause di un evento,

non ti devi angustiare.

 

Per quanto ti dispiaccia,

non c’è niente da fare,

qualunque cosa faccia,

non lo puoi evitare.

 

Mettiti il cuore in pace,

limitati a controllare

solo ciò che è capace

di farti rassicurare.

 

Se no, d’ogni malanno

che possa capitare,

le beffe oltre il danno

ti tocca sopportare.

 

 

Numero3359.

 

 

Saluto al Tutto

(Preghiera laica di congedo)

Non chiedo eternità,
ma che il mio passaggio abbia avuto senso.
Non chiedo memoria,
ma che ciò che ho compreso resti nel fluire umano.

Sono stato forma cosciente del mistero,
fragile e luminosa come una fiamma al vento.
Ho cercato la verità non per possederla,
ma per viverla nella misura di ciò che sono.

Ho abitato la coscienza come un luogo sacro,
non inviolabile, ma vero.
E ora, senza rimpianto,
la riconsegno al Tutto da cui è venuta.

Non so se questo Tutto ha volto o nome,
ma so che è più vasto di me
e che a Lui — o ad Esso —
mi affido senza paura.

Che ciò che ho pensato diventi comprensione.
Che ciò che ho sentito diventi risonanza.
Che ciò che ho amato diventi parte della luce che resta
dopo ogni singolo addio.

Sono pronto.
Non perché abbia finito,
ma perché ho compreso abbastanza da potermi fermare.
E sorridere.

Numero3333.

 

10 frasi di Arthur Schopenhauer che ci insegnano a essere felici

Alessia Alfonsi

 

Parlare di felicità con Arthur Schopenhauer può sembrare un paradosso. Filosofo del pessimismo, pensatore lucido e radicale, autore dello straordinario, Il mondo come volontà e rappresentazione, Schopenhauer ha dedicato gran parte della sua vita a studiare il dolore, l’illusione, l’insoddisfazione come tratti costitutivi dell’esistenza.

Eppure, proprio per questo, le sue riflessioni sul come essere felici sono tra le più oneste, concrete e utili che si possano leggere.

La felicità secondo Schopenhauer

Per lui, la felicità non è euforia né trionfo, ma assenza di dolore, equilibrio interiore, capacità di bastarsi.

Non esiste un segreto magico, ma un modo sobrio e consapevole di attraversare il mondo senza farsi travolgere. Non si può possedere la felicità, ma si può imparare a coltivarla come una forma di intelligenza, una disciplina dello spirito.

In tempi in cui la felicità è spesso trattata come un dovere da esibire, Schopenhauer ci libera da ogni illusione, e ci insegna a riconoscere il valore dei piccoli piaceri, della solitudine creativa, della moderazione.

E a capire che, forse, essere felici non significa avere tutto, ma volere meno.

Aforismi sulla saggezza della vita: un testo fondamentale per chi vuole conoscere il pensiero più “pratico” del filosofo.

In queste pagine, Schopenhauer si distacca dal sistema teorico per parlare della vita quotidiana, del carattere, del piacere, del dolore e sorprendentemente della felicità.

Alcune curiosità su Arthur Schopenhauer: 

Detestava la società, ma amava i cani. Schopenhauer viveva spesso in solitudine, ma era sempre accompagnato dal suo barboncino, Atma. Diceva che era l’unico essere veramente sincero.

Non si fidava dei filosofi troppo ottimisti. Considerava Rousseau, Hegel e compagnia bella dei venditori di fumo. Per lui, il dolore era parte strutturale della vita, non un errore da correggere.

Leggeva i testi buddhisti e gli Upanishad. Era affascinato dalla filosofia orientale, che influenzò profondamente la sua idea di felicità come liberazione dal desiderio.

Sapeva ridere, ma solo con sarcasmo. La sua ironia era tagliente, ma spesso geniale.

Nei suoi scritti sul come essere felici non manca mai un fondo di humour nero, terapeutico.

Arthur Schopenhauer: 10 frasi che insegnano a essere felici

In un mondo che ci bombarda di stimoli e promesse, Schopenhauer è quasi una voce controcorrente.

Ci spoglia delle illusioni, ci invita alla misura, alla sobrietà, al ritorno all’essenziale.

Ma non lo fa per renderci tristi, al contrario, lo fa per aiutarci a distinguere ciò che è inutile da ciò che conta davvero.

Le sue frasi sono come piccole spine che pungono l’anima, ma dopo il dolore portano chiarezza.

Ci insegnano che la felicità non è il contrario del dolore, ma la sua gestione intelligente.

Che la serenità vale più dell’euforia.

E che, per essere felici, forse non dobbiamo cercare di aggiungere, ma imparare a togliere.

 

1. La felicità appartiene a coloro che bastano a se stessi.
– Aforismi sulla saggezza della vita, par. I

Per Schopenhauer, l’autosufficienza è la vera base della felicità. Chi dipende poco dagli altri, soffre meno.

 

2. Ogni felicità è di natura negativa, ossia consiste nell’assenza di dolore.
– Il mondo come volontà e rappresentazione, 68

Una delle sue idee chiave: la vera felicità non è eccesso di gioia, ma pace, tregua, respiro.

 

3. Il sommo bene è la serenità.
– Aforismi sulla saggezza della vita, par. III

La serenità non fa rumore, ma dura. È lo stato più vicino alla felicità per chi conosce il dolore.

 

4. Il segreto della felicità è: avere interessi, ma non dipendere da essi.
– Parerga e paralipomena

Appassionarsi, ma senza attaccamento. Un equilibrio difficile, ma liberatorio.

 

5. La salute non è tutto, ma senza salute tutto è niente.
– Aforismi sulla saggezza della vita, par. II

La felicità inizia dal corpo. Senza una base fisica stabile, tutto il resto vacilla.

 

6. Chi ha poca volontà ha poca sofferenza.
– Il mondo come volontà e rappresentazione, 57

Volere troppo è fonte di infelicità. Chi sa limitare i desideri, soffre meno e vive meglio.

 

7. La vita oscilla come un pendolo fra dolore e noia.
– Il mondo come volontà e rappresentazione, 57

Una frase amara ma illuminante: la felicità sta forse nel trovare un ritmo sostenibile tra queste due forze.

 

8. Una delle più grandi libertà sta nel non dover compiacere nessuno.
– Parerga e paralipomena

Essere liberi dallo sguardo altrui è già una forma di felicità. Autenticità come forma di pace.

 

9. Nulla contribuisce più alla felicità che una buona disposizione d’animo.
– Aforismi sulla saggezza della vita, par. II

Il nostro carattere conta più delle circostanze. Coltivare serenità è più utile che inseguire eventi.

 

10.L’uomo felice è colui che vive in armonia con la propria natura.
– Parerga e paralipomena

Non c’è felicità impersonale: ognuno deve capire la propria forma, e viverla con coerenza.

Numero3331.

 

da  QUORA

 

Scrive Ascanio Guerriglieri, corrispondente di QUORA

 

P E N S I E R I    E    C O M P O R T A M E N T I

 

1. Avrai sempre problemi. Impara a goderti la vita mentre li risolvi.

2. Le persone non decidono il loro futuro, decidono le loro abitudini.
E le loro abitudini determinano il loro futuro.

 3. Nella vita puoi controllare solo due cose: il tuo impegno e il tuo atteggiamento.

4. Non chiederti come iniziare. Inizia, e poi chiediti come migliorare.

5. La felicità dipende meno dal piacere e più dal trovare un senso nella vita.

6. La vita diventa più difficile quando ti aspetti troppo dagli altri e poco da te stesso.

7. La vita diventa più semplice quando pretendi molto da te stesso e poco dagli altri.
Poniti standard elevati, ma mantieni basse aspettative.

8. La metà dei tuoi problemi esiste solo nella tua testa: a volte ingigantisci cose che in realtà sono piccole.

9. Non cercare scorciatoie o segreti: quello che ti serve è la costanza.

10. Non permettere a tre cose di controllare la tua vita: le persone, i soldi e il passato.

11. Ogni sfida, persino una tragedia, nasconde un’opportunità.
Se impari a cercarla, puoi trasformare una situazione negativa in qualcosa di positivo o, almeno, puoi trarne qualcosa di utile.

12. Sii grato ogni giorno, perché, anche quando pensi di non avere nulla per cui ringraziare, la tua vita “normale” potrebbe essere il sogno di qualcun altro.

 

Alcune regole di vita da imprimere nella mente.

Autore ignoto.

Numero3326.

 

T U    E    G L I    A L T R I

 

Non cambiare la tua natura se qualcuno ti fa del male.

Non perdere la tua essenza, pensa solo a prendere precauzioni.

Alcuni perseguono la felicità, altri la creano.

Se tu la crei anche per gli altri, ne godrai gli effetti che ricadranno su di te, per te.

Preoccupati più della tua coscienza che della tua reputazione.

Perché la tua coscienza è ciò che sei e la tua reputazione è ciò che pensano gli altri di te.

E quello che pensano gli altri non è un problema tuo: è un problema loro.

Eleva le tue parole, non la tua voce.

È la pioggia che fa crescere i fiori, non il tuono.

Conosci te stesso e conoscerai il mondo intero.

La vera felicità è essere in pace con se stessi.

Numero3325.

 

V I V E R E    F E L I C E M E N T E

 

Quanto più ti è possibile,

fai ciò che ti rende felice.

Se subisci continuamente

il ricatto delle rinunce,

se cerchi soltanto quello

che ti fa sentire più sicuro,

o assumi il narcotico che

sopisce il  senso di colpa,

metà della tua vita verrà

risucchiata e fruita da altri.

Della metà che ti resta,

per imparare a vivere,

la gran parte sarà spesa

a fare scelte sbagliate

ed a porre rimedio ad esse.

Quel poco che ti rimane

cerca di viverlo dentro

una consapevole felicità.

O non potrai mai dire

di aver vissuto veramente

questa “tua” unica vita.

Numero3323.

 

da QUORA

 

Scrive Lorenzo Melilli traducendo Younas Khan

 

P E R    C A M B I A R E    T E    S T E S S O

 

  1. Basta usare i social. Inizia a leggere libri.
  2. Basta sognare. Agisci.
  3. Basta scuse. Inizia a prendere le tue responsabilità.
  4. Basta essere duro con te stesso. Inizia a trattarti con gentilezza.
  5. Basta essere senza speranze. Inizia ad essere ottimista.
  6. Basta confrontarti a chiunque altro. Inizia a confrontare te stesso a chi eri ieri, una settimana o un mese fa.
  7. Basta giudicare. Inizia a compatire.
  8. Basta tenere rancore. Inizia a perdonare.
  9. Basta aspettarti qualcosa da altri. Inizia a dare agli altri.
  10. Basta sentirti in diritto. Guadagnati il tuo posto nella società.
  11. Basta essere in dubbio su quello che pensi sia giusto. Inizia a difendere il tuo punto di vista.
  12. Basta dire si a tutto. Inizia a dire no se vuoi, ma non puoi per qualche ragione.
  13. Basta essere troppo serio. Inizia ad esplorare il lato divertente della vita.
  14. Basta mangiare cibo spazzatura. Inizia a mangiare cibo sano, frutta e verdura.
  15. Basta bere bibite gassate. Inizia a bere più acqua.
  16. Basta prendere le cose sul personale. Inizia ad avere una visione più ampia.
  17. Basta vivere una vita noiosa. Inizia a vivere una vita ambiziosa.
  18. Basta pensare troppo. Inizia a pensare alle cose che puoi migliorare con i tuoi pensieri.
  19. Basta essere sempre di fretta. Inizia ad essere paziente.
  20. Basta basarti su altri. Inizia a basarti su te stesso.
  21. Basta mentire a te stesso. Inizia a guardare la realtà.
  22. Basta pensare di migliorarti in un giorno, in una settimana o un mese. Inizia a fare le piccole cose ogni giorno e sarai una persona migliore.
  23. Basta inseguire le persone. Inizia un viaggio nel trovare te stesso.
  24. Basta sprecare le tue energie e il tuo tempo per le cose che alla fine non sono importanti. Inizia a investire sviluppando le tue capacità.
  25. Basta pensare con le emozioni. Pensa razionalmente.
  26. Basta impressionare gli altri. Inizia a impressionare te stesso.
  27. Basta essere scortese. Inizia ad essere educato.
  28. Basta piangere per il tuo passato. Inizia a sorridere al futuro.
  29. Basta credere ad ogni cosa che i media dicono. Inizia a fare le tue ricerche.
  30. Basta credere negli stereotipi. Inizia a esplorare la verità.
  31. Basta inseguire quello che soddisfa solo le tue esigenze fisiche. Ascolta anche cosa chiede la tua anima.
  32. Basta essere materialista. Inizia il tuo viaggio spirituale.

Numero3315.

 

da  QUORA

 

Scrive Elena Wilson, corrispondente di QUORA

 

L E Z I O N I    D I    V I T A

 

La vita è piena di lezioni difficili ma preziose. Accettare alcune verità fondamentali può aiutarci a vivere con più consapevolezza, serenità e forza interiore. Ecco 10 verità che ognuno dovrebbe comprendere e accettare.


1️⃣ La vita non è sempre giusta ⚖️

🔹 Ci saranno momenti in cui lavorerai sodo senza ottenere ciò che vuoi.
🔹 Persone meno meritevoli avranno successo prima di te.
🔹 Invece di lamentarti, impara a giocare al meglio con le carte che hai in mano.

🔹 Soluzione? Concentrati su ciò che puoi controllare e non perdere energia su ciò che non puoi cambiare.


2️⃣ Non possiamo piacere a tutti 🤷‍♂️

🔹 Cercare di essere apprezzati da tutti è una battaglia persa.
🔹 Qualunque cosa tu faccia, ci sarà sempre qualcuno che ti criticherà.
🔹 Soluzione? Sii te stesso! Chi ti ama per ciò che sei, rimarrà al tuo fianco.


3️⃣ Il tempo è il bene più prezioso

🔹 Il tempo è l’unica cosa che non possiamo riavere indietro.
🔹 Sprecarlo con le persone sbagliate o in attività inutili significa perderlo per sempre.
🔹 Soluzione? Usa il tempo saggiamente: investi in crescita personale, relazioni vere e momenti che contano.


4️⃣ Il cambiamento è inevitabile 🔄

🔹 Nulla resta uguale per sempre: le persone cambiano, le situazioni evolvono, e tu stesso non sei la stessa persona di ieri.
🔹 Resistere al cambiamento porta solo sofferenza.
🔹 Soluzione? Accettalo e sfruttalo a tuo vantaggio.


5️⃣ Il dolore fa parte della vita 😞

🔹 Tutti sperimentano dolore: delusioni, perdite, fallimenti.
🔹 Evitare il dolore è impossibile, ma puoi scegliere come affrontarlo.
🔹 Soluzione? Impara da ogni esperienza negativa e trasformala in un’opportunità di crescita.


6️⃣ Il denaro non compra la felicità 💰➡️😊?

🔹 Il denaro può rendere la vita più comoda, ma non riempie il vuoto emotivo.
🔹 Puoi avere tutto il lusso del mondo, ma se mancano amore, salute e scopo, sarai comunque infelice.
🔹 Soluzione? Investi nelle relazioni, nelle esperienze e nel benessere interiore.


7️⃣ Nessuno verrà a salvarti 🦸‍♂️

🔹 Aspettare che qualcuno cambi la tua vita è una perdita di tempo.
🔹 Sei l’unico responsabile della tua felicità e del tuo successo.
🔹 Soluzione? Prendi in mano la tua vita e agisci!


8️⃣ Il fallimento non è la fine 🚧

🔹 Tutti falliscono, anche le persone di maggior successo.
🔹 Ogni errore è una lezione preziosa e un passo verso il miglioramento.
🔹 Soluzione? Impara dai tuoi errori e non smettere mai di provarci.


9️⃣ La perfezione non esiste

🔹 Cercare di essere perfetti porta solo frustrazione e ansia.
🔹 Soluzione? Accetta i tuoi difetti e lavora su te stesso senza cercare l’impossibile.


🔟 La felicità è una scelta 🌞

🔹 Non dipende dalle circostanze esterne, ma dal tuo atteggiamento verso la vita.
🔹 Soluzione? Sii grato per ciò che hai, vivi nel presente e coltiva la positività.


🌱 Conclusione

Accettare queste verità può essere difficile, ma farlo ti aiuterà a vivere con meno stress e più soddisfazione. La vita è piena di sfide, ma anche di opportunità. Sta a te scegliere come affrontarle!

Numero3290.

 

C O S A    V U O I ?

 

Sei single e ti manca un partner.

Sei in coppia e ti manca la libertà.

Lavori e ti manca il tempo.

Hai troppo tempo libero e vorresti lavorare.

Sei giovane e vuoi crescere per fare le cose degli adulti.

Sei adulto e vorresti fare le cose dei giovani.

Sei nella tua città ma vorresti vivere altrove.

Sei altrove ma vorresti tornare nella tua città.

Forse è tempo di smettere col guardare sempre a ciò che ti manca e iniziare a vivere nel presente, apprezzando davvero quello che hai.

Goditi il profumo della tua casa prima di aprire la porta ed uscire a cercare i profumi del mondo.

Perché niente è scontato, e ogni cosa è un dono.

Dagli valore.

 

Oscar Travino.